Questi i risultati per lista usciti oggi dalle urne:
Lega-UDC: 27,46% (-0,40 punti percentuali)
PLR: 22,81% (-1,68 punti percentuali)
Schede senza intestazione: 22,18% (+3,95 punti percentuali)
Il Centro: 18,30% (+0,07 punti percentuali)
PS-Verdi: 17,36% (-4,02 punti percentuali)
Avanti: 5,08%
HelvEthica: 2,38%
Più Donne: 1,86% (+0,01 punti percentuali)
PC-POP: 1,76% (+0,76 punti percentuali)
MPS: 1,51% (-0,56 punti percentuali)
PVL-giovani: 1,49% (+0,53 punti percentuali)
La cancelleria cantonale si congeda, domani al via lo spoglio per il Gran Consiglio. Il primo comune scrutinato è stato Grancia, l'ultimo Gordola.
Christian Vitta (PLR), Norman Gobbi (Lega-UDC), Raffaele De Rosa (Centro), Claudio Zali (Lega-UDC) e Marina Carobbio Guscetti (PS-Verdi). Sono i cinque consiglieri di Stato, per numero di voti, eletti oggi domenica 2 aprile.
Quattro, dunque, le conferme nonostante l’insidia Piero Marchesi a destra mentre Marina Carobbio Guscetti, come previsto, prende il posto di Manuele Bertoli al passo d’addio.
Ecco la situazione quando mancano appena 6 Comuni al termine dello spoglio.
Quando mancano 10 comuni al termine dello spoglio, Lega-UDC risulta in perdita, pur essendo la prima forza del Cantone al 27,71% (in flessione di 0,15 punti percentuali). Perdono PLR (22,76%, -1,73 punti) e alleanza rosso-verde (17,18% in calo di 4,20 punti), mentre il Centro marcia sul posto (18,30%, +0,07 punti). Avanti è ora attestato al 5,12%.
Christian Vitta (PLR) con 51'877 voti
Norman Gobbi (Lega-UDC) con 48'225 voti
Claudio Zali (Lega-UDC) con 45'747 voti
Raffaele De Rosa (Centro) con 43'781 voti
Marina Carobbio Guscetti (PS-Verdi) con 33'404 voti.
I comuni scrutinati sono ora 90. Ne mancano quindi ancora sedici, tra cui Locarno e Chiasso.
Mentre alle sue spalle tutti, ma proprio tutti, festeggiano, Boris Bignasca prova a mantenere un profilo basso e a giocare, ancora, la carta della scaramanzia. Nonostante ciò, anche per lui il risultato sin qui ottenuto è eccezionale. Conferma dei due seggi doveva essere, insomma, e conferma è stata.
«Ma sono sempre così le feste della Lega in Via Monte Boglia?». La domanda, in diretta televisiva, è della collega di TeleTicino Laura Milani. E a giudicare da quanto sta succedendo, in effetti, la situazione pare piuttosto calda. Lo testimoniano questi video che ritraggono un Michele Foletti scatenato.
Nel comune più popoloso del Ticino tutti i partiti di governo sono in perdita. La lista Lega-UDC si conferma al primo posto con il 31,2% delle preferenze (-0,2 punti). Secondo è il PLR con il 21,5% (-2,4), davanti a socialisti (17,1%, -4,0 punti) e Centro (14,4%, -0,4). Anche a Lugano si piazza bene Avanti (5,6%), che supera gli altri partiti minori. Le schede senza intestazione sono il 20,5% (+3,4 punti).
Nelle liste dei singoli partiti i consiglieri di Stato uscenti e la candidata socialista Marina Carobbio si sono tutti piazzati ampiamente al primo posto. Per il PLR Christian Vitta ha finora totalizzato oltre 29mila voti contro i quasi 16mila della seconda classificata, Alessandra Gianella. Nella lista del PS-Verdi al primo posto figura Marina Carobbio, che con i suoi 17mila voti distacca di parecchio Boas Erez (11mila voti abbondanti).In casa Lega-UDC Norman Gobbi ha ottenuto finora 25'700 preferenze, contro le 22'500 andate a Claudio Zali e le 18'400 di Piero Marchesi.Nel Centro, infine, Raffaele de Rosa vanta 24'700 suffragi, contro i quasi 11mila di Giorgio Fonio.
È un Norman Gobbi visibilmente soddisfatto ma, nonostante l'evidenza, ancora un pizzico scaramantico quello ascoltato a caldo non appena arrivato in Via Monte Boglia.
Raffaele De Rosa, a Cresciano, è salito sul palco per ringraziare i suoi sostenitori e festeggiare un risultato che già in questo è «molto soddisfacente» e ancora «più stupefacente di quattro anni fa». Segno di una «fiducia confermata da parte dei cittadini e degli elettori».
Alle 18.35 in via Monte Boglia è arrivato anche Norman Gobbi. Subito un caloroso saluto con il collega di partito e di Governo Claudio Zali.
«Le bocce non sono ancora ferme. La situazione può cambiare fino all'ultimo voto. Sarebbe bello finire con un segno più ma bisogna aspettare. Come diceva Giuliano Bignasca, "le elezioni si vincono a Lugano", stiamo quindi in attesa».
