Disordini sul Lungolago, Muralto si organizza e Locarno è pronta ad aiutare

Il problema è sotto gli occhi di tutti. Anche delle autorità, che stanno reagendo a una situazione eccezionale, ma che va affrontata. Il lungolago di Muralto, il più battuto di tutta la Svizzera, è preso d’assalto in queste giornate, e serate, di bel tempo. Soprattutto nei weekend. Una frequentazione esacerbata dalle misure in vigore per arginare la diffusione del coronavirus. Non essendoci molte alternative, infatti, la gente tende e ritrovarsi proprio sul lungolago. Anche di notte, con gruppi di giovani che consumano alcolici e schiamazzano, disturbando non poco sia gli abitanti della zona sia i turisti che alloggiano negli alberghi. Senza parlare della sporcizia abbandonata sul suolo pubblico. Grande, appunto, anche il problema dei rifiuti, venuto alla ribalta grazie a un video girato l’altro giorno di buon mattino dall’albergatore Fernando Brunner. «Come già l’anno scorso, avevamo previsto di rafforzare la sorveglianza», spiega al Corriere Renato Canziani, a capo del Dicastero sicurezza pubblica di Muralto. «Le belle giornate, che hanno fatto letteralmente esplodere la voglia di uscire all’aria aperta in questo periodo di semi-confinamento, ci hanno però presi un po’ in contropiede».
Il problema dei take-away
Uno dei problemi, per ciò che concerne l’immondizia, è rappresentato dalle consumazioni da asporto. «I cestini, con quattro cartoni della pizza non piegati a dovere, sono già pieni», sottolinea Canziani. E l’ipotesi di dotare la zona di cassonetti provvisori non appare fattibile. «Quando è stata provata, in passato, ci si è ritrovati con «container» pieni di sacchi della spazzatura. Così, già sabato, si è intensificato il passaggio dei servizi urbani. E – chiarisce il municipale – si continuerà anche per i prossimi weekend». Almeno fino al 22 marzo. Poi si vedrà, anche sulla base delle possibili riaperture di bar e ristoranti, che risolverebbero il problema da sole.
Più controlli anche la sera
V’è però ancora la questione degli schiamazzi, del consumo di alcolici e dei danni (a quanto pare fortunatamente limitati). Su questo fronte Canziani assicura che la Polizia di Muralto intensificherà i controlli, anche serali e notturni, con i propri agenti e con l’aiuto di servizi di sicurezza privata. E anche Locarno è pronta a dare una mano. Come spiega il capo Dicastero sicurezza della Città, Simone Merlini, i comandanti dei rispettivi Corpi comunali hanno affrontato il tema proprio ieri. «E la nostra Polizia è pronta a intervenire maggiormente, anche di giorno, in caso di necessità». In questo contesto va ricordato che gli accordi in vigore prevedono il sostegno della Polizia polo della Regione VI in particolare di notte. Ma l’eccezionalità della situazione spinge Locarno a tendere la mano ai vicini. Questo almeno fino al 22 marzo. Poi, appunto, dipenderà da molti fattori.
Canziani deplora in ogni caso la maleducazione e non è disposto a transigere su certi comportamenti. «Capisco la voglia dei giovani di uscire e svagarsi, ma a una certa ora l’educazione va scemando. Così, con l’aiuto delle telecamere della videosorveglianza, stiamo cercando di individuare chi ad esempio ha sradicato una pianta o chi ha scambiato i muri per orinatoi». Infine, il municipale muraltese chiama in causa il Cantone. «Le chiusure, che volenti o nolenti generano questi problemi, sono state ordinate da autorità superiori. Ci aspettiamo che vogliano sostenerci, magari con più pattugliamenti della polizia cantonale».