Fantasilandia torna a sorridere: riaprirà a Canobbio

Immaginate di dover badare ad un bambino piccolo – diciamo fra i due e i dieci anni – in un giorno di pioggia a Lugano. Premesso che piazzarlo per tutto il tempo davanti alla TV non sarebbe una grande idea, cosa fareste? Se non sapete cosa rispondere, non preoccupatevi: nella nostra regione ci sono davvero poche possibilità. Una era Fantasilandia, l’unico parco giochi al chiuso in Ticino. Diciamo «era» perché la struttura ha dovuto chiudere definitivamente la sua sede di Cadempino dopo essere stata messa in ginocchio dalle restrizioni contro la pandemia. La buona notizia per genitori, nonni o zii dubbiosi sul da farsi – così come per i bambini, ovviamente – è che Fantasilandia nei prossimi mesi riaprirà. I titolari, come ci fa sapere Carlotta Cooper, hanno trovato un nuovo spazio a Canobbio. Adesso è solo una questione di tempo.
Mesi difficili
Riavvolgiamo però il nastro. È il marzo del 2020 quando il centro è obbligato a sospendere la sua attività a causa del coronavirus. Lo stop dura fino a giugno, ma nei mesi successivi, già poco movimentati di per sé, i gestori devono fare i conti con altre limitazioni sanitarie che rendono molto più complicata l’attività e fanno crollare le entrate. Per esempio, Fantasilandia non può organizzare feste di compleanno con più di un certo numero di persone (il limite scende fino a 15, compreso lo staff: praticamente sono vietate). Pur dando fondo ai loro risparmi, i titolari non riescono più a pagare per l’intero l’affitto e il proprietario delle mura intima lo sfratto, tenendo i giochi come pegno. Sono momenti difficili. Nei mesi successivi il materiale del parco viene spostato in un magazzino e Fantasilandia cerca di ottenere gli aiuti pubblici previsti per gli ormai famosi casi di rigore, ma per una manciata di giorni l’azienda viene giudicata fuori dai parametri fissati dalla legge. I gestori tuttavia non si perdono d’animo e, credendo molto nel progetto, cercano un’altra sede. A confortarli ci sono i messaggi di sostegno delle famiglie a cui mancano i pomeriggi fra gonfiabili, scivoli, palline, pupazzi e giochi di ogni genere, come pure una raccolta di fondi lanciata sul sito progettiamo.ch: una piattaforma promossa dagli enti di sviluppo ticinesi. Quando si presenta l’opzione di Canobbio, la speranza si riaccende completamente.
Palla al Comune
«Abbiamo firmato il contratto e quasi terminato l’allestimento dei nuovi spazi, che in passato ospitavano un pastificio» racconta Carlotta Cooper. È stato necessario qualche lavoretto, ma la location è perfetta. «Saremo vicini alla scuola e all’asilo, su una strada a fondo cieco e molto tranquilla. Poco lontano ci sono comunque dei posteggi comunali. E il padrone di casa è una stella: davvero gentilissimo e contento di accoglierci come inquilini». Al momento è difficile stimare una data di apertura. «Serve una procedura edilizia per il cambio di destinazione dei locali, dobbiamo aspettare quella: speriamo che tutto vada per il meglio».
L’aiuto di tutti
Fantasilandia dunque riaprirà. Per poter offrire tutti i giochi e i servizi di prima e magari anche qualcosa in più, tuttavia, i gestori dovranno continuare con la raccolta di fondi. Per fare un esempio, ricostruire il bar costa attorno agli 8 mila franchi, mentre per riallestire la «sala laser» ne servono 2 mila. In ottica finanziaria, sono ancora aperte le discussioni con le autorità cantonali per cercare di ribaltare il «no» agli aiuti per i casi di rigore, facendo leva sul fatto che Fantasilandia, per le complicazioni legate allo sfratto, non ha potuto liberare i locali di Cadempino fino all’aprile del 2021, con tutte le spese del caso. «È un peccato perché nel 2019, il nostro primo anno di attività, il responso era stato fantastico – ricorda Cooper – poi è arrivata la pandemia...». Ora si può ripartire.