A Giubiasco, ritrovo del Centro, sono arrivati anche i consiglieri nazionali Marco Romano e Fabio Regazzi. Per quest’ultimo l’elezione «sta andando meglio del previsto. Qualcuno temeva un calo del nostro partito, in realtà stiamo tenendo molto bene anche a fronte di partiti che stanno perdendo in modo piuttosto importante. Penso che sia un buon risultato quello che stiamo conseguendo. È chiaro – commenta ancora –, sarà importante confermarlo domani in Gran Consiglio. Allo stato attuale posso però dirmi assolutamente soddisfatto».
Per la prima volta Lega-UDC risulta in perdita, pur essendo la prima forza del Cantone al 27,03% (in flessione di 0,83 punti percentuali). Perdono PLR (23,74%, -0,75 punti) e alleanza rosso-verde (16,97% in calo di 4,41 punti), mentre avanza il Centro (18,42%, +0,19 punti). Avanti è ora attestato al 5,36%.
Samantha Bourgoin commenta così l'elezione oramai certa di Marina Carobbio Guscetti.
Christian Vitta ha preso la parola e ha ringraziato tutti i presenti alla Fattoria Ponzio soprattutto per i «voti personali che stanno andando molto bene». Dopo il breve discorso del consigliere di Stato un gruppetto radunato davanti allo schermo per seguire la diretta televisiva ha fischiato l’intervento di Marina Carobbio (mettendo anche le mani sullo schermo per coprire il volto della socialista).
Secondo il cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri, tutto il deposito delle schede per il Consiglio di Stato è stato svuotato, tutto procede quindi secondo programma.
A caldo, Marina Carobbio ha concesso agli inviati del CdT alcune battute. Legate, ovviamente, alla sua oramai certa elezione in Consiglio di Stato.
Clima tranquillo al Grotto Valletta, a Massagno, dove si sono radunate le candidate di Più Donne. Che salutano con ottimismo l'entrata in Governo di Marina Carobbio: «Già a Berna ha sostenuto importanti cause sulla parità di genere, farà bene anche a Bellinzona».
Si assottigliano i guadagni di Lega-UDC, che sono comunque il primo partito del cantone al 28,33% (in aumento di 0,47 punti percentuali). Aumenta l'erosione per PLR (22,37%, -2,12 punti) e il Centro (17,94%, -0,29 punti), mentre sembra rallentare quella dell'alleanza rosso-verde (17,48% in calo di 3,90 punti). Avanti è ora attestato al 5,09%.
«Non è stata una campagna facile, ma è stata rivolta al futuro e a un progetto che ha coniugato temi sociali a temi ambientali. Dobbiamo continuare a lavorare a questo progetto. Il risultato è un po' al di sotto delle aspettative» ha affermato la neoconsigliera di Stato. E ancora: «Siete in tanti. Questo fa molto piacere. Non è stata una campagna facile, ma rivolta al futuro. Ad un progetto. I temi sociali e quelli ambientali sono stati portati all'attenzione della popolazione. Magari non siamo riusciti ad ottenere il risultato che speravamo. Tuttavia proseguiremo su questa strada che fa bene al Ticino. Vero, non è stato facile costruire questo progetto rossoverde. Ma quello che conta è che siamo riusciti a conservare il seggio in Governo. Non è una cosa da sottovalutare. Porterò avanti le nostre proposte in difesa dei più deboli, delle donne, per la parità salariale, per una società equa e solidale, per una giustizia ambientale. I giovani hanno bisogno di un futuro sostenibile. Noi tutti crediamo nelle idee che stiamo portando avanti». Lavoreremo, ha aggiunto Marina Carobbio Guscetti, per il bene del Ticino: «Non ci siamo messi a litigare. Questa è stata la nostra forza. E continuerà ad esserlo. Ringrazio dunque pure gli amici e compagni di lista dei Verdi, oltre naturalmente ai compagni socialisti. Grazie a tutti per quanto avete fatto e per quanto, assieme, continueremo a fare». «Forse dobbiamo comunicare meglio. Ora comunque è tempo di festeggiare», ha concluso la 56.enne di Lumino.
Alla Casa del Popolo è arrivato anche Manuele Bertoli a congratularsi con Marina Carobbio.
Sulla scalinata interna della Casa del Popolo i co-presidenti Laura Riget e Fabrizio Sirica hanno preso la parola davanti ad una sessantina di simpatizzanti rossoverdi. Con loro la nuova consigliera di Stato, oramai si può dirlo, Marina Carobbio Guscetti. È la quarta donna nella storia del Cantone Ticino dopo Marina Masoni, Patrizia Pesenti e Laura Sadis. Sorrisi, applausi ed abbracci a Bellinzona hanno sostituito la delusione iniziale per il risultato del movimento fondato da Amalia Mirante. «Visione collettiva e temi ci hanno unito fin dall'inizio. Non siamo soddisfatti del risultato. Volevamo di più. Non lesineremo autocritiche e vogliamo capire perché non siamo riusciti a far fruttare quell'entusiasmo che si è visto durante la campagna. Ma da noi contano più le idee che i nomi», ha affermato Fabrizio Sirica. Gli ha fatto eco il co-coordinatore dei Verdi Marco Noi. Anche lui non si è detto soddisfatto: «Avremo una consigliera di Stato che ci rappresenterà. Una donna che rientra in Governo (ed è partito un applauso fragoroso, ndr). Per chi ha a cuore le tematiche sociali ed ambientali Marina Carobbio Guscetti è indubbiamente la persona giusta». E ancora: «Non perdiamoci d'animo. Le idee autentiche che noi portiamo sono sulla cresta dell'onda. Prima o poi riusciremo a far passare il nostro messaggio». Secondo Laura Riget quello fra socialisti e Verdi non è un'unione solo per le Cantonali, ma al centro c'è un progetto politico condiviso, anche se chiaramente il risultato odierno è «sotto le aspettative».
