La petizione

«Difendiamo la pedagogia speciale e la scuola ticinese»: consegnate oltre 9 mila firme

L'iniziativa chiede a Parlamento e Governo di rinunciare alle misure di risparmio riguardanti la formazione contenute nel Preventivo 2025
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
09.12.2024 13:56

Sono state consegnate, a Bellinzona, le firme (oltre 9 mila) raccolte per la petizione «Difendiamo la pedagogia speciale e la scuola ticinese». L'iniziativa chiede a Parlamento e Governo di rinunciare alle misure di risparmio riguardanti la formazione contenute nel Preventivo 2025. Lanciata a fine novembre, la petizione aveva raccolto - nel giro di sole 24 ore - oltre 4 mila adesioni. 

Tra i promotori della petizione, la Conferenza cantonale dei genitori (CCG), il cui presidente, Pierfranco Longo, aveva spiegato al CdT: «Tra le famiglie e tra i genitori c’è un crescente nervosismo per i risparmi proposti dalla politica sulla scuola. Proprio la scorsa settimana c’è stata la nostra assemblea e abbiamo percepito una palpabile insofferenza tra i genitori. Si sta mettendo la scuola sui binari sbagliati ed è il momento di fermarsi e tornare sui propri passi». Ad aver contrariato i promotori della petizione ci sono pure le motivazioni con cui la maggioranza della Gestione ha giustificato il taglio alla pedagogia speciale: «Dicono che è l’offerta a determinare la domanda. Ma è un’affermazione che non corrisponde al vero. In realtà, le famiglie si avvicinano a questo tipo di sostegno dopo un percorso lungo e non facile, che coinvolge diverse figure, dagli insegnanti ai pediatri, arrivando, appunto, alla pedagogia speciale. E sappiamo pure che ci sono diverse famiglie in lista d’attesa, poiché l’assegnazione di questo genere di prestazioni non è immediata». Solo in quest’anno scolastico, viene precisato a tal proposito nella petizione, «sono stati segnalati 79 alunni in più con un orientamento verso la scuola speciale, che richiedono maggiori risorse».

© CdT/Chiara Zocchetti
© CdT/Chiara Zocchetti

L’obiettivo della petizione, prosegue Longo, è duplice: «In primis informare le famiglie e i cittadini su quanto sta accadendo». In secondo luogo, «sensibilizzare la politica sull’insofferenza delle famiglie riguardo a questi tagli».  

Il tema è caldo: giorni fa è nata un'alleanza formata da Partito socialista e Centro (con l'accordo fra il deputato Danilo Forini (PS) e il presidente del Centro Fiorenzo Dadò) per «salvare» la pedagogia speciale dai tagli contenuti nel Preventivo 2025. Un'alleanza - ne abbiamo parlato qui - che ha portato alla firma di un emendamento che verrà presentato in aula questa settimana nella sessione di Gran Consiglio.