Turismo

È tempo di abboccare all’amo

Per il rilancio della Valle di Blenio l’ex granconsigliere Stefano Fraschina auspica l’introduzione della pesca sportiva - La disciplina andrebbe ad impreziosire il progetto riguardante il futuro della stazione di Campo: «Una proposta inserita nel contesto che piace alle famiglie»
© CdT/Archivio
Alan Del Don
04.11.2019 06:00

Metti un pomeriggio di sole in Valle di Blenio. Il cielo azzurro che sorride, la montagna che ti abbraccia e la serenità dei giorni migliori. Il luogo ideale per la pesca sportiva, pratica diffusa nella nostra regione ai laghetti Audan ad Ambrì e ad Augio (in Calanca). C’è chi la vedrebbe bene anche nella regione del Soprasosto ma non solo. Stiamo parlando del consigliere comunale leghista di Blenio ed ex granconsigliere Stefano Fraschina.

Interpellato dal CdT, il già deputato ritiene che la pesca sportiva possa inserirsi perfettamente nel progetto di rilancio della stazione sciistica di Campo Blenio. Un’operazione in grande stile con l’obiettivo di far vivere la località, dal 2021, anche nella stagione estiva. Fra le numerose iniziative previste spiccano la realizzazione di un campeggio moderno, una «spiaggia» alpina, dei percorsi per la mountain bike e dei distributori automatici di prodotti locali. A promuovere «Campo» sono gli enti e le associazioni della frazione nonché le aziende agricole. Si è partiti dalla base, insomma, per arrivare in alto. Si vuole coinvolgere la popolazione.

E Fraschina non si è fatto pregare. Perché la pesca sportiva? «Il concetto di pesca sportiva nasce dalla volontà di voler colmare una lacuna, un vuoto esistente in Valle di Blenio, in concomitanza con la realizzazione del progetto ‘Campo’, che si pone quale obiettivo di ottimizzare la proposta turistica locale 365 giorni l’anno e non solo durante la stagione invernale. Questa attività, una volta inserita nel progetto, porterà certamente in valle un segmento di clientela oggi assente. Intere famiglie potranno beneficiarne sfruttando da un lato il nuovo comparto e, dall’altro, con la pesca sportiva, avranno a disposizione una proposta innovativa, perfettamente inserita nel contesto».

«Grande valore aggiunto»

Nello specifico lei cosa propone? «Un progetto in linea con l’attività conosciuta alle nostre latitudini, indipendentemente dalla tipologia di esca. Una proposta a complemento di ‘Campo’, che andrà ad attirare intere famiglie in un contesto naturale e possibilmente anche didattico, che in futuro potrà fungere da traino per altre regioni. Inoltre si potrebbe valutare pure la possibilità di consumazione in loco del pescato. Questo a favore della ristorazione locale».

In alta valle e non solo si ripongono molte aspettative nel progetto ‘Campo’... «Ripeto, è un’iniziativa accattivante pensata da un gruppo di persone competente. Il progetto darà un impulso decisivo pure alla stagione estiva. Con l’aggiunta della pesca sportiva il valore aggiunto risulterà notevole».

Il marchio ottiene consensi

Fraschina è il promotore dell’idea di un marchio per la Valle di Blenio, che come abbiamo riferito giovedì ha ottenuto unanimi consensi. La speciale commissione incaricata di valutare la fattibilità della proposta entro Natale sottoporrà al Municipio le proprie conclusioni. Il parere dei consiglieri comunali di Blenio che ne fanno parte è unanime: il brand può funzionare, ma vi deve essere la collaborazione di tutti. Il logo piace, inoltre, ai vertici del turismo bellinzonese.

Iniziative da mettere in rete

Come riuscire a promuovere al meglio tutti i progetti e le iniziative che stanno nascendo nel distretto? Pensiamo in particolare alla valorizzazione del Centro per lo sci nordico di Campra e a quanto vedrà la luce ad Acquarossa, ossia un centro wellness con albergo al posto del rilancio delle Terme. «Innanzitutto bisogna essere innovativi, non piangersi addosso e soprattutto non guardarsi sempre alle spalle. Purtroppo per taluni tutto ciò che di negativo accade in valle è causa della bocciatura del progetto Parc Adula, che avrebbe di fatto messo sotto tutela il nostro territorio. Una visione, questa, perdente. Detto questo, i progetti ci sono ma uno deve essere collegato all’altro, in modo da permetterci di diventare sempre più complementari ai centri urbani. La collaborazione con l’Organizzazione turistica regionale e l’Ente regionale di sviluppo e la visione finalmente unita e di prospettiva all’interno dell’Associazione dei Comuni bleniesi potranno dare i frutti sperati».