Elisabeth Baume-Schneider è arrivata a Chiasso
La data – ad onor del vero particolarmente attesa – era fissata da tempo. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider è infine arrivata a Chiasso, oggi, lunedì 6 novembre, per un incontro con le autorità comunali (Balerna, Novazzano e Chiasso) e cantonali. Una visita che dà così seguito all’invito, formulato a gran voce dal Mendrisiotto (e non solo), di prendere coscienza della situazione relativa alla gestione dei migranti alla frontiera meridionale della Confederazione. Una frontiera che si appresta a vivere il momento più caldo – perlomeno in termini numerici – di affluenza da parte dei profughi. Come noto, da mesi si esorta la direttrice del Dipartimento federale di giustizia e polizia a vedere con i propri occhi le difficoltà che sta registrando il Distretto nell’accogliere un numero così elevato di persone.
I malumori nel Mendrisiotto, come spiegato da Lidia Travaini, Stefano Lippmann e Luca Faranda, sono principalmente dovuti ai comportamenti sulla pubblica via di quei migranti che trascorrono le ore fuori dal Centro bevendo e importunando i passanti, ma anche commettendo (più o meno piccoli) reati. In seguito a questa situazione più lettere (su tutte una da parte del consigliere di Stato Norman Gobbi e una della Deputazione ticinese alle Camere federali) hanno chiesto a Elisabeth Baume-Schneider misure rapide e incisive per limitare i disagi. La consigliera federale, già allora, aveva promesso che in autunno si sarebbe recata sul posto.
Casus belli, negli ultimi giorni, è stato il presunto abuso sessuale avvenuto su un treno che ha portato all’arresto di due cittadini algerini richiedenti l’asilo. Nella cittadina, recentemente, v’è stata anche la presa di posizione delle Commissioni di quartiere, le quali denunciano una situazione «che sta degenerando in modo assai preoccupante».