Dramma di Solduno: il 20.enne resta in carcere
Il giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC) ha confermato la misura restrittiva della libertà nei confronti del 20.enne cittadino svizzero domiciliato nel canton San Gallo che giovedì sera ha sparato alla sua ex fidanzata, in via Vallemaggia 51a, a Solduno. A riferirlo è il Ministero pubblico.
L'inchiesta, coordinata dal Procuratore pubblico Roberto Ruggeri, prosegue. Le ipotesi di reato mosse nei confronti del 20.enne sono di tentato assassinio, subordinatamente tentato omicidio intenzionale.
Ieri, fortunatamente, la vita della 22.enne ticinese ferita con un colpo di fucile è stata dichiarata non più in pericolo. Il difensore del giovane, l’avvocato locarnese Fabio Bacchetta-Cattori, ha parlato di un ragazzo «psichicamente instabile da molto tempo. Tanto che verrà eseguita una perizia psichiatrica». Fatto sta che si era mostrato minaccioso già nel luglio scorso, quando aveva inviato all’ex fidanzata un video che lo ritraeva mentre sparava. Allora nei suoi confronti era stato intimato un divieto di avvicinarsi alla ragazza. Un divieto che, ancora una volta, si è dimostrato essere una misura totalmente inefficace.