Frontalieri: l'accordo fiscale è entrato in vigore

L'accordo fiscale fra Berna e Roma e sull'imposizione dei lavoratori frontalieri è ufficialmente entrato in vigore ieri, 1. luglio. Il testo è stato pubblicato due giorni fa sulla Gazzetta ufficiale.
Per gli attuali lavoratori frontalieri, lo ricordiamo, non cambierà nulla: l'accordo consente a chi oggi è un lavoratore frontaliere di mantenere l'attuale regime fiscale fino al raggiungimento della pensione. Per i lavoratori assunti da ieri, invece, è prevista una tassazione (a partire da gennaio 2024) dell'80% dell'imponibile in Svizzera che verrà portata in detrazione in Italia. Dopo l'applicazione della franchigia si pagheranno le imposte in Italia con le aliquote vigenti.
È ancora caos, invece, sulla questione telelavoro. Da parte italiana è stato annunciato due giorni fa il rinnovo dell'intesa fino alla fine dell'anno, ma dal punto di vista svizzero l'accordo — formalmente — non è ancora stato trovato. Vista la confusione, la Camera di Commercio ticinese (Cc-Ti) e l’Associazione industrie ticinesi (AITI) hanno tenuto a informare prontamente le aziende: «È verosimile che nei prossimi giorni Italia e Svizzera firmino un nuovo accordo amichevole, ad oggi non vi è alcun accordo in vigore da prorogare. Per questo il consiglio agli associati è dunque di rinunciare a tale strumento (telelavoro, ndr) e di attendere un’eventuale base legale futura che lo permetta senza spiacevoli conseguenze fiscali per i dipendenti e, a determinate condizioni, anche per le aziende».