Dove vanno gli studenti ticinesi? USI e Friburgo si giocano il primato

LUGANO - Sorpasso, controsorpasso e di nuovo sorpasso: l’USI si gioca il gradino più alto del podio contro Friburgo. Già, perché se la più gettonata in termini assoluti resta sempre l’università sulla Sarine, l’Università della Svizzera italiana nell’anno accademico 2018/2019 è stata la preferita delle matricole ticinesi. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’Ufficio cantonale di statistica, che hanno fotografato le scelte formative degli studenti universitari del nostro cantone. Un sorpasso, quello dell’ateneo luganese, che si era verificato già due anni fa, quando le immatricolazioni erano state 142, contro le 125 di Friburgo. Un primato che mancava da ben otto anni ma che non si è confermato nel 2017-2018, quando la città sulla Sarine si è ripresa l’egemonia con 150 nuove immatricolazioni (contro le 141 dell’uni nostrana). A settembre 2018, l’USI si è riportata in vantaggio, con 143 nuove iscrizioni di ticinesi tra Lugano e Mendrisio, mentre l’ateneo del cantone bilingue ne ha registrate «solo» 128.
In termini assoluti, come detto, è però Friburgo a primeggiare. Dati alla mano, nell’anno accademico 2018/2019 su un totale di 5.414 studenti universitari ticinesi (90 in più rispetto all’anno precedente), l’82,7% ha optato per la via universitaria (4.476 studenti). Tra gli atenei Friburgo domina la classifica, con 901 ticinesi iscritti, seguita dall’USI - con 795 studenti - e da Zurigo (735). Ai piedi del podio troviamo Losanna (678), seguita a distanza da Ginevra (267), Basilea (244) e Berna (237). Chiudono la graduatoria San Gallo, con 210 iscritti, Lucerna (193) e Neuchâtel (184). Tra i Politecnici, verso cui si orienta il 17,3% (938 ticinesi), domina Zurigo con 747 iscritti, mentre hanno scelto Losanna in 191.

Le discipline più gettonate
Detto delle città più gettonate, quali sono invece le facoltà più ambite? Qui la preferenza va nettamente - con 1.015 iscritti - alle Scienze sociali, ambito che comprende sociologia, scienze politiche, comunicazione, psicologia come pure scienze dell’educazione e dello sport. Seguono poi le facoltà di Scienze economiche (802 studenti) e di Scienze tecniche (614), con quest’ultima che comprende materie quali architettura, pianificazione del territorio e alcuni corsi specifici di matematica. Fanalino di coda la facoltà teologia con 11 iscritti.
Perché nella città bilingue?
Gli studenti a Friburgo sono 10.336, e il 16,6% (901) è ticinese. Abbiamo chiesto a due studenti, Damiano Pasquali e Massimiliano Vitalini, di spiegarci perché questa università sia così benvoluta dai ticinesi. «Una città poco costosa rispetto a tante altre, l’occasione di studiare in due lingue e la possibilità di fare tre tentativi agli esami (anziché due)». Così Damiano Pasquali, socio fondatore e già presidente del Circolo giuristi di Friburgo, motiva la sua scelta di studiare nella capitale dell’omonima regione della Svizzera occidentale. «Abbiamo fondato il Circolo perché mancava un sostengo per coloro che dal Ticino decidono di spostarsi oltralpe per proseguire i propri studi: nelle giornate di presentazione delle varie facoltà, ad esempio, le spiegazioni vengono date solo in tedesco e in francese. Da qui nasce l’idea di aiutare a comprendere il funzionamento dell’università anche ai ticinesi». Accogliere le matricole, partecipare alle giornate d’orientamento per i licei e aiutare coloro che sono già immatricolati a correggere i lavori e consigliarli sui corsi proposti, sono alcune delle mansioni che il Circolo giuristi offre. Ma un altro punto forte dell’ateneo di Friburgo, secondo Pasquali, riguarda il corpo docenti: «I professori che abbiamo qui sono molto prestigiosi ed autorevoli; cito ad esempio Adriano Previtali, esperto in diritto costituzionale, ma potrei indicarne molti altri altrettanto rilevanti». E Friburgo in quanto cittadina? «È un po’ come un grande paese a portata di studente: è ospitale, facile da percorrere a piedi, abbastanza centrale rispetto ai due centri più grandi quali Berna e Losanna, ed è pronta a soddisfare le esigenze degli universitari. Ma cosa più importante è capace di far sentire un ticinese più a casa!».
Anche Massimiliano Vitalini, presidente dell’associazione ticinesi degli Universitari gaudenti associati (UGA), evidenzia che «l’Università di Friburgo offre un’ottima facoltà di diritto, la possibilità di studiare in francese non troppo lontano dal Ticino, e l’opportunità di sentirsi a casa vista la grande quantità di studenti ticinesi». Tra gli studenti le vostre feste sono molto conosciute. Ma non vi occupate solo di questo, vero? «Certo. Questa organizzazione è un luogo di ritrovo per i ticinesi che condividono le stesse origini. Non sono proposte solo feste (che comunque rimangano il pezzo forte della bella cittadina friburghese), ma anche dibattiti politici e serate tranquille trascorse tra una briscola e una scopa: insomma, proponiamo eventi per qualunque tipologia di studente». Inoltre, prosegue Vitalini, «la città è piccola e piena di studenti: se un giorno non si sa cosa fare, basta recarsi al primo bar vicino a casa e sicuramente ci sarà qualcuno per scambiare due chiacchiere».