Giulini alla sbarra dopo il mare

MESOLCINA - L'ora del giudizio per Gabriele Giulini sta ormai inesorabilmente per arrivare. L'ex presidente dell'Associazione calcio Bellinzona SA, come appreso negli scorsi giorni dal CdT, comparirà alla sbarra dopo l'estate (verosimilmente tra la metà e la fine di settembre) di fronte al Tribunale distrettuale Moesa a Roveredo. L'imprenditore milanese deve rispondere di falsità in documenti per una vicenda risalente a quattro anni fa. I fatti per i quali è accusato dal Giudice istruttore Franco Passini si sono svolti in Italia a cavallo tra il 2012 ed il 2013. Il documento che secondo la Procura retica l'uomo d'affari italiano avrebbe contraffatto era stato depositato nei Grigioni e riguardava un procedimento di natura civile nell'ambito di una controversia fra terze persone. L'ex patron granata (difeso dall'avvocato di Coira Mauro Lardi) ha sempre negato qualsiasi responsabilità fin dall'inizio della lunga inchiesta, mentre l'accusa propone la sua condanna a una pena pecuniaria nonché a una multa di alcune migliaia di franchi. Il processo sarà presieduto da Davide Pedrotti, il quale proprio in queste settimane sta prendendo visione del voluminoso incarto.
La fattispecie, come detto, non ha nulla a che fare con la parentesi in chiaroscuro di Gabriele Giulini alla testa dell'ACB SA. I fatti tuttavia sono accaduti quando l'imprenditore ricopriva la carica di presidente del club granata (dal 2008 a fine 2013). All'ex patron della società calcistica bellinzonese sarebbe riconducibile un documento (allestito in Mesolcina, dove lui risiedeva: dapprima a Grono e poi a Mesocco) emerso nella vicina Penisola durante una controversia di natura civile fra più persone con lo scopo di scoprire atti ed informazioni. Il diretto interessato (che negli ultimi mesi è stato visto, più volte, nel Locarnese) nega ogni addebito. L'accusa lo ritiene per contro colpevole di falsità in documenti secondo l'articolo 251 del Codice penale svizzero. In caso di condanna Giulini rischia una pena pecuniaria. La proposta di pena verrà formulata nel corso del dibattimento da parte del Giudice istruttore del Ministero pubblico retico Franco Passini.