Morbio Inferiore

Donna uccisa in casa, fermato il cognato: «È uno shock totale»

Una 65.enne è morta in via Campo Sportivo – Le attenzioni degli inquirenti su un 68.enne residente nella località: ai suoi polsi sono scattate le manette – Incredulità e cordoglio in paese, dove l’uomo era attivo in ambito sportivo: «Non l’ho mai visto arrabbiato»
©Francesca Agosta

Le sirene che hanno fatto sobbalzare questa mattina gli abitanti di Morbio Inferiore sono state il primo segnale inequivocabile che la giornata iniziata da poco sarebbe stata molto diversa dal solito. «A un certo punto hanno cominciato ad arrivare auto della polizia e mezzi di soccorso da più direzioni, inizialmente abbiamo pensato a una rapina», ci ha raccontato un operaio al lavoro in via Campo Sportivo. Alle forze dell’ordine è invece stato inizialmente lanciato un allarme per un’emergenza cardiaca. Un allarme che hanno ricevuto, oltre agli enti di pronto intervento, anche i samaritani volontari che fanno parte della rete cosiddetta «First responder» (un modello organizzativo ideato nell’ambito del piano cantonale di intervento in caso di arresto cardiaco e rianimazione precoce). È però solo con il trascorrere delle ore che la tragicità di quanto accaduto ha assunto appieno i suoi contorni drammatici.

Il ritrovamento del corpo senza vita di una donna in un’abitazione di quella via verso le 10.30, è infatti il risultato di un presunto omicidio. La polizia cantonale in un primo momento ha parlato di «accertamenti d’inchiesta per stabilire le modalità ed eventuali responsabilità in quanto avvenuto», l’andirivieni di mezzi di soccorso, poliziotti in divisa e specialisti della Scientifica ha però subito fatto presumere il coinvolgimento di terzi nel decesso.

Convalescenza in Ticino

Un’eventualità che si è appunto cementificata nel corso della giornata. La vittima è una 65.enne italiana residente in Italia. Il responsabile del decesso sarebbe invece un parente prossimo, sembra il cognato, un uomo conosciuto a Morbio anche perché attivo da anni in ambito sportivo per una società di paese. Ai suoi polsi, sebbene la sua posizione sia ufficialmente al vaglio degli inquirenti, sono prontamente scattate le manette. L’arresto è stato comunicato da Ministero pubblico e polizia cantonale nel tardo pomeriggio. Si tratta di un 68.enne italiano residente nel Mendrisiotto, nello specifico a Morbio Inferiore.

A chiarire quanto accaduto sarà naturalmente l’inchiesta immediatamente avviata e di cui si occupa la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis, ma le molte indiscrezioni circolate nelle ore successive il ritrovamento del corpo aiutano già a ricostruire i contorni di questo decesso. Stando a nostre informazioni, la vittima era ospite da qualche tempo della sorella a Morbio Inferiore. Quest’ultima, insieme al marito, la stava aiutando in un periodo di convalescenza dopo aver subito un’operazione chirurgica. Sorella che era sposata con il presunto omicida, il quale avrebbe fatto cadere la 65.enne dalle scale, forse al culmine di una lite. A lanciare l’allarme sarebbe stato un familiare. I soccorsi sono però stati allertati per un’emergenza cardiaca.

«Impossibile da prevedere»

La vicenda ha scosso alquanto la comunità. A riassumere il sentimento condiviso da molti è la sindaca Claudia Canova: «Quanto successo mi ha colpita nel profondo, sono davvero rattristata. Non posso che esprimere vicinanza ai familiari delle persone coinvolte». L’uomo, come detto, in paese era conosciuto anche per il suo impegno sportivo: da anni era ai vertici di una società sportiva. «È uno shock totale» ci racconta una persona che ha fatto parte del sodalizio per tanti anni, anche perché «non mi sarei mai aspettata una cosa del genere». L’immagine che ci restituisce, prima del tragico fatto avvenuto questa mattina, è quella di un uomo mite: «In tutti questi anni non l’ho mai visto arrabbiato una sola volta».

Approfondimenti in corso

Come anticipato, stamane a far sobbalzare gli abitanti del quartiere attorno a via Campo Sportivo sono state le numerose sirene. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia comunale di Chiasso e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), nonché i soccorritori del Servizio Autoambulanza Mendrisiotto (SAM) che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. Per prestare sostegno psicologico è stato richiesto anche l’intervento del Care Team, si legge nella nota diffusa in serata dalle autorità. Una nota in cui si aggiunge che gli approfondimenti sulla dinamica dei fatti proseguono attraverso i rilievi tecnico-scientifici, la ricerca di tracce forensi e la raccolta di testimonianze.