Ecco i risultati parziali per il Consiglio di Stato dopo 46 Comuni scrutinati.
Eccolo, Piero Marchesi. L'esponente dell'UDC è arrivato al bar Talki di Agno, quartier generale dei centristi, e ha commentato i risultati dopo quasi 50 Comuni scrutinati. «Guardo i risultati con molto ottimismo» ha detto. «Sappiamo che Zali è confermato, ma seguo lo scrutinio con interesse. Non è un risultato scontato che io possa arrivare terzo. Il fatto di aver animato un po' la lista ha sicuramente dato la possibilità dei cittadini di scegliere tra candidati dai profili parecchio diverse tra di loro».
Al quartiere generale della Lega il morale è altissimo. Al bar Iberia è cominciato il giro di birre a libero servizio. I festeggiamenti sono cominciati.
«Sono molto contento del risultato di Raffaele de Rosa, se lo merita e i ticinesi lo stanno premiando. Il Centro tiene come Lega-UDC. Possiamo essere contenti, anche se i ragionamenti si fanno a bocce ferme. L'alleanza rosso-verde sta facendo un risultato negativo che era atteso secondo me».
Dopo lo spoglio di 43 comuni su 106, Lega-UDC si conferma la formazione principale del cantone, al 28,55%, in crescita di 0,69 punti percentuale rispetto a quattro anni fa. Secondo partito è il PLR, al 23,73% e in calo di 0,76 punti. Segue il centro al 18,85%, in crescita di 0,62 punti. Forte perdita per l'alleanza PS-Verdi, che scendono al 16,20% e lasciano sul terreno 5,18 punti. Si segnala il buon risultato di Avanti, che si situa al 4,66%.
E il Governo? Ora sarebbe così composto:
Christian Vitta (PLR) con 11'755 voti
Norman Gobbi (Lega-UDC) con 11'071 voti
Raffaele De Rosa (Centro) con 10'083 voti
Claudio Zali (Lega-UDC) con 9'672 voti
Marina Carobbio Guscetti (PS-Verdi) con 6'794 voti.
Marina Carobbio Guscetti parlerà a minuti ai simpatizzanti che stanno viepiù affollando la Casa del Popolo a Bellinzona, dove nel frattempo è arrivato anche il sindaco Mario Branda. Dopo aver atteso tutto il pomeriggio, parte del quale in solitaria, la 56.enne consigliera agli Stati è pronta ad esprimersi adesso che i risultati si sono consolidati. E il suo seggio, che già era sicuro, è ora praticamente blindato. E nella roccaforte dei compagni sono tornati anche i sorrisi. E si guarda avanti (e meno Avanti).
In via Monte Boglia è arrivato anche il secondo candidato leghista al Governo, Boris Bignasca, accolto da un applauso dai presenti.
Amalia Mirante può dirsi soddisfatta. La candidata di Avanti, infatti, finora è stata protagonista di una votazione eccellente. E forse, ora, qualcuno nel PS si starà mordendo le mani.
A Sant’Antonino il presidente del PLR Alessandro Speziali si dice soddisfatto e molto felice per i voti finora raccolti da Christian Vitta, che «ha saputo confermare la fiducia che i ticinesi ripongono nei suoi confronti».
Grandi applausi e un lungo, intenso abbraccio con il cofondatore di Avanti Evaristo Roncelli. Amalia Mirante è arrivata a Sant'Antonino, forte di un risultato davvero importante.
Altro fragoroso applauso in casa Lega dopo la nuova proiezione per il Governo. Zali aumenta il distacco sul candidato UDC Piero Marchesi. «Claudio non balli più adesso», dicono i simpatizzanti in via Monte Boglia.
Dalla terza proiezione della RSI appare risolto il testa a testa tra Claudio Zali (Lega) e Piero Marchesi (UDC): a spuntarla è il consigliere di Stato uscente leghista. Nella lista Zali colleziona infatti 7890 voti, mentre Marchesi ne ha finora 6987.
Destini diversi per le due alleanze oggi in corsa alle elezioni Ticinesi: Lega-UDC si conferma in crescita (+ 0,92 punti percentuali) al 28,78%, mentre crolla l'alleanza rosso-verde (-4,12 punti percentuali) al 17,26%. Secondo partito a livello cantonale è il PLR, in calo di 1,01 punti al 22,68%. Praticamente stabile (-0,23 punti percentuali) il Centro al 18%. Tra i partiti minori si segnalano Avanti (4,87%), HelvEthica Ticino (2,23%).
