Funzioni religiose, ecco il piano di protezione
Dopo la decisione del Consiglio federale di permettere la ripresa delle funzioni religiose dal 28 maggio, la Diocesi di Lugano ha promulgato un piano di protezione volto a stabilire delle direttive destinate ai responsabili delle Comunità parrocchiali (Consigli parrocchiali e Parroci o Amministratori parrocchiali, Rettori) e degli edifici di culto, chiese e oratori parrocchiali e non parrocchiali nel territorio della Diocesi di Lugano.
A livello generale, si legge nel documento, «sino a nuovo avviso, tutti i fedeli continuano a essere dispensati dall’obbligo di soddisfare al precetto festivo». Dopo la ripresa delle funzioni religiose pubbliche, «rimane fortemente sconsigliato alle persone facenti parte dei gruppi a rischio definiti dall’Ufficio federale della sanità pubblica di partecipare alle celebrazioni liturgiche festive». In questi casi, «si favorisca la partecipazione alle celebrazioni feriali (meno frequentate) o alle celebrazioni trasmesse alla tv o alla radio o tramite gli altri mezzi di comunicazione come la modalità streaming». Tutti coloro che presentano sintomi influenzali «non accedano alle chiese, né per le celebrazioni né in altri momenti». Dopo la ripresa delle funzioni religiose pubbliche, «i presbiteri nella fascia di età a rischio potranno presiedere pubblicamente le celebrazioni», chi avverte sintomi influenzali è dispensato dai suoi doveri e deve rimanere a casa.
Piano di protezione per i funerali
Per i decessi non legati alla COVID-19:
- Sono permessi i funerali in chiesa con la celebrazione dell’Eucaristia. È consentita la partecipazione alla cerchia familiare e degli amici più stretti. Il numero massimo di partecipanti è limitato dalla scelta del luogo (in base alla capienza stabilita). I responsabili dei luoghi di culto in cui si svolge la celebrazione segnalano alla famiglia la capienza massima consentita, affinché possano essere rispettate le regole di igiene e di distanziamento. Il numero può essere calcolato, per esempio, sulla base di 4 m2 per persona (i nuclei familiari non siano separati). In chiesa potrà comunque entrare un numero massimo di persone corrispondente a un terzo della normale capienza totale.
- Le veglie funebri e la preghiera del Rosario con convocazione pubblica nella casa del defunto o nelle camere mortuarie sono permesse a condizione che vengano rispettate le norme igieniche e di distanziamento.
Per i decessi legati alla COVID-19 fanno invece stato le direttive del Medico cantonale in materia.
Celebrazioni con i fedeli
- Prima della celebrazione, le superfici e tutti i punti di contatto (oggetti, banchi, porte, ...) devono essere puliti e igienizzati con appositi prodotti ad azione antisettica. Si assicuri un costante ricambio dell’aria. Per il mobilio pregiato, si abbia cura di utilizzare prodotti adeguati.
- Le acquasantiere rimangono vuote.
- All’esterno e all’interno della chiesa, in punti ben visibili, vanno affissi i cartelli con le norme relative al distanziamento e all’igiene emanate dall’Ufficio federale della sanità pubblica, così come il Piano di protezione.
- Tutte le porte devono poter essere aperte in ogni momento, sia dall’interno, sia dall’esterno, in caso d’emergenza.
- Una persona designata dalla Parrocchia vigili a che l’accesso individuale avvenga in modo adeguato e non si verifichino assembramenti sui sagrati.
- L’accesso all’edificio di culto deve avvenire in modo regolato, garantendo il distanziamento necessario. Dove possibile si utilizzino ingressi solo per l’entrata e altri solo per l’uscita.
- All’entrata della chiesa i fedeli sono tenuti a pulire le mani con un prodotto igienizzante. I Consigli parrocchiali mettono a diposizione gli appositi distributori e il disinfettante.
- L’accesso è limitato a un numero massimo di fedeli corrispondente a un terzo della normale capacità del luogo. In ogni caso, all’interno della chiesa, ogni persona deve poter disporre almeno 4 m2 di spazio. Attraverso misure adeguate (ad es. il blocco di una fila di banchi su due, la rimozione di sedie, l’indicazione dei posti utilizzabili,...), andrà garantito il rispetto delle distanze.
- I fedeli prendono posto nei luoghi indicati. I posti devono essere intercalati rispetto alla fila precedente e quella successiva. Le persone incaricate dalla Parrocchia controllino che queste disposizioni siano rispettate. I nuclei familiari non siano separati.
- Qualora dei fedeli non dovessero poter essere accolti, si consigli loro di partecipare a un’altra celebrazione (in altro luogo, altra data, eventualmente durante la settimana).
- Il canto dell’assemblea sia ridotto. Si omettano i cori, preferendo il dialogo tra voci soliste, o brevi versetti declamati dall’assemblea.
