Riva San Vitale

È arrivato il cuore pulsante delle rinnovate fornaci

Due forni, progettati da specialisti del settore, daranno vita alle opere degli artisti e degli appassionati che frequenteranno il futuro comparto fornaci: un centro culturale, ma anche aggregativo, i cui lavori di realizzazione proseguono senza sosta
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
02.11.2024 06:00

Due pacchi giganti per Riva San Vitale. Un «regalo» per la rinascita del Comparto Fornaci, pronto a diventare un centro culturale e di formazione. Giovedì mattina, infatti, un veicolo pesante ha percorso via Ceresio e, una volta giunto all’altezza degli edifici delle fornaci, ha scaricato due forni i quali fungeranno da cuore pulsante del progetto. Secondo i piani, da giugno, le storiche professioni svolte in passato dai «furnasat» e dai «moltirö», rivivranno attraverso le mani e la fantasia di artisti e appassionati. L’altro ieri, come detto, sono arrivati i forni che saranno alloggiati nell’edificio denominato «Casa dei forni» – che compone il comparto insieme allo spazio delle antiche fornaci nonché l’ex essiccatoio – edificato al posto di un preesistente garage. Si tratta di un edificio con struttura metallica, rivestito con laterizi riusati. Una curiosità: durante i lavori di costruzione è stato rinvenuto un antico pozzo, in ottimo stato di conservazione, che è stato mantenuto.

Tornando ai forni – fabbricati appositamente da specialisti del settore per il tramite di Progetto Energia di Barbengo –, giovedì al momento dell’arrivo delle due attrezzature, in cantiere si contavano numerosi addetti ai lavori. Tra questi anche Matteo Colferai, a capo dell’Ufficio tecnico di Riva San Vitale. «Il recapito dei forni – ci ha spiegato – coincide con la consegna del ‘cuore’ del futuro centro che darà vita alle varie opere artistiche». Ed è solo l’inizio: «Oggi comincia il processo di messa in funzione il quale conta diversi passaggi». Bisognerà innanzitutto «allacciare le attrezzature all’alimentazione principale che è il gas, in seguito si dovranno eseguire i collegamenti per quel che riguarda la parte elettrica». Poi si eseguirà «il collaudo vero e proprio dei forni». Un passo che richiederà «delle cotture di prova per appurare che i forni siano correttamente regolati». Un processo che richiederà del tempo e dovrebbe concludersi nel corso del mese di febbraio».

Un polo culturale e sociale

La consegna dei forni inoltre, funge pure da tappa simbolica: «Questo passo fondamentale – ha sottolineato il Municipio in una nota – segna un avanzamento cruciale nella completazione del cantiere e nella realizzazione del futuro complesso culturale e artigianle che, attraverso la Fondazione intende perseguire l’obiettivo di promuovere e avvicinare la regione e il Paese alla nobile arte della lavorazione dell’argilla, una tradizione profondamente radicata nel Comune di Riva San Vitale». La consegna dei forni, appunto, «rappresenta non solo un progresso tecnico, ma anche un simbolo dell’impegno del Comune nel preservare e valorizzare le tradizioni».

Una volta ultimati i lavori – il cui progetto è stato tratteggiato dall’architetto Enrico Sassi, coadiuvato a sua volta da un team di progettazione – gli spazi diverranno un luogo dinamico e creativo, caratterizzato dalla presenza di atelier, botteghe artigiane e corsi di ceramica. Il tutto grazie a un processo cosiddetto di rigenerazione urbana. Oltre a fungere da luogo di produzione artistica, il comparto sarà pure un polo culturale e sociale destinato a diventare un centro di aggregazione per la comunità locale e per gli amanti dell’arte e della cultura.

Ancora qualche mese

Chi volesse farsi un’idea di ciò che riserverà il comparto tra qualche mese, indicativamente a giugno, può camminare lungo via Ceresio (o via alle Fornaci) e guardare i tre edifici. Il più recente, la casa dei forni, contiene già nel nome la sua funzione. Quelle che una volta erano le vecchie fornaci diventeranno uno spazio di accoglienza capace, al primo piano, di ospitare anche riunioni o meeting. Infine l’ex essiccatoio: luogo nel quale avverranno le lavorazioni effettive dell’argilla. Lì ci saranno torni e tavoli di lavoro. A Riva San Vitale, invece, rivivrà la tradizione.

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