Traffico

Dopo le devastazioni in Mesolcina, riapre l'autostrada A13

Da domani sarà percorribile su una sola corsia: aperti al traffico pure la strada cantonale H13 nonché il passo del San Bernardino fino a Lostallo
©Samuel Golay
Red. Online
04.07.2024 09:26

Due settimane dopo il devastante nubifragio che ha colpito la Mesolcina, la strada nazionale A13 sarà nuovamente percorribile su una sola corsia a partire da domani, venerdì 5 luglio 2024, alle 5 di mattina. Lo si legge in una nota dell'Ufficio tecnico dei Grigioni, in cui viene precisato che pure la strada cantonale H13 nonché il passo del San Bernardino saranno aperti al traffico nord-sud fino a Lostallo. Rimane invece chiusa al traffico di transito la strada tra Lostallo e Grono. Inoltre, il posto di informazione e di controllo di Hinterrhein sarà soppresso e il traffico di transito sarà informato e controllato a Lostallo.

Tra Lostallo e Grono, leggiamo, la strada cantonale rimarrà chiusa al traffico di transito fino a nuovo avviso. Presso il posto di informazione e di controllo di Lostallo il traffico sarà indirizzato verso la strada nazionale A13.

L'Ufficio tecnico dei Grigioni, infine, scrive: «Affinché i lavori di sgombero e di ripristino non vengano ostacolati e possano procedere rapidamente è fondamentale che la maggior quantità di traffico possibile venga tenuta lontana dalla zona interessata. In particolare in zona Sorte, questi lavori richiederanno ancora diverse settimane. Perciò la strada cantonale è a disposizione esclusivamente del traffico locale nonché del traffico lento. Hanno diritto di circolare i viaggiatori con destinazione tra Lostallo e Grono, in particolare il traffico turistico con la prova di una prenotazione».

Tornando alla riapertura (parziale) della A13, in questi giorni è stato costruito l'argine provvisorio della Moesa, argine che ha consentito al fiume di tornare a scorrere nel suo letto. Nel frattempo, sono proseguiti anche i lavori per la ricostruzione della carreggiata. L'USTRA, l'Ufficio federale delle strade, giorni fa si era detto ottimista circa il completamento delle opere di pavimentazione. A contribuire alla riapertura sono stati, da un lato, la continuazione dei lavori senza intoppi e, dall'altro, la stabilità delle condizioni meteorologiche. Anche la fessura nel terreno creatasi nei pressi di Mesocco, infatti, avrebbe potuto avere un impatto sui lavori di ricostruzione. Le forti precipitazioni degli scorsi giorni avevano lasciato il segno anche in quell'area. La grossa crepa (di 120 metri) apertasi nel terreno nella zona compresa tra la chiesa di Santa Maria del Castello e lo svincolo autostradale è oggetto di studio e monitoraggio da parte degli specialisti. 

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