Lugano

Ecco come cambierà la Città alta

Nei prossimi anni il comparto della stazione FFS e le sue immediate vicinanze verranno stravolti sotto vari aspetti - Abbiamo illustrato i numerosi progetti in una serie di articoli
©CDT/ARCHIVIO
Federico Storni
21.04.2020 06:00

Un decennio, forse vent’anni e, se andrà tutto come immaginato, la stazione di Lugano e quanto ci sta intorno saranno radicalmente diversi da come li vediamo oggi. Il Corriere del Ticino ha dedicato una serie di articoli ai vari cambiamenti previsti, alle criticità, e al loro stato d’avanzamento. Sono raccolti di seguito, con un breve riassunto per ciascuno di essi.

La data fatidica è il 2027, anno in cui (salvo proroghe) scadranno importanti sovvenzioni federali ad alcuni di essi, che devono quindi essere realizzati entro allora. Anche se la scadenza sembra lontana, già oggi per certi versi è anche una corsa contro il tempo.

È al contempo il progetto più piccolo e necessariamente il primo da farsi. La strada lato Besso dietro la stazione verrà raddrizzata e il passaggio a livello sparirà. È il primo passo del nuovo concetto di mobilità su gomma per il comparto, il cosiddetto anello. Una volta terminati i lavori si potrà procedere con l’intervento che segue.

Sotto la stazione - sessanta metri sotto, per la precisione - verrà creata una fermata sotterranea del tram-treno che collegherà Bioggio a Lugano in cinque minuti. Bisognerà dunque scavare un grosso buco per connettere la fermata del tram ai binari sovrastanti tramite scale mobili. E al contempo si dovrà spostare l’attuale sottopasso pedonale di Besso di qualche metro.

È il terzo e ultimo punto della catena. Lo si imboccherà da via San Gottardo (dove oggi si accede ai parcheggi della stazione) e sbucherà su una prolungata via Basilea. Servirà in particolare ai mezzi pubblici, che avranno una sorta di corsia preferenziale per giungere al nuovo terminal dei bus, che sorgerà dove oggi si trova il parcheggio ex-Pestalozzi (e la sparizione dei parcheggi nel comparto è un punto controverso). È uno dei due tunnel necessari per completare l’anello viario attorno alla stazione. L’altro, che si intende realizzare sotto il parco del Tassino, non sarà invece costruito prima di almeno vent’anni.

FFS ha in ballo diversi progetti immobiliari nell’area della stazione. Si tratta per ora di intenzioni, la cui realizzazione è ancora tutta da concretizzare. In particolare si intende spostare - per far spazio al nuovo sottopasso pedonale di Besso - l’edificio che funge da deposito e da spazio per le dogane (un bene protetto a livello cantonale) e costruirvi, sottoterra, dei nuovi spazi commerciali. Inoltre vi è la possibilità che l’edificio che oggi ospita un bar e un negozio di alimentari. Per contro, vi è la possibilità di costruire un edificio di sette piani sul terreno a sud della stazione (su via Maraini, a ridosso del passaggio a livello) che oggi ospita un parcheggio.

Per far sì che buona parte dei lavori descritti in precedenza siano fattibili, serve una base pianificatoria: È la variante di Piano regolatore StazLu2, attualmente al vaglio del Consiglio comunale di Lugano. Fra le altre cose prevede l’ingrandimento del parco del Tassino, la creazione del parco Lucerna e un possibile nuovo fronte abitato che si affaccia su via Basilea e sul piazzale di Besso. Dalla sua approvazione dipenderanno anche il terminal del bus sul parcheggio ex Pestalozzi (e l’edificio che potrebbe sorgerci sopra) e i progetti immobiliari delle FFS.

L’altra base pianificatoria, che dialoga con StazLu 2 e che si occupa del lato nord della Stazione, verso Massagno (che l’ha stilata con Lugano) si chiama TriMA. Getta le fondamenta per coprire 500 metri di binari e crearvi sopra un parco, nonché per insediare - in due fasi - il campus della SUPSI. Si prefigge inoltre di ridefinire le densità insediative in una visione urbanistica unitaria. Deve ancora essere approvata dal Consiglio comunale di Lugano (Massagno l’ha fatto ad ampia maggioranza) e dall’area progressista si sono levate alcune voci critiche non tanto sul concetto - che è ampiamento condiviso - ma sull’impostazione data alla sua realizzazione, in particolare sugli aspetti finanziari.