Confine

Fermato in dogana a Chiasso con due tamburi in pelle di varano

L'uomo, un cittadino senegalese che viaggiava a bordo di un bus, ha affermato che si trattava di un rettile selvatico che era stato cacciato e in seguito venduto
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Red. Online
06.09.2024 12:58

Un uomo, cittadino senegalese, è stato fermato in dogana a Chiasso con due tamburi in pelle di varano, una specie protetta dalla Convenzione CITES. Ne dà notizia l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, che spiega che il fermo è avvenuto durante il controllo di un bus che stava entrando in Svizzera al valico autostradale di Chiasso lo scorso 26 agosto. 

A bordo del torpedone, come anticipato, viaggiava un cittadino di nazionalità senegalese che trasportava, all’interno del suo zaino, due tamburi rivestiti in pelle e tre pezzi di pelle di rettile. L’uomo, che ha affermato di essere un musicista, ha anche asserito che si trattava di pelle di Bout (nome in senegalese). Gli agenti dell’UDSC hanno potuto appurare che si trattava di pelle di varano, più precisamente di un varanus exanthematicus. Il rettile rientra nella lista delle specie protette dalla Convenzione CITES per la salvaguardia degli animali in via di estinzione.

Il musicista era sprovvisto della relativa autorizzazione di trasporto. Inoltre, l’uomo ha affermato che il varano non era da allevamento, bensì selvatico e che era stato cacciato e in seguito venduto. La merce è stata sequestrata dagli agenti dell’UDSC e verrà consegnata all’Ufficio federale della sanità alimentare e di veterinaria (USAV).

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La Convenzione CITES

Molte specie di animali e piante selvatiche, spiega l'UDSC, rischiano di diminuire o sono minacciate di estinzione. Un gran numero di animali (ca. 3500 specie) e di piante (ca. 25 000 specie) soggiace a severe disposizioni in materia di importazione, esportazione e transito. La dogana sorveglia l'importazione, l'esportazione e il transito di animali e piante protetti, nonché di loro parti o prodotti, secondo le disposizioni della conservazione delle specie (CITES Fauna e CITES Flora) sia per gli invii commerciali sia per il traffico turistico. Se l'importazione o l'esportazione di animali e piante protetti avviene illegalmente, ovvero senza i documenti necessari (certificati CITES), la dogana, il posto di controllo CITES o l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) possono sequestrare la merce come pegno doganale.