Fiduciari abusivi (di nuovo) nei guai

Evidentemente, non hanno perso il vizio. Parliamo dei due titolari di uno studio fiduciario di Lugano – un uomo e una donna – sotto inchiesta da mercoledì per esercizio abusivo della professione. Come reso noto dal Ministero pubblico, dalla Polizia cantonale e dall'Autorità di vigilanza sull'esercizio delle professioni di fiduciario, la società abusiva con sede nel Luganese è stata nel frattempo chiusa. In base alle risultanze e alle verifiche effettuate è infatti emerso che i titolari hanno continuato a svolgere l'attività in assenza delle necessarie autorizzazioni e nonostante una precedente condanna, risalente al 2021, proprio per esercizio abusivo della professione. Nel contesto delle verifiche e delle perquisizioni, è stata sequestrata diversa documentazione che sarà ora oggetto di ulteriori approfondimenti. L'inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Daniele Galliano.
«Ottima collaborazione»
«È stato un ottimo esempio di collaborazione tra chi si occupa dei controlli e la Magistratura», rimarca il presidente del Consiglio di vigilanza, Marco Bertoli. Oltre ai controlli dello stesso organi di vigilanza, sono importante anche le segnalazioni, che di norma arrivano dai fiduciari in regola. «Il cliente raramente può rendersi conto di operare con società abusive». Affidarsi a queste società, conclude Bertoli, è pericoloso: «Se un fiduciario in regola sbaglia è coperto dalla polizza RC che npi richiediamo. L’abusivo non ce l’ha».
I precedenti giudiziari di lei
La donna è già rimasta invischiata in guai giudiziari in passato. Nel 2018 era stata prosciolta dall’accusa di aver riciclato denaro per una famiglia di pregiudicati italiani, mentre a inizio secolo aveva commesso malversazioni per oltre dieci milioni ai danni di una banca luganese, sobillata dall’uomo di cui si era innamorata.