Faido cercherà di acquistare la casa delle vincenziane

L’ex casa di riposo delle suore vincenziane di Faido sarà probabilmente acquistata dal Comune. Questa, almeno, è la volontà del Legislativo che lunedì sera, riunito esclusivamente per questa trattanda come richiesto esplicitamente da 17 consiglieri, ha approvato la mozione PPD-PLR che chiedeva appunto all’autorità locale di farsi avanti senza esitare per rilevare Casa San Vincenzo, abitazione oggi in disuso situata nei pressi della stazione FFS del paese. Nonostante avesse espresso un preavviso negativo alla stessa idea ritenendo che ci siano altre priorità (tra cui lo stabile ex Galvanica che potrà beneficiare di aiuti statali e il risanamento dello stabile Denner, senza contare che l’adattamento di casa San Vincenzo richiederebbe una spesa importante), il Municipio dovrà dunque intavolare delle trattative con l’associazione proprietaria e allestire un messaggio per procedere all’acquisto. Che dovrebbe costare 1,2 milioni di franchi più spese. C’è comunque un altro interessato, veniamo a sapere: si tratterebbe di un privato attivo nel sociale. Ma secondo quanto riferitoci, le suore intenderebbero dare la preferenza all’ente pubblico.
Molte idee sul tavolo
La destinazione futura del complesso, che comprende anche un fondo edificabile, non è al momento preciso. Vi sono varie ipotesi. Gli autori della mozione hanno indicato possibili trasformazioni in un asilo nido, un foyer casa-famiglia, un centro diurno. Ma esiste pure un progetto in ambito musicale, e si pensa anche all’utilizzo temporaneo come ostello, con interventi immediati e minimi, vista anche la carenza di posti letto in zona. Primo passo, comunque: l’acquisto. Il messaggio municipale potrebbe giungere già entro fine anno.
«Non è un rischio»
La mozione aveva incontrato anche il parere favorevole della Commissione speciale (relatore Patrizio Rosselli) secondo cui esiste il rischio di una vendita nel corto termine che pregiudichi altri potenziali interessanti progetti per Faido, motivo per cui occorre muoversi con urgenza. Ha inoltre ritenuto che «l’investimento non è da considerarsi a rischio», essendoci la potenzialità per una rivendita oltre che la possibilità di parcellare così da edificare 2-3 casette unifamiliari. Infine, sempre secondo la Commissione, «l’onere d’acquisto iniziale non andrebbe a pregiudicare le finanze comunali, essendo l’oggetto riqualificabile e versatile nell’insieme delle varie attività già oggi presenti sul territorio».
Un grande terreno R2
Casa San Vincenzo è stata edificata nel 1976 e poi utilizzata quale casa di riposo per le suore anziane «le figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli», attive nella regione. L’ampia villa si trova in Via Stazione 8, si estende su due piani per una volumetria di 4.000 metri cubi e per una superficie utile totale di 800 metri quadrati. Conta 26 camere per complessivi 34 posti letto; il terreno esterno è ampio (5.000 metri quadrati) e si trova in zona edificabile R2. Considerando l’età dello stabile, aveva sottolineato nel suo preavviso positivo la Commissione incaricata di analizzare la mozione, lo stato di conservazione è da ritenersi molto buono.