L'UDC si conferma come primo partito del cantone, al 28,83%, in crescita di 0,97 punti percentuale rispetto a quattro anni fa. Secondo partito è il PLR, al 23,19% e in calo di 1,30 punti. Segue il centro al 19,40%, in crescita di 1,17 punti. Forte perdita per l'alleanza PS-Verdi, che scendono al 15,93% e lasciano sul terreno 5,45 punti. Si segnala il buon risultato di Avanti, che si situa al 4,89%.
Alla Casa del Popolo è arrivata anche la consigliera nazionale Greta Gysin. Inevitabile gettare uno sguardo oltre le Cantonali. Considerando che con l'oramai scontata elezione in Governo di Marina Carobbio Guscetti si libera la poltrona in seno al Consiglio agli Stati, che la 56.enne di Lumino occupa dal dicembre 2019. L'auspicio del PS è quello di presentare un'unica candidatura forte progressista per le elezioni suppletive. Ebbene, Gysin è pronta a correre per la Camera alta.
La seconda proiezione segnala una diminuzione de Il Centro di circa 0,7 punti percentuali. Quattro anni fa, complice anche il testa a testa interno, l’aumento era stato dello 0,69%. Si torna , quindi, a 8 anni fa. Raffaele De Rosa, sottolineando che si tratta comunque di proiezioni, spiega che «quattro anni fa era una situazione straordinaria e particolare. La lista è comunque competitiva e forte, i candidati sono estremamente validi». Sul partito: la tenuta che sta dimostrando il partito credo sia comunque un segnale incoraggiante. Sarà importante vedere i risultati del Gran Consiglio: è soprattutto lì che chiediamo di poter riuscire a difendere i 16 seggi per il Parlamento»
«Ringrazio i ticinesi che mi hanno sin qui premiato. Quest'anno la competizione interna ha portato qualcosa di più all'alleanza Lega-UDC: la lista funziona». Così il consigliere di Stato uscente Norman Gobbi.
Al quartier generale leghista di via Monte Boglia l’entusiasmo cresce di minuto in minuto. Assente Norman Gobbi, che per ora ha scelto di seguire lo spoglio da casa. Simpaticamente, qualcuno fra i presenti dice: «Sarà ancora a fare i risotti», alludendo alla campagna elettorale portata avanti dal consigliere di Stato leghista.
Liberali radicali quasi al completo alla Fattoria Ponzio. Alle 16.30 è arrivata anche Alessandra Gianella.
In casa del Centro, mentre sembra proseguire spedita la rielezione di Raffaele De Rosa, si profila un testa a testa per il secondo posto. A contenderselo sono i due candidati momò Giorgio Fonio e Maurizio Agustoni. I voti che li separano sono solo una manciata. Fonio: «Io e Maurizio siamo due profili per certi versi anche molto diversi. Siamo molto amici, è stata una campagna interessante. È un testa a testa che mi onora».
Christian Vitta (PLR) con 7176 voti
Norman Gobbi (Lega-UDC) con 6881 voti
Raffaele De Rosa (Centro) con 6568 voti
Claudio Zali (Lega-UDC) con 5609 voti
Marina Carobbio Guscetti (PS-Verdi) con 4062 voti.
Bruno Cereghetti, storico deputato del PS in Gran consiglio, non è alla Casa del Popolo bensì a Sant’Antonino con Avanti. «Non ritrovo più nel PS attuale i valori di un socialismo liberale, proprio per questo simpatizzo per Mirante e per un movimento che è una ventata d’aria fresca».
Per il rappresentante della società civile nel fronte rossoverde, Boas Erez, il risultato evidenziato dalla seconda proiezione non è dovuto a un travaso di voti da PS e Verdi ad Avanti e MTL: «È il segnale di un Paese che si sta spostando sempre di più verso destra». Le idee di quell’alleanza, insomma, non sono di sinistra ma piuttosto un «primanostrismo del mercato del lavoro». È preoccupato di una possibile perdita di seggi in Gran Consiglio, domani? «Domani ci saranno i risultati di due liste (PS e Verdi) separate». Lo rivedremo alle federali? «Presto per dirlo, devo prime vedere il mio risultato di oggi per capire che cosa ho da spendere».
Al bar Talki di Agno, il clima inizia a scaldarsi. I giovani UDC, una ventina in tutto, si fanno portare il primo giro di birra mentre guardano le proiezioni in televisione. La seconda vede la lista unica Lega-UDC al 29,2%, in avanti del 1,34%. Leggermente in calo rispetto alla prima proiezione ma comunque un ottimo risultato. Ma il vero tema è il testa a testa di Marchesi con Zali. Sul tavolo, in bella mostra, c’è un piccolo bloc notes: «Ci sono i voti di Marchesi rispetto a Zali. La partita è ancora aperta, anche se a far la differenza, alla fine, saranno i grandi centri».
Ecco i risultati parziali dopo 23 Comuni (su 106) scrutinati. La Lega con l'UDC si conferma in testa.
Secondo Marco Noi (Verdi), la tendenza è che la strategia non è pagante in termini di riconoscimento da parte dell'elettorato. Avanti prende dai socialisti e verdi ma anche da altri partiti. Bisognerà aspettare domani per capire se a pagare sia il PS o piuttosto i verdi. Per Noi, l'alleanza non è riuscita a far passare il suo messaggio e le sue tematiche.
