Chiasso

Fermo muscoloso, agente licenziato

Il Comune di Chiasso ha sciolto il rapporto di lavoro con l'ex agente che, la notte del 26 gennaio 2023, ha colpito un uomo «ammanettato e inoffensivo»
©Alessandro Crinari
Stefano Lippmann
05.02.2025 11:51

Rapporto di lavoro interrotto. L'agente condannato lo scorso dicembre per quello che è balzato agli onori della cronaca con l'appellativo di «fermo muscoloso» – andato in scena la notte del 26 gennaio 2023 – non rientrerà più tra i ranghi della Polizia Comunale di Chiasso. Da noi contattato il capodiscatero Sicurezza pubblica Luca Bacciarini ci conferma che negli scorsi giorni è stato sciolto il rapporto di lavoro.  Al tempo dei fatti ventiseienne, l'ex agente – davanti alla Corte delle assise correzionali – ha infatti ammesso le sue colpe ed è apparso pentito di quello che ha fatto. Quella notte è successo tutto in trentun secondi. Di fronte al poliziotto, sul piazzale di via della Passeggiata, c’era un richiedente l’asilo di origini nordafricane «ammanettato e inoffensivo», per citare l’atto d’accusa del procuratore generale Andrea Pagani. Le cose però sono precipitate e l’agente è andato oltre colpendo l’uomo, nell’ordine, «con un ceffone a mano destra aperta», «uno schiaffo a mano sinistra aperta», «con tre pugni in rapida sequenza indirizzati alle porzioni anteriori del tronco» e in seguito, dopo che il migrante si era accasciato a terra, «con due calci al fianco sinistro e al dorso», afferrandolo poi «per il giubbotto e le spalle», trascinandolo sull’asfalto all’indietro e «sferrando infine una ginocchiata al braccio» per bloccarlo a terra. Ripensando a cosa è scattato nella sua mente, l’imputato, in aula, aveva raccontato di una nottata difficile, «con un carico di lavoro e di stress importante: è stato quello il motore».  

L'uomo è di conseguenza stato condannato – per i reati di abuso d'autorità e vie di fatto – a dodici mesi sospesi con la condizionale al termine di un processo svoltosi con la formula del rito abbreviato.