«Fornire una formazione al passo coi tempi»

Dal mese di giugno, il Centro di Studi Bancari ha cambiato nome ed è diventato Fondazione Centro Studi Villa Negroni (CSVN). L’istituto era stato creato nel 1990 dall’Associazione Bancaria Ticinese e nel 2009 è diventato la Fondazione Centro di Studi Bancari. Si è sviluppato come centro di competenze per la formazione, la ricerca e i servizi in ambito bancario, finanziario, assicurativo e fiduciario. Come ci spiega la direttrice Tamara Erez, il cambio di nome vuole indicare il carattere multisettoriale della sua offerta formativa.
Tamara Erez, come mai avete deciso di cambiare il nome dell’istituto?
«Il Centro Studi Villa Negroni (CSVN) è attivo da 30 anni nella formazione continua orientata alle esigenze della piazza finanziaria ticinese. Dapprima, il Centro Studi si è principalmente rivolto alle banche. Nel corso degli anni ha esteso la propria programmazione al settore assicurativo e a quello dei servizi fiduciari. Oggi il Centro Studi offre formazioni che tengono conto degli intrecci esistenti tra i settori menzionati e le diverse professioni, avendo un occhio di riguardo per le problematiche interdisciplinari e con caratteristiche extraterritoriali. Il cambiamento di denominazione vuole dunque esplicitare l’esistenza di un luogo (Villa Negroni) che aggrega, in termini formativi, i diversi settori professionali di riferimento».
Lei un anno fa ha assunto il timone dell’istituto: quali sono state le sfide affrontate finora?
« Vi sono progetti di tipo strutturale e organizzativo e progetti che riguardano l’attività formativa. A livello strutturale e organizzativo, oggi occorre ripensare in termini di efficienza ed efficacia la struttura e l’organizzazione del Centro Studi, per mantenere la sua autosufficienza finanziaria e tenere conto in particolare dei ritmi del nostro mercato di riferimento. Poi sono in atto cambiamenti di paradigma importanti, che richiedono risposte immediate in termini formativi. Per questo affiniamo l’esistente proponendolo in modalità di erogazione innovative (webinar, blended learning, piattaforme interattive ecc.). Le tematiche vengono inoltre declinate in maniera interdisciplinare mediante il coinvolgimento di professionisti ed esperti dal mondo bancario, finanziario, fiduciario e aziendale».
Negli ultimi anni lo sviluppo del Centro ha risentito del ridimensionamento della piazza finanziaria?
«Il Centro Studi ha fin dalla sua costituzione curato la prossimità con il proprio mercato di riferimento, dunque ne ha anche vissuto direttamente i cambiamenti in atto. Questi cambiamenti hanno però anche evidenziato che, ad esempio, la specializzazione nella gestione patrimoniale è un punto di forza del settore finanziario ticinese. È chiaro che il contesto economico e legislativo attuale comportano per la nostra piazza dei rischi da fronteggiare. Le strutture esistenti sono da rivalutare per garantirne l’efficienza e la sostenibilità sul lungo periodo. È in atto un processo di consolidamento che risponde in parte a questi problemi. D’altra parte, la consapevolezza da parte degli operatori riguardo al cambiamento di paradigma che si impone per reggere alle condizioni quadro, spinge a ricercare un continuo miglioramento del grado di professionalità, della qualità di prodotti e delle consulenze. Il settore finanziario ticinese deve anche trovare risposte per favorire la propria crescita, sicuramente legata all’accesso ai mercati dell’Unione Europea. Il nostro cantone ha anche sviluppato negli anni attività di commercio di materie prime. Grazie a un’offerta formativa diversificata e a una politica fiscale interessante il Ticino può essere attrattivo sia per i professionisti specializzati che per le aziende ad alto valore aggiunto. L’afflusso di nuovi capitali e il rientro di cervelli potrebbero dare nuova linfa anche al settore finanziario, chiamato a promuovere una collaborazione ancora più stretta con le autorità, gli istituti semipubblici e altre realtà aziendali presenti sulla piazza».