Marina Carobbio Guscetti, dopo aver seguito lo scrutinio dei primi 20-25 Comuni in solitaria, è tornata con la base alla Casa del Popolo. La sua elezione non è mai stata in dubbio, lo so dice da mesi, tuttavia il risultato del fronte rossoverde sta facendo storcere il naso ai compagni e ai Verdi.
A Sant’Antonino Christian Vitta si mostra rilassato e sorridente. «Come tutte le elezioni, le sensazioni legate all’attesa restano uguali. Viste le proiezioni, anche degli scorsi giorni, questa è sicuramente meno tesa».
Nella corsa al governo si delinea un testa a testa in casa Lega-UDC, in particolare per il secondo seggio, che è conteso tra l'uscente Claudio Zali e il candidato dell'UDC di Piero Marchesi. Lo dice la seconda proiezione RSI.
A proposito del calo rossoverde, diversi simpatizzanti guardano ovviamente al possibile risultato di domani: una conferma dello score di Avanti (che ha eroso voti principalmente a PS e Verdi), per l’area significa una diminuzione di seggi in Parlamento.
«Quello che guadagna lei lo perdiamo noi, non è difficile», commentano alcuni simpatizzanti socialisti. Lei è ovviamente Amalia Mirante. PS-Verdi perdono il 4,17%, Avanti si situa invece al 4,53%.
A Sant’Antonino, non dal PLR ma da Avanti, grande entusiasmo per i primi incoraggianti risultati. Amalia Mirante ancora non è arrivata, ma i vari candidati si stanno reciprocamente complimentando e già fanno i calcoli su quanti deputati potrebbero fare in Gran Consiglio.
Alla Fattoria Ponzio di Sant’Antonino le prime proiezioni non hanno scaturito reazioni tra i partecipanti. Il calo del 2,2% del partito è stato commentato dal consigliere di Stato uscente Christian Vitta: «Per quanto riguarda il governo queste variazioni non incidono sul rispetto dei seggi. Già si sapeva che avremo avuto un seggio nella prossima anche nella prossima legislatura». Tra i presenti c’è però una certa soddisfazione per il calo sul fronte rosso-verde.
Michele Foletti, sindaco di Lugano, è un leghista felice. Questo il suo commento dopo i risultati dei primi comuni scrutinati.
Raffaele De Rosa (Centro) con 4392 voti
Christian Vitta (PLR) con 4168 voti
Norman Gobbi (Lega-UDC) con 4127 voti
Claudio Zali (Lega-UDC) con 3278 voti
Marina Carobbio Guscetti (PS-Verdi) con 2329 voti.
Per il Consiglio di Stato la ripartizione dei seggi rimane immutata. La Lega-UDC si conferma primo partito (30.15%) e avanza di 2,29 punti percentuali. Secondo partito, in calo di 2,22 punti percentuali, si attesta il PLR (22,27%), seguito da il Centro 17,1% (meno 1,12 punti), Socialisti-Verdi (17,25%) con un crollo di 4,13 punti percentuali. Tra i vari partiti minori si segnala il risultato forte di Avanti che risulta al 4,98%.La proiezione RSI è stata elaborata su una massa critica di 10 comuni.
Le prime proiezioni sono state accolte con un boato dai presenti in Via Monte Boglia. La lista Lega-UDC è in testa. Tanti gli applausi. «Che godimento», urla un simpatizzante.
«La tendenza ci preoccupa. Ma ora sarà fondamentale capire se questa dinamica si riscontrerà anche nei grandi centri». Così Fabrizio Sirica, copresidente del PS.
Per ora i primi risultati danno il fronte rossoverde sotto la soglia psicologia del 20%, obiettivo dichiarato degli alleati. Dopo l’applauso «liberatorio» che ha scacciato i fantasmi di Grancia, alla Casa del Popolo i risultati vengono seguiti quasi in silenzio. Avanti con Ticino&Lavoro possono invece rallegrarsi di un risultato finora ben superiore a quello di PC e MPS.
Claudio Zali, dopo la visita al raduno del PLR, è appena arrivato in via Monte Boglia. Il consigliere di Stato uscente è stato accolto calorosamente dai presenti.
In generale si delinea una crescita di Lega-UDC, mentre l'alleanza rosso-verde risulta in perdita di velocità.
La lista PS-Verdi ottiene il 17,6% di consensi (-3,43%). Nel comune della candidata socialista al governo il primo partito è il PLR (26,6%), seguito dal Centro (21,1%) e Lega-UDC (20,8%). Risultato forte di Avanti, che ottiene 38 schede (6,9%). Nella «sua» Lumino Marina Carobbio Guscetti è la seconda più votata dietro il consigliere di Stato uscente Raffaele De Rosa.
Lega-UDC vincente anche qui (30,2%), seguita da PLR (26,9%), il Centro (19,9%) e Socialisti-Verdi (13,8%).
Questa la situazione in casa UDC dopo tre comuni scrutinati. C'è molta fiducia, evidentemente.
