Confine

Dov’è finita la rivoluzione annunciata a Ponte Chiasso?

Quando è stato presentato, l’ambizioso disegno che mira alla riqualificazione della località ha suscitato grandi aspettative – La sua realizzazione era prevista per il 2024, ma ad oggi nulla è cambiato – Implica il recupero di un’area in disuso, un negozio, riqualificazioni viarie e un autosilo
© CdT/Chiara Zocchetti
Anna Campaniello
Anna Campaniello
19.08.2024 06:00

Annunciata anni fa, la rivoluzione di Ponte Chiasso, quartiere di Como al confine «appiccicato» a Chiasso, è ancora ferma al palo. L’intervento destinato a cambiare volto all’area di frontiera, che era atteso in tempi brevi, è in ritardo. «Ma non è stato accantonato, anzi, tra settembre e ottobre ci attendiamo sviluppi e l’iter procederà presto», assicura il coordinatore generale del progetto Massimo Novati.

La rivoluzione vede come attore principale la catena di supermercati Esselunga, che nel 2022 ha depositato in Comune a Como un progetto che prevede, oltre a un nuovo insediamento commerciale, anche una riqualificazione generale del cuore di Ponte Chiasso e una nuova viabilità. L’area coinvolta è la ex Lechler, uno spazio in disuso da tempo di oltre 10 mila metri quadrati in via Bellinzona, verso la dogana, lungo la strada che è il proseguimento italiano di corso San Gottardo, a Chiasso.

Il cambio in Comune

Al momento della presentazione del progetto, era stato ipotizzato un periodo di due anni per arrivare alla svolta. Ad oggi però, non è stato fatto alcun passo avanti, almeno a livello concreto ed evidente. Perché l’iter in realtà non si è fermato. Ad incidere sul rallentamento del percorso anche il cambio al vertice dell’amministrazione comunale della città di Como. Poche settimane dopo che è stato depositato il progetto infatti, l’allora sindaco Mario Landriscina ha passato il testimone all’attuale, Alessandro Rapinese. E dalla nuova giunta sono arrivate alcune richieste di modifiche al progetto, che hanno inevitabilmente allungato i tempi.

«Ribadisco il valore del progetto che avevo portato avanti. È un investimento strategico per il parziale rilancio del quartiere di Ponte Chiasso», sottolinea oggi l’ex assessore all’Urbanistica, Marco Butti, che aveva seguito l’iter durante il suo mandato in Comune a Como.

Tempi «privati»

«L’iter non si è fermato ma i tempi dipendono dal privato – dice invece l’attuale sindaco, Alessandro Rapinese –. La pratica riguarda un soggetto privato, che decide quando procedere con l’istanza e quando depositare i documenti negli uffici comunali. Non posso dare indicazioni sui tempi».

L’architetto Massimo Novati è il coordinatore generale del progetto per Esselunga: «L’iter procedurale sull’area di Ponte Chiasso sta proseguendo – spiega –. Esselunga sta portando avanti il progetto, attendendo anche gli sviluppi di un percorso condiviso con l’attuale amministrazione comunale. I tempi sono legati a diversi fattori, ma la società non ha rinunciato a portare avanti l’iniziativa».

Progetto ampio

Il cambio al vertice dell’amministrazione comunale ha certamente inciso sui tempi. «Stiamo operando di concerto con l’amministrazione e ci aspettiamo la possibilità di avere un’accelerazione all’iter che oggi è in fase di definizione – aggiunge ancora Novati –. Ricordo che parliamo di un piano di intervento ampio, che riguarda la riqualificazione dell’area con un nuovo supermercato ma anche con interventi di contorno che riguardano ad esempio la viabilità e più in generale l’assetto complessivo della zona. Il progetto di base rimane quello che è stato depositato due anni fa, poi la nuova amministrazione ha chiesto alcune integrazioni e modifiche che stiamo sviluppando in accordo con il Comune. I tempi potrebbero anche essere più brevi rispetto a due anni, ma sono legati a diversi fattori per i quali attendiamo gli sviluppi. I cambiamenti non alterano la sostanza del progetto ma riguardano alcune parti esterne pubbliche e stiamo procedendo. A settembre e ottobre procederemo con l’iter concordato».

Il nuovo edificio commerciale dovrebbe avere tre piani, oltre a un parcheggio interrato con 300 posti. Tra le opere previste nuovi marciapiedi, una nuova rotatoria e modifiche alla viabilità con l’eliminazione dei semafori. Del progetto si parlava già da anni e non erano mancate le discussioni e le polemiche, ma la svolta era arrivata solo nel 2022 con la presentazione della pratica in Comune e l’avvio dell’iter vero e proprio. La riqualificazione riguarda solo la ex Lechler. Resta esclusa dal possibile rilancio del quartiere invece la ex Albarelli, l’altra, ampia zona dismessa di Ponte Chiasso, oltre i binari della ferrovia per la quale al momento non ci sono prospettive concrete di rinascita.