Il caso

«Dispiace perché è stata tutta la mia vita»

Claro, a fine mese cesserà l'attività dopo 60 anni la panetteria-pasticceria Bossalini – In maggio il titolare avrebbe iniziato la sua 33. stagione, in precedenza al timone c'era stato il padre – Un negozio di famiglia, un'avventura agli sgoccioli
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Alan Del Don
20.01.2025 10:24

Dopo due generazioni cala il sipario. La panetteria-pasticceria Bossalini di Claro chiuderà i battenti a fine mese dopo ben 60 anni. I proprietari dello stabile di via Torrascia, sulla strada cantonale, non hanno rinnovato il contratto di affitto. E senza laboratorio di produzione niente pane ed altre leccornie. Qualche giorno prima, il 26 gennaio, cesserà l’attività pure il negozio di alimentari annesso. «A malincuore dopo due anni di lotte legali siamo giunti al termine del nostro percorso», afferma il titolare Tiziano Bossalini nella lettera inviata alla clientela, come appreso dal Corriere del Ticino. Il quale, a 59 anni, ha rinunciato a cercare un’altra ubicazione in quanto «il costo di un simile investimento non sarebbe né sostenibile né giustificabile. Ringrazio tutti per la vostra fedeltà, fiducia e apprezzamento verso i nostri prodotti».

Gli anni Novanta, tempi d'oro

Il nostro interlocutore è al timone della panetteria da 32 anni; in maggio avrebbe iniziato la sua 33. stagione. In precedenza l’attività era stata portata avanti dal padre. È sempre stata a gestione familiare, ci spiega. Negli ultimi anni ad occuparsene sono stati Tiziano Bossalini e le figlie. Ma, negli anni Novanta, i collaboratori erano sette: «A quei tempi le panetterie fra Bellinzona e Biasca erano delle mosche bianche. Si contavano sulle dita di una mano. E pertanto c’era molto lavoro. Poi, man mano, ne sono state aperte diverse nella nostra regione».

Un punto di riferimento

Il suo è diventato un punto di riferimento per la comunità, un luogo anche di aggregazione. Di Claro come Comune, prima, e poi come quartiere, dopo la nascita della Bellinzona aggregata nel 2017. «È giusto che sia così. Purtroppo, negli ultimi anni, abbiamo assistito alla chiusura di queste piccole attività che avevano un significato che andava oltre quello commerciale. Mi ricordo che per la festa per i nostri 30 anni sono intervenute pure le autorità comunali e cantonali. Una dimostrazione di stima ed affetto nei nostri confronti. Significa che qualcosa di buono l’abbiamo fatto», rileva il nostro interlocutore.

Sentenze e delusione

Tiziano Bossalini è sereno. Dalle sue parole traspare solo il rammarico di dover lasciare quell’attività che è stata tutta la sua vita. E prima ancora quella di suo padre. «Purtroppo è così. Vi sono delle sentenze, persino del Tribunale federale. Quindi c’è poco da fare. Peccato dover chiudere in questo modo un’avventura che è stata decisamente gratificante, ma a meno di clamorose sorprese non vedo spiragli…», ci confida Tiziano Bossalini. Come detto il panettiere di Claro getterà la spugna. Troppo oneroso spostarsi in un altro spazio. Innanzitutto perché bisognerebbe cambiare i macchinari e «solo per il forno ci vorrebbero almeno 40 mila franchi. Altri 10-20 mila per il trasloco. Alla mia età chi me lo fa fare?».