All’esterno del bar, sotto un cielo di nuvole e sole, Raide Bassi, carta e penna alla mano, somma i voti personali di Piero Marchesi e li confronta con quelli del Consigliere di Stato uscente Claudio Zali. Dopo Bedretto Marchesi è davanti: «Più 16». L’entusiasmo però dura solamente qualche minuto. Con i voti di Dalpe Zali riagguanta Marchesi e lo supera di 80 voti. intanto sullo sfondo qualcuno si chiede: «E Bobo dov'è?»
Anche a Blenio il partito principale risulta essere Lega-UDC (35,3%), seguito dal PLR (25,7%), dal Centro (13,6%) e PS+Verdi (12%). Salvo Lega-UDC tutti gli altri partiti di governo sono in calo, in particolare i socialisti.
Norman Gobbi (Lega-UDC) con 215 voti
Christian Vitta (PLR) con 190 voti
Claudio Zali (Lega-UDC) con 178 voti
Raffaele De Rosa (Centro) con 162 voti
Marina Carobbio Guscetti (PS-Verdi) con 126 voti.
Davanti allo schermo della TV (e dei telefonini) anche all’Hotel la Tureta di Giubiasco, punto di ritrovo de Il Centro. Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa è arrivato attorno alle 15.
Dopo lo «smacco» di Grancia, il risultato di Ronco sopra Ascona ha fatto tornare il sorriso al fronte rosso-verde: 23% contro il 2% scarso di Avanti. Il risultato è stato accolto con un applauso.
Ambiente sereno in via Monte Boglia dopo i risultati di Grancia e Ronco sopra Ascona, che vedono la lista Lega-UDC in testa. Presente anche Michele Foletti, sindaco di Lugano, così come alcuni altri deputati leghisti in Gran Consiglio. La diretta viene seguita dai presenti su uno schermo tv della terrazza esterna del bar sottostante la sede della Lega.
Sabrina Aldi, deputata della Lega in Gran Consiglio, dopo i primi comuni scrutinati: «C’è fiducia, i primi due comuni sono positivi. Ma attendiamo, siamo solo all’inizio».
A Ronco sopra Ascona, secondo Comune scrutinato, il maggior numero di schede è andato a Lega-UDC (32,4%), segue l'Alleanza rosso-verde (26,4%), PLR (20,9%) e il Centro (8,9%).
Si segnalano anche una manciata di voti a Più Donne (2,6%), Avanti (3,5%) e PVL (2,2%).
Per la Lega il candidato che ha ottenuto più voti è Norman Gobbi (96). Per il PLR 66 voti sono andati a Christian Vitta, per il Centro 95 voti a De Rosa, per l'alleanza di Socialisti e Verdi 20 voti sono andati a Marina Carobbio. Si segnalano i 36 voti andati a Amalia Mirante (Avanti).
«La strada è una, è quella dell'alleanza. Il dato di Grancia per certi versi stupisce. Preoccupa piuttosto la partecipazione dei centri, dove noi eravamo forti». Così Ivo Durisch del PS.
Il risultato del primo Comune scrutinato, Grancia, che vede la lista Socialisti e Verdi al 2.4%, ha parzialmente tolto il sorriso al fronte rossoverde. In particolare è quell'8% scarso fatto segnare dal movimento fondato da Amalia Mirante, dopo lo strappo col PS, ad aver sorpreso i simpatizzanti. La direzione socialista si è subito riunita nella saletta superiore della Casa del Popolo, probabilmente per una prima analisi, ovviamente molto sommaria.
Al quartier generale dell’UDC, al bar Talki di Agno, è arrivato anche il deputato e municipale di Lugano, Tiziano Galeazzi: «Il risultato di Grancia è straordinario. Chiaramente è solo l’inizio, ma è un buon segnale per tutta l’area e, in particolare, per l’esito del voto in Gran Consiglio. Siamo stati gli unici ad aver acceso il dibattito e, forse, oggi otteniamo qualche vantaggio». E sulla possibile elezione di Marchesi in Governo: «Per scaramanzia non dico nulla. Quello a cui guardo, tuttavia, è l’area e la contrapposizione tra destra e sinistra»
Alle 14.55 alla fattoria Ponzio è arrivato il consigliere di Stato Christian Vitta, che ha stretto la mano al compagno di Governo leghista Claudio Zali.
Alla Casa del Popolo a Bellinzona è appena arrivato Werner Carobbio, padre di Marina, ex consigliere nazionale. È in prima fila in attesa della prima proiezione per il Consiglio di Stato. Nel tradizionale ritrovo dei «compagni» i fedelissimi socialisti e dei Verdi stanno arrivando alla spicciolata.
C'è grande fermento al Palasport di Bellinzona, dove sono in corso le operazioni di spoglio delle schede elettorali. Dopo il primo comune, Grancia, c'è molta attesa per i prossimi.
Incursione leghista in casa liberale radicale, alla fattoria Ponzio di Sant’Antonino, ritrovo del partito. Alle 14.45 ha fatto visita il consigliere di Stato uscente Claudio Zali. Il direttore del DT non ha voluto rilasciare interviste ai giornalisti, affermando di essere qui a titolo personale.
