«Gli allievi? Erano preoccupati per la salute del loro compagno»

Alla SCC, oggi, è arrivato anche il gruppo per la gestione di eventi traumatogeni, che interviene a supporto della direzione e dei docenti in casi come quello accaduto ieri, quando un allievo ha minacciato una docente mostrandole il calcio di una pistola, poi rivelatasi finta. «Siamo un gruppo di cinque persone e da oltre 10 anni veniamo interpellati per dare aiuto in casi particolari», spiega il coordinatore Aron Besozzi. «Questa mattina, abbiamo incontrato prima il direttore dell’istituto e i docenti. Poi ci siamo spostati nella classe direttamente coinvolta, spiegando agli allievi che eravamo lì per ascoltarli».
In queste circostanze, dice Besozzi, ognuno vive l’evento traumatico a modo proprio. Un gruppetto di allieve, così come qualche docente, ha voluto condividere i propri pensieri, iniziare a ‘’buttare fuori’’. Un pensiero, poi, è andato al loro compagno, il 15.enne che ieri ha minacciato la docente con una pistola finta. «Erano preoccupati per la salute del loro compagno. Si chiedevano come stesse e cosa gli sarebbe successo».