Ecco le foto della frana a Cimadera: la strada resta chiusa
Sono impressionanti le immagini dei massi caduti ieri verso le 16 sulla strada a Cimadera. Pezzi di roccia di dimensioni importanti, finiti tragicamente su un'auto che in quel momento viaggiava in direzione di Tesserete. L'uomo a bordo del veicolo non ha avuto scampo. La vittima, un quarantaquattrenne residente nel Luganese, ha perso la vita «a causa delle gravi ferite riportate», ha scritto in serata la Polizia cantonale. Il tratto interessato dallo scoscendimento è stato chiuso per esser messo in sicurezza. Non è noto quando la circolazione sarà ripristinata.
Gli abitanti della Val Colla chiamano quella parete di roccia il «Sasso dei corvi». Una parete che non aveva mai dato problemi particolari negli ultimi decenni. «A memoria non ricordo smottamenti là», ha raccontato al CdT un uomo del posto. «Passandoci sotto può spaventare, è vero, ma sembrava un fronte massiccio, compatto, che non potesse cedere». La natura ha «deciso» diversamente, e toccherà ai geologi far luce sulla catena di eventi che ha innescato la frana.
Il Sasso dei corvi è di proprietà del Patriziato di Sonvico e il suo presidente, Vico Malfanti, ci ha confermato che un evento geologico del genere non era mai avvenuto negli ultimi decenni. «Ricordo che in passato erano caduti solo alcuni sassi grossi come un pugno. Ne era caduto uno più grande un paio di anni fa, ma più avanti, verso Arla. Le ultime precipitazioni – ha concluso il nostro interlocutore – non sono state così abbondanti: forse il crollo è dovuto a un gelo e disgelo del terreno».