Anche quest'anno è Grancia il primo comune a fornire i suoi risultati: lo era già stato quattro anni fa. Secondo i dati pubblicati sul sito del cantone, delle 127 schede scrutinate, il 32,6% sono della Lega-UDC (+6 punti). Gli altri partiti sono in calo: 27,9% delle schede vanno al Centro, 21,4% al PLR e 4,9% all'Alleanza Rosso Verde. Ben 26 schede sono senza intestazione.
Queste le prime impressioni di Alain Bühler dal quartier generale dell'UDC ad Agno. L'elezione di Marchesi? «La speranza è l'ultima a morire» ha detto l'esponente centrista.
Guglielmo Canevascini è il consigliere di Stato più longevo nella storia del Canton Ticino: fu membro del Governo per 13.628 giorni (circa 37 anni e quattro mesi). Il suo soprannome? Padreterno.
La co-presidente socialista Laura Riget, commentando l'obbiettivo dell'alleanza rosso-verde di arrivare al 21%, ha precisato che non è solo una manovra elettorale, bensì «un progetto politico a lungo termine».
«La decisione di terminare dopo 12 anni l'avevo già presa quattro anni fa. Penso che sia un tempo giusto da passare in governo e il parlamento. In politica i ricambi sono assolutamente necessari. La giornata di oggi la vivo da osservatore ma spero che l'alleanza rosso-verde sia una vera novità, soprattutto sul lungo periodo». Così Manuele Bertoli, consigliere di Stato al passo d'addio.
Marco Noi, coordinatore dei Verdi del Ticino, ha ribadito l'intenzione del partito di allargare la base di persone impegnata istituzionalmente all'interno della politica. L'alleanza è consapevole del fatto che ci vorrà tempo prima che l'area progressista guadagni terreno, ha affermato Noi. Per il coordinatore ecologista, Marina Carobbio è stata una candidatura con un peso politico fuori della norma, è chiaro che i Verdi dovranno costruire dei profili che nel tempo possano competere.
Sabrina Aldi, granconsigliera e portavoce della Lega dei Ticinesi, ai microfoni della RSI ha affermato: «Abbiamo puntato sulla continuità, dato che siamo sicuri del lavoro fatto dai nostri consiglieri di Stato». La Lega ha presentato una lista forte e competitiva per difendere proprio i due seggi in governo. In Gran Consiglio la Lega perde Michele Foletti, sindaco di Lugano: il partito conta però secondo Aldi su tantissimi giovani con «una bella energia».
Per Pierluigi Pasi, vicepresidente cantonale dell'UDC, la campagna del partito è stata molto efficace. Pasi spera quindi che l'ala di centrodestra esca dalle urne consolidata. «Le scaramucce tra Lega e UDC» denotano la voglia del candidato di essere eletto, ha rilevato il vicepresidente. Per il sindaco di Lugano Michele Foletti, «le schermaglie interne alla lista Lega-UDC sono state forse gli unici granelli di pepe in questa campagna elettorale piuttosto piatta, soprattutto a sinistra dove non si è dibattuto».
Obiettivo minimo confermare il consigliere di Stato. Il presidente Fiorenzo Dadò si è detto piuttosto fiducioso. De Rosa farà secondo Dadò un'ottima elezione, ma ci sono ottimi candidati tutti pronti per entrare in Governo: il partito è stato capace di presentare una lista di qualità.
«Oltre la stima per l’uomo politico, oggi con commozione penso alla tua partenza: nelle occasioni conviviali abbiamo più volte riso, parlato dialetto e goduto dei piaceri della tavola. Come si fa con un buon amico. Ciao Manu, lavorare al tuo fianco per il bene del Paese è stato un piacere (...) A presct!».
Con queste parole, via Instagram, Norman Gobbi ha voluto salutare il collega di lungo corso in Consiglio di Stato Manuele Bertoli, al passo d'addio.
Dall'ingresso al Palasport di Bellinzona fino al termine della procedura di spoglio. Ecco che cosa succede a una scheda elettorale dopo il suo arrivo.
In Ticino vige il sistema proporzionale: l'attribuzione dei seggi per il Consiglio di Stato e per il Gran Consiglio tiene conto della forza percentuale ottenuta dai partiti. Per legge il calcolo non avviene però sulla base dei voti ottenuti da ogni singolo partito, ma dai suffragi attribuiti alle candidate e ai candidati.
Per il Consiglio di Stato il valore della scheda corrisponde a: 10 suffragi, in ragione di due per candidato.
Per il Gran Consiglio il valore della scheda corrisponde a: 180 suffragi, in ragione di due per candidato.
Se si dovesse intestare la scheda a un partito, gli verrà immediatamente attribuito 5/10 per il Consiglio di Stato e 90/180 per il Gran Consiglio del valore della sua scheda al partito stesso, poiché avrà dato automaticamente un suffragio a ognuno dei candidati del partito scelto. L'elettore potrà a questo punto attribuire i 5 voti preferenziali personali ai candidati del medesimo o di altri partiti. Ogni voto dato a una candidata e a un candidato della lista porterà alla medesima lista 1/10 per il Consiglio di Stato e 1/180 per il Gran Consiglio di valore in più. Dovesse accordare la preferenza a persone di altri partiti, attribuirà invece lo stesso valore di 1/10 di scheda per il Consiglio di Stato rispettivamente 1/180 per il Gran Consiglio al partito di appartenenza della persona prescelta. Se non si dovesse utilizzare tutte e 5 rispettivamente e 90 le possibilità di preferenza personale, i suffragi non espressi andrebbero a beneficio della lista intestata.
