Funicolare del Ritom, attrazione da cent’anni

La spettacolare funicolare del Ritom compie 100 anni. Riaperta al pubblico lo scorso 22 maggio, con l’arrivo del caldo e delle belle giornate sta già portando in vetta numerosi escursionisti e turisti, in attesa appunto di raggiungere tra pochi giorni il secolo di vita come trasporto turistico. L’impianto, che è già un’attrazione in se grazie alla pendenza massima dell’87,8% che ne fa una delle più ripide al mondo, venne costruito nel 1917 per servire il cantiere di costruzione della diga e della condotta forzata per gli impianti di produzione di energia elettrica delle FFS, che rimane intanto in servizio in attesa del nuovo impianto in costruzione, un’altra opera che segnerà la storia della regione. Il tutto avvenne in un contesto di grandi mutazioni dettate sia dall’apertura della galleria ferroviaria del San Gottardo che dal successivo sviluppo del turismo, si pensi in particolare alla costruzione di alberghi e case secondarie spesso occupate da ricche famiglie del Nord Italia che avevano scelto questi luoghi per la loro villeggiatura.
Nel 1919, quindi, ecco l’intuizione vincente: il Comune di Quinto, con l’appoggio del Cantone, chiese che questo mezzo di trasporto potesse funzionare anche come servizio pubblico, con lo scopo principale di collegare in modo costante le frazioni di montagna a quelle di valle. In quell’occasione si pensò di aprire al turismo l’intera regione del Ritom, sino ad allora non ancora molto conosciuta come oggi. Grazie a quell’importante investimento reso possibile dalla collaborazione delle FFS, il 1. luglio 1921 iniziarono le corse regolari, che proseguono oggi valorizzando l’intera regione. Ecco dunque lo scoccare del secolo di vita.
La chiusura sventata
L’intenzione del Consiglio di amministrazione della Funicolare Ritom SA sarebbe stata quella di celebrare degnamente l’importante traguardo ma purtroppo a causa della pandemia e delle relative restrizioni i festeggiamenti sono stati rimandati al 2022. Intanto però, almeno simbolicamente, il centenario viene implicitamente sottolineato dal buon afflusso di turisti. La storia dell’impianto è stata però anche talvolta in salita pure dal punto di vista metaforico, con le difficoltà finanziarie che un’attività del genere può incontrare. Per evitare una possibile chiusura dell’impianto dopo che nel 1999 le FFS decisero di cessare definitivamente il servizio pubblico, il Comune decise di gestire direttamente la funicolare e a partire dal 2003 la stessa è amministrata dalla società Funicolare Ritom SA, oggi presieduta da Renato Guscetti. Gli azionisti sono ovviamente lo stesso Comune di Quinto oltre al Patriziato generale di Quinto e ad altri Patriziati e Vicinati locali, la SAT Ritom, SAC/UTO Zurigo, la Corporazione dei Boggesi di Piora, il Centro di Biologia Alpina e la Pro Cadagno. Fu quella un’ulteriore intuizione vincente.
Il futuro investimento
Come detto le pendenze della funicolare sono quasi proibitive, rendendola una delle più ripide al mondo tra quelle aperte al servizio pubblico. Su un percorso di 1.369 metri supera un dislivello di 786 metri, raggiungendo in poco tempo la stazione superiore di Piora a quota 1.793 metri sul livello del mare. La capacità di trasporto è di 100 persone all’ora per ogni direzione. Grazie alla sua importanza a livello regionale, dal 2011 la Funicolare del Ritom è intanto stata inserita nell’Inventario svizzero degli impianti a fune, che contempla i più importanti impianti considerati monumenti di natura tecnica e quindi patrimonio del territorio elvetico. Quella storia ora prosegue, e il centenario è anche l’occasione per riflettere sul futuro dell’impianto. In cammino c’è infatti un progetto da 6 milioni per l’ammodernamento del sistema.
Tante proposte e un evento
La funicolare del Ritom conduce nella incantevole regione dei laghi alpini della Val Piora. Durante i 12 minuti di ascesa i viaggiatori possono ammirare tutto il fondovalle, l’alta Leventina quasi nel suo complesso e le montagne che la sovrastano. Condizioni meteo e del terreno permettendo, le possibilità in altura sono numerose, dalle escursioni a piedi e in mountain bike lungo collegamenti che portano anche in valle di Blenio al sentiero didattico intorno al lago di Piora, passando per le soste alla Capanna Cadagno (rifugio alpino situato a quota 2.000 metri di altitudine) alla pesca praticabile nell’omonimo lago.
Tra gli eventi, spicca la Starways to Heaven, definita la gara di corsa vertical più dura d’Europa. In programma quest’anno il 16 ottobre, consiste nel correre lungo i 4.261 gradini che seguono le rotaie della funicolare, con una pendenza media del 61% e massima, come abbiamo visto, di quasi il 90%, su un percorso di 1,3 chilometri per 790 metri di dislivello. Una bella vetrina di carattere internazionale che con il centenario assume un sapore particolare.


