Fondi raddoppiati nel 2020 per La Filanda

«Il Mendrisiotto merita di essere considerato come le altre regioni del Ticino, anche come riconoscimento dei grandi sforzi – in risorse umane e investimenti – compiuti dal Comune di Mendrisio e dalla sua popolazione per vitalizzare in modo tanto virtuoso la biblioteca cantonale». Era con queste parole che lo scorso marzo i deputati della regione Maurizio Agustoni, Giorgio Fonio e Luca Pagani (PPD) avevano chiesto lumi al Consiglio di Stato in merito alla distribuzione dei contributi cantonali alle quattro principali biblioteche ticinesi (tra cui quella del centro culturale La Filanda). E il loro appello sembra essere stato ascoltato.
Ma andiamo con ordine. La loro volontà era di porre l’accento - e auspicabilmente rimedio - a una situazione che definivano «umiliante per Mendrisio e per il Mendrisiotto»: la biblioteca del capoluogo beneficia infatti di aiuti inferiori rispetto alle «sorelle» di Bellinzona, Locarno e Lugano.
La Filanda «in serie B»?
Nel testo dello scorso marzo dal titolo «Cantone e cultura: Mendrisiotto in serie B?» i tre granconsiglieri avevano lasciato che fossero le cifre contenute nel Preventivo 2019 del Cantone a parlare. Per la biblioteca cantonale di Bellinzona il Cantone metteva a disposizione oltre 1,3 milioni di franchi per il personale e 110.300 franchi per l’acquisto di libri, riviste e documentazione. Per quella di Locarno quasi 800.000 franchi per il personale e poco più di 100.000 per il materiale. Per Lugano 1,4 milioni per il personale e 148.700 per libri e riviste e per Mendrisio 172.000 per il personale e 31.700 per il materiale. «Il confronto è palesemente impietoso», sottolineavano i tre.
Le cifre contenute nel Preventivo 2020 indicano tuttavia che la biblioteca cantonale di Mendrisio sta tentando l’ascesa nella metaforica serie A delle biblioteche. Come promesso dal Consiglio di Stato quando era stato discusso il Consuntivo 2018, momento in cui il problema era stato sollevato nell’ambito delle sedute di Gran Consiglio, gli importi a disposizione di Mendrisio nel 2020 sono stati modificati al rialzo, e il gap nei confronti delle altre biblioteche è leggermente meno ampio. Le spese garantite dal Cantone nel 2020 per il personale della biblioteca cantonale di Mendrisio sono stimate in 217.400 franchi (in aumento di 44.500 franchi rispetto al 2019) e quelle per libri, riviste e documentazione sono in ascesa da 31.700 a 50.000 franchi. Si tratta degli aumenti più sensibili tra le biblioteche dei 4 poli. I contributi per libri, riviste e documentazione nelle altre tre sedi sono in particolare restati quasi invariati.

Per Maurizio Augustoni quasi aumenti sono di buon auspicio: «Il contributo per l’acquisto di pubblicazioni è quasi raddoppiato. È un primo passo - commenta - e la speranza è che sia solo il primo. L’auspicio è che i contributi continuino ad aumentare e che progressivamente la biblioteca cantonale di Mendrisio possa raggiungere almeno il livello di quella di Locarno, anche alla luce dell’enorme successo de La Filanda. Trovo però importante anche mantenere il modello unico e interessante dei filanderi e del volontariato».
I motivi della disparità
Il motivo per cui la biblioteca di Mendrisio riceve un contributo minore rispetto alle altre strutture cantonali è chiarito nella risposta del Consiglio di Stato ad Agustoni, Fonio e Pagani. «A differenza di quanto accade nelle altre biblioteche cantonali, che hanno fondi speciali, centri di documentazione, archivi, fondi antichi, veri e propri centri di ricerca - si legge nel testo -, la biblioteca cantonale di Mendrisio sviluppa i settori della narrativa e della saggistica divulgativa, finanziariamente meno onerosi (in quanto concretizzati da materiale librario a larga diffusione e a prezzi più contenuti), collaborando intensamente con il Comune per quanto concerne le attività culturali».
Preannunciando un aumento del contributo per il 2020, il Governo nella risposta sottolinea inoltre che a Mendrisio «a partire almeno dal 2013, le uscite dal conto le l’acquisto di libri hanno puntualmente registrato un sorpasso di preventivo» e che per paragonare gli importi messi a disposizione nei quattro poli, occorre «tenere conto anche dei crediti attribuiti al centro costi del liceo», dove è presente una seconda biblioteca.