Stando ai dati della RSI la partecipazione è definitivamente in calo rispetto al 2019, quando era stata del 59,3%. Tra i vari comuni spiccano Arbedo-Castione (54%, -9 punti), Gambarogno (48%, -8,8 punti) e Biasca (59%, -8 punti). In controtendenza Serravalle, dove l'affluenza alle urne è passata dal 54 al 59%.
Come detto, è Lugano il comune più rapido in termini di trasporto delle schede al Palasport di Bellinzona. Le prime schede giunte nel Sopraceneri, infatti, sono una parte dei voti espressi sulle rive del Ceresio.
Sono 15 le pattuglie che girano di comune in comune e raggiungono il Palasport di Bellinzona per portare il materiale di voto, dove 150 persone sono impegnate per lo spoglio. Oggi per quello del Consiglio di Stato e domani per quello del Parlamento.
Nelle elezioni con spoglio cantonale il materiale di voto è conservato dal Consiglio di Stato. L’avente diritto di voto non ha diritto di esaminare il materiale di voto. Questo, che comprende i dati elaborati in forma elettronica, è distrutto dopo la crescita in giudicato dei risultati; i verbali sono conservati.
Il primo furgoncino contenente le schede elettorali, proveniente da Lugano, è arrivato al Palasport di Bellinzona. Lo spoglio può cominciare. Sono 240, in totale, i furgoncini sparsi per il Cantone.
Sono state stampate 270.000 schede per il Consiglio di Stato e 270.000 per il Gran Consiglio. Viene conteggiata una parte di riserva nel caso in cui dei bollettini vengano danneggiati o non siano utilizzabili. Per la stampa la tipografia ha a disposizione 2-3 giorni lavorativi. Le schede vengono poi consegnate ai vari centri di imbustamento che procede all’invio ai cittadini.
RSI e TeleTicino riferiscono i primi dati riguardanti la partecipazione: stando alle informazioni giunte da diversi dei 106 comuni in cui si è votato, si delinea ovunque un forte calo rispetto alle cifre del 2019, quando si parlava circa del 59%. Il dato peggiore è quello di Gambarogno, con un -8.75%.
Le elezioni cantonali del 2 aprile 2023 possono già essere considerate da record perché hanno registrato, per la prima volta nella storia del Canton Ticino:
– il maggior numero di candidati al Gran Consiglio (916);
– la più alta percentuale di donne tra i candidati al Gran Consiglio (40.1%). Nel 2019 erano il 35%.
Da notare, inoltre, i dati sulla partecipazione. Le persone di età compresa tra i 20 e i 35 anni sono quelle che (abitualmente) votano di meno, ma è importante che partecipino anche loro alle elezioni in modo da far sentire la loro voce. La fascia tra i 60 e i 79 anni ha il tasso di partecipazione più alto.
Non possono essere eletti i cittadini condannati alla pena detentiva o alla pena pecuniaria per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. Per l’accertamento dell’ineleggibilità sono determinanti le condanne che figurano nell’estratto del casellario giudiziale ai sensi dell’articolo 371 del Codice penale svizzero.
La carica di Consigliere di Stato è incompatibile con le cariche di:
– Deputato al Gran Consiglio;
– Magistrato dell’ordine giudiziario;
– Consigliere agli Stati;
– Consigliere nazionale;
– Municipale;
– Consigliere comunale.
La carica di Deputato al Gran Consiglio è incompatibile con:
– la carica di Consigliere di Stato;
– la carica di membro dell’ordine giudiziario;
– un impiego pubblico salariato cantonale; un impiego quale docente di una scuola cantonale fino a un grado di occupazione del 50% è compatibile con la carica di Deputato al Gran Consiglio.
Rispetto al passato l'età media dei candidati è più alta: di circa due anni per il Governo (47 anni) e di circa un anno per il Parlamento (46 anni abbondanti). La candidata più giovane ha appena computo il 18esimo compleanno: si tratta di Giulia Sargenti in lista per la Lega che è nata il 27 febbraio 2005. Quella più anziana ne ha oltre 82: è Silva Bettinsoli che si presenta per HelvEthica Ticino, nata il 10 dicembre 1940. La lista per il Gran Consiglio più giovane è di gran lunga quella Partito Comunista–Partito operaio e popolare (PC-POP) i cui candidati mediamente hanno poco più di 33 anni. Quella con l'età più elevata è quella di Montagna Viva che con una media di poco oltre i 67 anni, supera seppur di poco quella del candidato unico di Dignità ai pensionati.
Circa il 33% dei ticinesi ha già votato per corrispondenza. Lo indica la cancelleria cantonale. Il dato è in leggero calo rispetto a quattro anni fa, quando la partecipazione per corrispondenza era stata del 35%. La scadenza del voto per corrispondenza era fissata a giovedì. Ne avevamo parlato qui.
È tutto pronto al Palasport di Bellinzona, dove a breve comincerà lo spoglio delle schede. Le elezioni cantonali 2023 entrano nel vivo.