Che obiettivi di crescita ci sono per il medio termine?
« Il Centro Studi Villa Negroni ha un obiettivo più che di crescita di sviluppo e consolidamento. Vanta una lunga esperienza di sviluppo nella formazione continua per professionisti, che hanno oggi più che mai bisogno di qualificarsi nelle competenze tecniche, personali e metodologiche. Rappresentative al riguardo sono le competenze sviluppate negli ambiti del wealth-, del risk- e del compliance management, nella fiscalità oltre che nell’ambito della comunicazione e del project management. Promuoviamo la cultura aziendale e della formazione sviluppando anche progetti su misura per le aziende che ricalcano i cambiamenti in atto. Abbiamo inoltre previsto ulteriori collaborazioni con le Scuole universitarie in Ticino e fuori Ticino, diverse certificazioni professionali federali e delle certificazioni ISO in ambito organizzativo e metodologico riconosciute anche all’estero. Mobilità, flessibilità e rapidità sono alcune delle qualità che i nostri utenti richiedono al nostro Centro, per cui sviluppiamo anche formazioni fruibili a distanza curando maggiormente la nostra presenza sul web per facilitare la comunicazione digitale. L’obiettivo è quello di consolidare relazioni storiche e favorire anche l’esportazione delle nostre competenze a livello geografico».
Guardando alle trasformazioni in atto nel settore bancario quali sono i temi formativi su cui pensate sia importante concentrarsi?
«La conformità fiscale da parte dei clienti, gli sviluppi politici ed economici avvenuti sui principali mercati esteri di riferimento, il deflusso di patrimoni e la contrazione del settore, le delocalizzazioni di attività e servizi, l’innovazione tecnologica, l’automatizzazione di alcuni servizi, l’importante produzione legislativa, i movimenti migratori, sono solo alcune tematiche che hanno un impatto diretto o indiretto sulle attività di questo settore. Personalmente credo che al pari delle difficoltà che sono spesso evocate, è possibile scorgere anche opportunità. Nel nostro ambito, vanno colte attraverso l’offerta di percorsi formativi che favoriscono la riflessione e promuovano una visione olistica. Constato con piacere che le imprese ripensano i tradizionali modelli operativi e, con lungimiranza, dotano il personale delle competenze richieste per rispondere concretamente alle nuove sfide. Noi offriamo corsi sulle competenze tecniche, come pure corsi che sviluppano competenze trasversali, quali quelle personali, sociali e metodologiche. Alcune tematiche attuali che accomunano i vari settori, sono quelle della diffusione del digitale e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, come pure quella dei rischi operativi trasversali a tutte le attività. Un’ulteriore esigenza è quella di familiarizzare i diversi settori di attività con il lessico professionale di altri settori di attività, per favorire una migliore comprensione reciproca che si traduca in nuove opportunità di business».
Qual è il target di partecipanti sui cui puntate per il futuro?
«Il nostro mercato di riferimento è quello bancario, assicurativo e fiduciario. Anche le PMI e le numerose fondazioni attive sul nostro mercato sono interessate da questi settori. Il Centro promuove una rete di competenze e di collaborazioni che possono favorire tutto il tessuto economico del nostro Cantone».
Ci saranno più collaborazioni a livello nazionale e internazionale?
«In effetti il Consiglio di Fondazione del Centro Studi ha formulato degli assi e obiettivi strategici per i prossimi anni, che contemplano il consolidamento delle attività formative sul nostro territorio e il riconoscimento delle stesse a livello nazionale. A tale scopo stiamo valutando lo sviluppo di ulteriori collaborazioni con le scuole universitarie o altri Centri di competenza per integrare le nostre attività. Recentemente siamo stati avvicinati da diversi istituti formativi esteri attivi in Italia, a Londra e a Singapore per esplorare possibilità di collaborazioni e favorire uno scambio di riflessioni sui maggiori trend in atto nel nostro settore di riferimento. Questi contatti portano aria fresca dalle nostre parti e aprono nuovi orizzonti per molti professionisti».