Dimitri, la Scuola diventa Accademia

«La sostanza di ciò che siamo e di ciò che facciamo non cambia: il passaggio da Scuola teatro Dimitri ad Accademia teatro Dimitri riflette un mutamento profondo che, a livello di istituto, si è sviluppato nel corso degli anni. Questo nuovo titolo, di respiro più ampio, rispecchia al meglio la nostra realtà attuale». Così Ruth Hungerbühler, decana dell'Accademia teatro Dimitri, spiega al CdT i motivi che hanno portato a questo cambiamento, proposto a fine settembre dal Consiglio d'amministrazione della Scuola e recentemente approvato dal Consiglio SUPSI (Scuola universitaria professionale alla quale l'istituto è affiliato dal 2005) e dalla Fondazione Dimitri (proprietaria degli stabili). «La definizione di scuola clown ci è sempre stata un po' stretta», continua, «perché siamo sempre stati molto di più. E questo vale oggi più che mai».
Fondata nel 1975 per volontà dell'asconese Dimitri, della moglie e del mimo e ballerino cecoslovacco Richard Weber, la Scuola teatro nasce come istituto privato concepito su tre anni, dedicato all'apprendimento dello stile burlesco e della commedia non verbale. Un interesse primario, quello per l'espressione del corpo, che non ha però mai precluso una visione d'insieme dell'attore, fatto appunto anche «di mente e voce». Fin da subito, quindi, la definizione di scuola clown è sembrata riduttiva ai diretti interessati. Tanto più con il passare degli anni, che ha visto l'istituto affrontare cambiamenti epocali: basti pensare, tra gli altri, all'affiliazione del 2005 alla SUPSI, che ha trasformato la scuola professionale privata in scuola universitaria con nuove materie, nuove strategie e nuove collaborazioni nazionali e internazionali. O, ancora, alla creazione di un Master e di un Dipartimento di ricerca.
E di questocambiamento cosa pensa il fondatore, Dimitri? «Per quanto mi riguarda ciò che conta è quello che facciamo. È la qualità dell'insegnamento, è il rispetto della filosofia della scuola. Se tutto ciò non viene intaccato, non sono per nulla contrario al cambio di nome. Anzi! Accademia è una parola bellissima, un termine internazionale che si capisce in tutto il mondo e in tutte le lingue. Non avremmo potuto scegliere di meglio».