18 aprile

Elezioni comunali 2021: tutto quel che c’è da sapere

Ottantotto Comuni verso il rinnovo dei poteri: 1.488 i candidati per i vari Municipi e 5.306 per i Consigli comunali - Il più giovane ha da poco compiuto 18 anni, il più anziano ne ha 92 - Ecco gli equilibri in gioco nei principali centri del cantone
Lugano, 28 marzo 2021 - materiale di voto per le elezioni comunali © CdT/ Chiara Zocchetti
Leila Bakkers
18.04.2021 08:02

È finalmente arrivato il giorno decisivo. Dopo il posticipo delle elezioni lo scorso anno, il popolo ticinese può finalmente dire la sua sul rinnovo dei poteri comunali. Ancora poche ore (i seggi chiuderanno alle 12) e i nuovi equilibri andranno a delinearsi. Quella odierna resta tuttavia una domenica elettorale «differente», segnata dalla pandemia. Nessun ritrovo, dunque, per le sezioni locali di partiti e gruppi di candidati, per seguire i risultati. Su CdT.ch, comunque, troverete tutti gli aggiornamenti sulle elezioni, a partire dalla chiusura delle urne. Come anticipato negli scorsi giorni, dei ritardi nella comunicazione dei risultati sono previsti a causa delle misure legate al coronavirus che impongono una riduzione del personale addetto allo spoglio delle schede elettorali: è probabile che la fine dei conteggi slitti a lunedì, e a martedì quella per i Consigli comunali.

Cosa e dove?

Le elezioni coinvolgono quest’anno 88 Comuni (a Paradiso, Prato Leventina e Vernate, Municipio e Consiglio comunale sono eletti tacitamente, così come lo è l’Esecutivo di Quinto). Mentre il Comune di Verzasca ha visto il rinnovo dei poteri già lo scorso 18 ottobre, il neocostituito Comune di Val Mara avrà delle elezioni differite. Il Comune di Astano, dal canto suo, dovrà attendere per assegnare i seggi in Municipio, a causa di una mancanza di candidature: lì l’elezione è stata prorogata. In due Comuni, poi, Mergoscia e Vico Morcote, che contano entrambi meno di 300 abitanti, è istituita l’Assemblea comunale.

Momenti decisivi per i candidati

Negli 88 Comuni interessati delle elezioni comunali, oggi 1.488 candidati ai Municipi e 5.306 ai Consigli comunali, sono nella trepida attesa dei risultati. Tra loro, il candidato più giovane è nato il 1. aprile 2003, mentre il più anziano è nato il 6 febbraio 1929. Per quanto concerne la rappresentanza femminile, per il rinnovo dei Municipi la percentuale di candidate si attesta al 26.81%, mentre per i Consigli comunali al 30.53%.

Cosa accade nei principali centri del cantone?

Municipio di Chiasso. © CdT/Gabriele Putzu
Municipio di Chiasso. © CdT/Gabriele Putzu

A Chiasso il Municipio al completo si ripresenta al voto. Due i dubbi che dovranno essere sciolti dal voto: il primo riguarda la Lega, che porta avanti il tentativo di scavalcare il PLR con l’obiettivo di far sedere Roberta Pantani Tettamanti sulla poltrona di sindaco, oggi nelle mani di Bruno Arrigoni, e la riconferma del seggio PPD, conquistato 5 anni fa in occasione delle ultime elezioni. Se quest’ultima conferma non dovesse arrivare si aprirebbero diversi scenari: o il ritorno di un terzo municipale PLR - partito che tornerebbe in maggioranza - o la conquista del seggio da parte di Lega o US e Verdi.

Municipio di Mendrisio. ©CdT/Chiara Zocchetti
Municipio di Mendrisio. ©CdT/Chiara Zocchetti

Durante la legislatura che si sta per chiudere il PPD ha perso la poltrona di sindaco, che dopo Carlo Croci, è andata al PLR Samuele Cavadini. Salvo sorprese, il ruolo di capo dell’Esecutivo oggi non pare in discussione. Le sorti del PPD sono invece la grande incognita: il partito si presenta al voto puntando al rinnovo dei tre seggi, ma senza nessun municipale eletto (Paolo Danielli era subentrato a Croci, Francesca Luisoni a Piermaria Calderari, Manuel Aostalli a Marco Romano). La riconferma dei tre seggi è tutt’altro che scontata e oggi tutto potrebbe accadere. A quella poltrona mirano infatti in tanti: dal gruppo Lega-UDC-UFD, a L’Alternativa, allo stesso PLR che vuole fare la tripletta.

