Assemblea

Ecco la capanna Gesero alla Biscia

L’Unione ticinese operai escursionisti di Bellinzona è pronta all’inaugurazione della nuova struttura il 2 luglio e tira le somme sul periodo pandemico: «Utenti in crescita»
La struttura verrà salutata ufficialmente il 2 luglio. © UTOE
Red. Bellinzona
29.05.2022 14:30

Anche l’Unione ticinese operai escursionisti (UTOE) di Bellinzona è tornata a riunirsi in presenza. Lo ha fatto sabato scorso nella sala del Consiglio comunale a Palazzo Civico in piazza Nosetto in occasione dell’assemblea che ha contato una quarantina di partecipanti. «Negli anni delle restrizioni il comitato e le commissioni hanno sempre lavorato in simbiosi per mantenere vivo l’interesse nei confronti della montagna, conservando così una Società finanziariamente sana per i suoi circa 2000 soci», ha affermato il presidente Giorgio Riberi. Infatti sia il consuntivo 2021 che il preventivo 2022 sono stati votati all’unanimità dai presenti, con il primo che si è chiuso con un risultato d’esercizio di 8.166 franchi mentre il secondo prevede entrate per 17.000 franchi.

L’ultima arrivata
Le capanne sono state al centro dell’incontro: «Generano entrate indispensabili per la nostra sopravvivenza, l’affitto e i pernottamenti sono una parte di sostentamento sia per il mantenimento dei rifugi in quota sia per soddisfare gli utilizzatori. Con la pandemia si è notata una tendenza positiva di utilizzo delle infrastrutture. La maggior parte dei pernottamenti sono di escursionisti della Svizzera interna e internazionali», continua il presidente. L’Unione ne gestisce cinque, inclusa la Gesero alla Biscia dal costo di 1.108.000 franchi (votato quasi all’unanimità, con un’astensione) terminata recentemente. «Possiamo dire che è stata ultimata al momento giusto, prima dell'aumento dei prezzi dei materiali», ha continuato Riberi nel suo discorso che è servito anche a ringraziare i volontari. La capanna che dispone di 32 posti letto verrà inaugurata con una festa il 2 luglio con musica e cibo. La più gettonata è stata la capanna Albagno, è lei infatti ad aver portato più indotti alla Società con circa 50.000 franchi. Il 15 agosto ci saranno i festeggiamenti per i suoi 90 anni.

Sicurezza e futuro
Con le restrizioni pandemiche, molti hanno cercato uno sfogo all’aria aperta trovandolo in montagna, «ma non tutti i fruitori possiedono le conoscenze tecniche per far fronte ai pericoli della montagna – Sostiene Riberi -. Per migliorare la loro sicurezza il Cantone ha creato il progetto Montagne sicure». Questo studio prevede la collaborazione con tutti gli Enti interessati e attivi nel settore per espandere il più possibile le nozioni fondamentali di sicurezza nell’ambito della montagna. L’assemblea si è conclusa con uno sguardo al futuro. «La Società è composta dalla maggior parte di persone over 60-65 che mettono a disposizione il loro tempo libero per la gestione delle nostre infrastrutture, ma il tempo scorre inesorabile e la Società dovrà essere più dinamica per intervenire in maniera rapida ai cambiamenti tecnologici, legislativi e alle abitudini dei nostri fruitori. Abbiamo l’obbligo di ringiovanire i nostri ranghi per portare l’UTOE verso il futuro se vogliamo ancora esistere», ha concluso Giorgio Riberi.

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