Film di montagna dall’Eiger alla Tasmania

LUGANO - «Forse lassù è meglio». È il titolo di un libro che verrà presentato al Festival dei Festival, la rassegna del cinema di montagna diretta da Marco Grandi in programma da domani al 7 settembre. Che forse lassù sia meglio lo pensano tanti amanti delle cime quando le guardano o le sognano dal basso. Meglio per il corpo, per lo spirito, per gli occhi, per il fatto che le bassezze umane lassù non riescono ad arrivare mai, o quasi mai. Poi però c’è la voglia di scendere, di tornare per condividere le gioie della salita e cominciare a desiderarne un’altra. Se questa spinta viene a mancare, i film del Festival sono un ottimo propellente. La 26. edizione si aprirà domani alle 20.30 nella sala del Municipio di Cademario con la proiezione di Jurek, dedicato all’alpinista polacco Jerzy Kukuczka. Lunedì 2 settembre, sempre alle 20.30, la rassegna si trasferirà in piazza Cioccaro a Lugano (o in caso di pioggia nell’aula magna della SUPSI a Trevano) con Bonington Mountaineer, che racconta la prima salita britannica sulla parete nord dell’Eiger. Martedì 3 settembre, stessa ora e stesso posto, sarà la volta di Manaslu - Berg der Seelen, che tratta il ritorno di Hans Kammerlander sulla cima dove persero la vita due dei suoi migliori amici. Ci sarà spazio anche per l’arte. Mercoledì 4 settembre alle 18.30, a Trevano, verranno inaugurate le esposizioni «Sfogliando le montagne», con gli acquarelli di Fausto Sassi, e «montART», con i dipinti della ARTcolor academy, mentre dalle 20.30 verranno proposti due filmati: Peter Habeler - Ich will die Welt von oben sehen, dedicato alla persona più anziana mai salita sull’Eiger, e The ascent of Everest, che ripercorre la prima ascensione in assoluto sul tetto del mondo. Giovedì 5 settembre dalle 18.30, sempre alla SUPSI, verranno assegnati il premio TeleTicino (videoamatori) e il World Mountain Film Price. In più sono in programma la visione di Mont Auguille mon amour, che parla di una «meraviglia di calcare che domina la valle del Trièves», e un incontro con l’alpinista Eleonora «Lola» Delvevo. Venerdì 6 settembre alle 18.30, ancora a Trevano, saranno protagonisti il libro Forse lassù è meglio di Roberto Mantovani e i film Queen without land (dedicato a una famiglia di orsi polari) e Parasol peak (sette musicisti impegnati in una spedizione sulle Alpi). A chiudere il Festival, sabato 7 settembre alle 18.30, alla SUPSI, la proiezione di The Lorax project (sui lanci in base jump dalla vetta del Cap Frenchman, in Tasmania) e di Viacruxis (sulla convivenza fra due alpinisti), la consegna del Memorial Luca Sganzini e un concerto del gruppo Cantiamo Sottovoce. Condurrà la serata Bigio Biaggi.