Emerge un secondo caso: sospesa una maestra d’asilo

Un altro caso scuote l’ambiente dell’insegnamento del Mendrisiotto. Venerdì scorso abbiamo raccontato di una maestra delle scuole elementari di Novazzano recentemente sospesa e al centro di un’inchiesta amministrativa. Ora apprendiamo che, nel Distretto, vi è un altro caso aperto.

Secondo a quanto abbiamo potuto appurare, nel corrente anno scolastico è stata rimossa temporaneamente dal suo incarico – dunque tecnicamente sospesa – un’insegnante della Scuola dell’infanzia dell’Istituto scolastico di Riva San Vitale. Più nel dettaglio, parliamo di una maestra che lavorava nella sezione distaccata di Brusino Arsizio. Un caso evidentemente delicato, anche e in considerazione del fatto che si tratta di una professione svolta a contatto con i bambini. Stando a nostre informazioni sotto la lente sarebbero finiti i metodi di insegnamento della docente, ritenuti non adeguati. Sotto la lente non soltanto dell’autorità di nomina – il Municipio di Riva San Vitale – che ha aperto un’inchiesta amministrativa; perché una segnalazione è stata inoltrata al Ministero pubblico. Un incarto risulta essere aperto e del caso se ne sta occupando la procuratrice pubblica Valentina Tuoni.

Da noi contattata, la Procura ci ha risposto che al momento non vengono rilasciate dichiarazioni. Il Municipio di Riva San Vitale, dal canto suo, ci conferma che «sta verificando la situazione» e conferma che «vi sono degli accertamenti in corso».

Durante la giornata di ieri abbiamo provato più volte a raggiungere l’avvocata che tutela gli interessi della docente sospesa, purtroppo invano.

Come anticipato, la scorsa settimana è stata sospesa una maestra delle elementari di Novazzano. A seguito di questa decisione, l’Istituto scolastico aveva unicamente comunicato un generico cambiamento di assetto della gestione della classe.

Il giorno successivo il Municipio, a complemento della prima comunicazione, si è rivolto nuovamente ai genitori. Un documento nel quale, tra l’altro, l’Esecutivo comprende «l’esigenza di voler essere maggiormente informati sulla vicenda» ma che, allo stesso tempo, confida «sulla vostra pazienza (dei genitori degli allievi, ndr), assicurandovi che verrà data la giusta chiarezza al momento opportuno».