Gambarogno: BMX pronte a scattare

Turismo e sport. Sport e turismo. Un binomio su cui sempre più Comuni ticinesi hanno deciso di puntare per rilanciare la propria immagine, consolidarla e mantenersi attrattivi. Il tutto con la complicità delle condizioni meteo favorevoli, che permettono la pratica di alcune discipline – quali, ad esempio, le escursioni in mountain bike – in periodi che vanno anche oltre la bella stagione. Rientra in questa filosofia il rifacimento totale della pista per biciclette BMX presso il Centro sportivo di Magadino. Un’operazione da 550.000 franchi che permetterebbe al Comune di Gambarogno di vantare un’infrastruttura attrattiva sul fronte competitivo – omologata alle nuove disposizioni dell’Unione ciclistica internazionale –, e che rappresenta anche una prima ticinese, dato che non esiste un altro impianto simile sul territorio cantonale. Senza contare che «il rifacimento della pista BMX ben s’inserisce nella strategia di rilancio del Centro sportivo (ndr, recentemente ampliato) a livello multidisciplinare, consolidando così l’immagine di un Comune attivo nella promozione dello sport, del divertimento e della salute», sottolinea il Municipio nel relativo messaggio. Un progetto «dalle grandi potenzialità», dunque, su cui il Consiglio comunale dovrà esprimersi nella prossima seduta prevista il 7 ottobre.
L’esistente pista in terra battuta per BMX, lo ricordiamo, è stata realizzata negli anni Novanta con la collaborazione del BMX Club Ticino e fino al 2014 – grazie anche alla costante crescita d’interesse nella disciplina – ha ospitato competizioni nazionali e internazionali. Il tracciato, che non rispetta più gli standard per le gare, è tuttora utilizzato per attività di allenamento e formazione, attirando sportivi, sia a livello cantonale, sia a livello regionale. Il progetto al vaglio del Legislativo (che l’anno scorso aveva concesso un credito di 48.000 franchi per il suo allestimento), come detto, permetterà di tornare a organizzare delle competizioni. La nuova pista – che verrà realizzata principalmente con calcestre – sarà lunga 360 metri e si svilupperà su 4 rettilinei, di cui il terzo diviso in due corsi con differenti gradi di difficoltà. Sono previsti poi degli spalti per il pubblico, mentre per quanto riguarda le infrastrutture di base – quali posteggi, servizi igienici, spogliatoi e buvette – si farà capo a quelle del Centro sportivo. Per far fronte alle necessità in prossimità della pista – deposito biciclette, ufficio cronometraggio e gara, magazzino, officina –, si prevede, invece, la posa di due container, recuperati dal Lido di Gerra, anch’esso oggetto di ristrutturazione.
Prima dell’inizio dei lavori il Municipio elaborerà, in collaborazione con BMX Club Ticino (coinvolto nello sviluppo del progetto), una convenzione per l’utilizzo e la gestione della nuova struttura. La realizzazione di quest’ultima, va detto, potrà godere di contributi da parte dell’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese, Sport Toto e della stessa società sportiva (che allo scopo ha anche promosso una raccolta di fondi online).
Rustici di Sciaga sotto la lente
Se, da un lato, per consolidare la propria attrattività Gambarogno investe nell’offerta sportiva, dall’altro, punta su proposte originali. Com’è il caso, in particolare, del comparto dei Monti di Sciaga, i cui rustici hanno recentemente fatto il giro del mondo – rimbalzando da un portale all’altro e calamitando l’interesse di molti – sulla scia dell’iniziativa promossa dal Municipio di venderli al prezzo simbolico di un franco l’uno, con l’obiettivo di rilanciare e valorizzare la pregiata zona montana. Alla proposta manca però, l’avallo del Legislativo, dopo il rinvio di maggio. Se ne riparlerà anche in questo caso il 7 ottobre. A primavera, lo ricordiamo, per poter avviare la discussione mancava il rapporto della Gestione, che si sta attualmente occupando del dossier. Tra gli obiettivi dei commissari anche quello di valutare la situazione di Sciaga direttamente sul posto. Proprio per questo verso fine settembre è previsto un sopralluogo nella frazione montana. Inoltre, si sta valutando l’aspetto legato alle infrastrutture necessarie agli eventuali lavori di recupero dei rustici – da parte degli acquirenti privati, come previsto dal progetto – e al rilancio del comparto. Una volta raccolte tutte le informazioni si procederà all’allestimento del rapporto in vista della discussione di ottobre.