- Tutti i sussidi per la celebrazione destinati ai fedeli, così come i libretti di canto, siano tolti. Per le celebrazioni rimane possibile predisporre nei posti dei foglietti usa e getta, che alla fine di ogni celebrazione i fedeli potranno portare con sé o verranno eliminati.
- La colletta non sia raccolta durante la celebrazione, ma ai fedeli sia data la possibilità di deporre la propria offerta in un apposito contenitore collocato all’uscita della chiesa.
- È ammesso il servizio di ministranti, a condizione che lo spazio in presbiterio sia sufficiente per garantire il distanziamento necessario.
- La presenza di più sacerdoti concelebranti e ministri in presbiterio sia adeguata a poter mantenere il distanziamento necessario.
- Le Specie eucaristiche (pane e vino) devono essere coperte durante tutta la preghiera eucaristica.
- Venga omesso il rito dello scambio della pace.
- È importante che tutte le persone impegnate nella celebrazione dell’Eucaristia si lavino accuratamente e più volte le mani con il sapone o con un liquido igienizzante.
- Il celebrante si disinfetti le mani all’inizio dell’Offertorio.
- Se vi sono più sacerdoti concelebranti, essi si comunichino alle due Specie eucaristiche per intinzione (compreso chi presiede). L’ultimo concelebrante che si comunica consumi il Sangue di Cristo.
- I presbiteri e i diaconi, immediatamente prima di distribuire il Corpo di Cristo ai fedeli, così come al termine della Comunione, si lavino le mani, possibilmente con un liquido igienizzante.
- Il dialogo “il Corpo di Cristo” – “Amen” è pronunciato comunitariamente dall’assemblea, prima che si proceda alla distribuzione della Comunione.
- La distribuzione della Comunione avvenga con la massima prudenza, tenendo conto delle prescrizioni igieniche. I fedeli accedano alla Comunione mantenendo la distanza di 2 m da chi li precede.
- I fedeli ricevano la Comunione sulla mano, non in bocca.
- Le regole di distanziamento si applicano anche alle Liturgie della Parola, alla Liturgia delle Ore e a tutte le altre celebrazioni con concorso di popolo.
- I Battesimi, le Prime Comunioni, le Cresime e i Matrimoni sono consentiti solo nel rigoroso rispetto delle regole d’igiene e di distanziamento emanate dall’Autorità civile. Se possibile, esse siano rinviate in accordo con le famiglie.
- Al termine della celebrazione, i fedeli lascino la chiesa con ordine e nel rispetto delle regole di distanziamento. Una persona designata dalla Parrocchia vigili a che non si verifichino raggruppamenti.
- Dopo la celebrazione, tutti i punti di contatto (oggetti, banchi, porte, ...) devono essere puliti e igienizzati con appositi prodotti ad azione antisettica. Si curi un adeguato ricambio dell’aria.
- I vasi sacri, le ampolline e gli altri oggetti utilizzati, così come i microfoni, vengano disinfettati adeguatamente.
Apertura quotidiana delle chiese
In linea di principio, le chiese rimangono aperte per la preghiera personale, osservando le consuete prescrizioni di igiene e di distanziamento e mettendo in atto tutte le misure necessarie a garantire il raccoglimento. «I responsabili delle Comunità parrocchiali assicurino una pulizia costante di tutti i punti di contatto, nonché la disponibilità di prodotti per igienizzare le mani».
Confessione
Il Sacramento della Riconciliazione potrà avere luogo solo in spazi adeguati, ove sia possibile rispettare le prescrizioni di igiene e di distanziamento, nonché la dovuta riservatezza.
Visite ad anziani e malati
- La vista a domicilio agli anziani è possibile con la dovuta prudenza. Vanno rispettate le indicazioni igienico-sanitarie stabilite dall’Autorità civile ed è fortemente consigliato l’utilizzo delle mascherine.
- La visita ai malati e agli anziani nelle case di cura o case anziani del territorio ticinese è possibile solo con il permesso della direzione dell’istituto di cura o della casa anziani e nel rispetto delle indicazioni del personale curante o simile.
- Nel contatto con persone contagiate da COVID-19, per l’Estrema unzione e il Viatico, bisogna attenersi alle istruzioni del personale curante, nonché fare uso dei dispositivi di protezione individuali forniti dal personale curante o simile.
Attività parrocchiali
Tutte le attività parrocchiali ordinarie sono consentite, osservando le consuete prescrizioni di igiene e di distanziamento stabilite dall’Autorità civile.
Attività oratoriali e colonie diurne
Le iscrizioni alle attività oratoriali o alle colonie diurne possono essere raccolte, tuttavia è necessario attendere le decisioni della competente Autorità cantonale sia in ordine alla effettiva possibilità che si possano svolgere, sia in merito alle eventuali misure da adottare.