Municipio di Lugano. ©CdT/Gabriele Putzu
Municipio di Lugano. ©CdT/Gabriele Putzu

A Lugano le certezze sono poche. Lega e UDC puntano a mantenere maggioranza e Marco Borradori alla guida del Municipio. Gli equilibri sembrano anche permetterlo. Il PLR saluta il vicesindaco Bertini e lascia una poltrona libera, che il partito comunque mira ad occupare per un altra legislatura. Per il PPD, dopo l’uscita di scena di Angelo Jelmini, le polemiche dello scorso anno sull’esclusione di Sara Beretta Piccoli e la candidatura di Nadia Ghisolfi, la grande novità è il nome dell’ex senatore Filippo Lombardi. Il partito comunque ha come obiettivo di mantenere il proprio seggio. Punta invece al raddoppio (a scapito di chi, resta da vedere) l’alleanza PS-Verdi-PC. Una possibilità, questa, che era sostenuta prima dell’annullamento dell’appuntamento elettorale dello scorso anno, dall’onda verde manifestata in occasione delle elezioni federali, ma che ora, complice la pandemia, sembra meno affievolirsi un po’. La Sinistra rischia inoltre di pagare il fatto di pagare la mancanza di unità con altri movimenti: MPS, Sinistra Alternativa (FA-POP). Tra le liste di candidati che ambiscono a conquistare un seggio nell’Esecutivo, poi, non si dimentichino Più Donne e Ticino&Lavoro.

Municipio di Locarno. ©CdT/Chiara Zocchetti
Municipio di Locarno. ©CdT/Chiara Zocchetti

Locarno oggi intende probabilmente lasciare la maggioranza al PLR e riconfermare Alain Scherrer a capo dell’Esecutivo. L’incognita nel partitone è solo chi occuperà il terzo seggio tra l’uscente Merlini o Nicola Pini. In bilico c’è invece il secondo del PPD, che saluta l’attuale vicesindaco Paolo Caroni. La Sinistra Unita segue la via del rinnovamento: dal nome ai candidati in lista. Non figura infatti Bruno Cereghetti, che era invece in corsa lo scorso anno. Punta poi apertamente al raddoppio il gruppo Lega-UDC-Indipendenti, che schiera l’uscente Bruno Buzzini e il consigliere comunale Bruno Baeriswyl. Novità di quest’anno potrebbe essere la conquista di un posto nell’Esecutivo da parte dei Verdi, che schiera i due fondatori del movimento del Locarnese Francesca Machado-Zorrilla e Pierluigi Zanchi.

Municipio di Bellinzona. © CdT/Gabriele Putzu
Municipio di Bellinzona. © CdT/Gabriele Putzu

Nella capitale gli uscenti ancora in corsa sono quattro: il sindaco Mario Branda (US), Simone Gianini (PLR), Giorgio Soldini (PPD) e Mauro Minotti (Lega-UDC-Indipendenti.). Dei tre rappresentanti PLR in Municipio, due lasceranno le rispettive poltrone: il vicesindaco Andrea Bersani e Christian Paglia. Anche il socialista Roberto Malacrida ha deciso di non ripresentarsi. Si andrà quindi per forza di cose verso un rinnovo. Tra le novità all’appuntamento elettorale, vi è la lista Più Donne, con Maura Mossi Nembrini, che lo scorso anno era in corsa con il PLR. Verdi, MPS, ForumAlternativo e Partito operaio e popolare, nonché gli Indipendenti, corrono unitamente e, per la prima volta, scende in campo la lista civica «Liberi», capitanata dagli attuali consiglieri comunali indipendenti Giulio Deraita e Luigi Calanca.

In questo articolo: