Firme per i gestori del San Domenico e Città a un bivio: rinnovo o concorso?

«Rinnovate la concessione all’attuale gerenza del Lido San Domenico». Ha già raggiunto e superato le duemila firme, la petizione online lanciata su change.org e indirizzata alla Città di Lugano. Il motivo? C’è il timore che a fine anno Palazzo civico decida di aprire un concorso per riassegnare il locale sul sentiero di Gandria, invece di rinnovare tacitamente il mandato a Sarah e Nick Hofmann. Lo prevede il loro contratto: se ambedue le parti sono d’accordo, la collaborazione può continuare. «Sotto la gestione di Sarah e Nick – si legge nella petizione – il Lido San Domenico è diventato un punto di riferimento dell’estate luganese. Temiamo che la Città, invece di metter mano a situazioni che non funzionano, finisca per porre fine a un’esperienza di grande successo e apprezzata da un pubblico vasto e vario, e che qualche attore della gastronomia luganese abbia messo gli occhi su questo luogo meraviglioso e voglia stravolgerne le caratteristiche», trasformandolo in uno dei «troppi esercizi pubblici senz’anima».
Quelle lamentele due anni fa
La domanda, sullo sfondo, resta: perché non rinnovare tacitamente l’accordo? Ci sono stati contrasti tra i gestori e la Città? A questo proposito, al CdT risulta unicamente che nel settembre 2022 alcuni vicini abbiamo puntato il dito contro la gerenza del Lido, colpevole, a loro dire, di non rispettare gli orari di chiusura e di permettere schiamazzi e musica ad alto volume fino a tarda ora. A suo tempo la polizia era stata allertata più volte, e in 3 occasioni aveva inflitto al locale una multa per infrazione all’Ordinanza municipale sugli esercizi della ristorazione, oltre a 85 contravvenzioni per divieto di sosta lungo via Cortivo. Rispondendo alla lettera di un residente, la Comunale aveva confermato di voler incontrare i gestori «per meglio regolare le modalità di svolgimento di serate musicali ed eventi» per «favorire una sana convivenza tra l’attività e il vicinato». Che queste lamentele abbiano spinto il Municipio a mettere in dubbio il rinnovo?
Quasi un obbligo?
Da noi contattato, il municipale responsabile delle strutture balneari Roberto Badaracco ritiene che il problema dei rumori, in quest’ultimo anno, sia rientrato. La riflessione comunque tocca altri aspetti. «Dovremo fare un approfondimento sul tipo di attività che vogliamo là: per funzionare non basta il bagno pubblico, ci vuole di più: ristorazione, ambiente e movimento, perché il Lido è un vero gioiello. Personalmente – aggiunge il vicesindaco – apprezzo tanto il lavoro fatto dai gestori attuali: sono molto bravi, danno valore aggiunto e attirano una clientela un po’ alternativa che ama moltissimo quel posto, diventato prezioso anche per i gruppi che fanno musica indipendente ma di qualità. Senza dimenticare che, con i gestori attuali, le entrate al Lido sono cresciute». Badaracco ammette però che il luogo, nel tempo, sia «diventato appetibile», e che per l’ente pubblico sia «quasi un dovere fare un concorso, forse non subito ma più in là». Un’altra questione è legata al rispetto della nuova Legge sugli esercizi alberghieri, a cui il San Domenico dovrebbe adeguarsi. Così come la Città, che dovrebbe effettuare degli interventi sulla struttura. Resta da capire chi ne riceverà le chiavi.