Il trend

È caccia ai condizionatori, ma attenzione ai consumi

La canicola ha spinto sempre più ticinesi a dotarsi di «pinguini» – Francesca Cellina: «Stiamo normalizzando questo utilizzo, senza considerare gli effetti negativi per l’ambiente»
25.07.2022 06:00

Le vendite di apparecchi come condizionatori, climatizzatori e ventilatori sono esplose con l’avvento di questa ondata di caldo. I principali rivenditori svizzeri hanno registrato un aumento considerevole in confronto all’anno scorso. Tuttavia, il periodo storico che stiamo vivendo ci obbliga a riflettere: tra penuria di energia elettrica - che sarà più marcata il prossimo inverno - e riscaldamento globale, possiamo permetterci di tenere acceso il condizionatore tutto il giorno?

«Un lusso»

Ne abbiamo parlato con Francesca Cellina, ricercatrice senior presso l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito della SUPSI. «Credo che l’uso di ventilatori o condizionatori non si debba affrontare a cuor leggero, bensì con la consapevolezza che, per chi non è vulnerabile, si tratta comunque di un lusso». E poi va oltre: «Stiamo normalizzando questo utilizzo senza considerare i suoi effetti negativi, ossia l’aumento del consumo energetico da fonti fossili e quindi delle emissioni di gas a effetto serra». In altre parole, il problema principale è il circolo vizioso che si sta creando: «Se gli apparecchi sono alimentati da energia prodotta da fonti fossili, il loro uso non fa che contribuire alle emissioni di gas serra e all’innalzamento delle temperature».

Se gli apparecchi sono alimentati da energia prodotta da fonti fossili, il loro uso non fa che contribuire alle emissioni di gas serra e all’innalzamento delle temperature
Francesca Cellina, ricercatrice senior presso l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito della SUPSI

Le alternative

È dunque legittimo chiedersi cosa fare in alternativa. Conosciamo già la strategia di chiudere le tapparelle di giorno e arieggiare la notte, ma ce ne sono altre: «Possiamo favorire la presenza di vegetazione su pareti e terrazzi, grazie alla quale si crea ombra e si regolano temperatura e umidità», suggerisce Francesca Cellina. «Inoltre, si può acquistare energia rinnovabile dalla propria azienda elettrica se l’uso del condizionatore è proprio irrinunciabile». Un’altra possibilità è «installare impianti solari fotovoltaici sulla propria abitazione o, se si è in affitto, ricorrere alle versioni plug and play (pronto per l’uso, ndr)». Il consumatore ha dunque un largo margine di manovra per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. «Tutti dovremmo cercare di ridurre i consumi e ripensare i nostri stili di vita a casa, al lavoro e nel tempo libero. Non si tratta di rinunciare al benessere, bensì di agire diversamente per ottenerne uno più profondo, non legato al consumo di beni effimeri».

Vendite esplose

Riflessioni che si impongono di fronte ai dati relativi alle vendite di apparecchi elettrici. Entrando nel dettaglio, Interdiscount ha dichiarato di aver venduto durante la seconda settimana di luglio «otto volte il numero di condizionatori e trenta volte quello di ventilatori» rispetto alla stessa settimana del 2021. Secondo Migros, l’aumento è in linea con una tendenza osservabile dall’inizio degli anni 2000. La domanda di questi articoli, dunque, dipende molto dalle temperature, anche quelle notturne. Migros, Fust e Mediamarkt sollevano infatti la questione delle notti tropicali: molte persone con il caldo non riescono a dormire e hanno bisogno di acquistare ventilatori o sistemi di climatizzazione. Secondo i dati dei negozi da noi interpellati, al primo posto tra gli articoli più richiesti troviamo i ventilatori, in quanto, come anche dichiarato da Interdiscount, sono facili da usare. L’aumento delle vendite è chiaro anche per i condizionatori. Tuttavia, Jumbo segnala una domanda di condizionatori split, ovvero di apparecchi mobili disposti di un’unità esterna, al di sotto delle aspettative.

Abbiamo venduto otto volte il numero di condizionatori e trenta volte quello di ventilatori rispetto alla stessa settimana del 2021
Interdiscount

L’efficienza energetica

Ma cosa orienta la scelta dell’apparecchio da parte dei clienti? Sicuramente la prestazione ha la sua importanza, seguita dal luogo in cui lo si vuole posizionare per comprare quello più adatto. Coop aggiunge che la gente guarda, naturalmente, il prezzo. E Fust sottolinea che anche il design ha il suo peso. Inoltre, cosa fondamentale in questo periodo difficile per l’approvvigionamento energetico, pure l’efficienza energetica è un fattore chiave per i clienti. Ad ogni modo, come evidenziato da Mediamarkt, il caldo insopportabile obbliga ad acquistare ciò che è pronto alla consegna. Riassumendo, la classe energetica è sì importante, ma l’urgenza la fa passare un po’ in secondo piano. Ad ogni modo, secondo Interdiscount e Migros, i prodotti sono moderni e caratterizzati da una buona classe energetica (principalmente A). Ciò significa che anche i fornitori sono più attenti a offrire apparecchi efficienti e quindi che, rispetto ad altri, consumano meno energia elettrica a parità di livello di raffreddamento del locale.

Un contesto più ampio

In conclusione, come ci spiega ancora Francesca Cellina, il nostro comportamento è da inserire in un contesto più ampio: «Tutto il sistema socioeconomico deve essere ripensato, seguendo logiche che garantiscano, da un lato, la diminuzione dei consumi e, dall’altro, equità e giustizia sociale». Altrimenti detto: i consumatori hanno sì da fare la loro parte, ma la responsabilità è da condividere con le istituzioni.

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