Ticino

Grazie alla corsa da Airolo a Chiasso donati 20mila franchi per la Vallemaggia

Grande successo per l'evento organizzato dall'Associazione Fontanieri Ticinesi - I fondi serviranno a ripristinare la rete idrica di Lavizzara
Mattia Sacchi
24.03.2025 12:10

Hanno affrontato il freddo, la neve, la pioggia, la nebbia. Ma hanno vinto la sfida. In occasione della giornata mondiale dell'acqua del 22 marzo i fontanieri ticinesi sono riusciti nell'impresa di percorrere di corsa i 116 chilometri da Airolo a Chiasso. Ma soprattutto a devolvere, grazie ai contributi di aziende e privati che hanno sostenuto l'evento, oltre 20mila franchi per il ripristino della rete idrica di Lavizzara.

Partiti alle 5 di mattina di Airolo, gli ultrarunner sono riusciti ad arrivare alle 19 a Chiasso, rispettando perfettamente la tabella di marcia. «A percorrere tutto il percorso erano previsti 8 corridori ma, al punto di partenza, ci siamo ritrovati 15 atleti che volevano aggregarsi a noi - racconta soddisfatto il presidente dell'Associazione Fontanieri Ticinesi Matteo Negri -. Un primo grande segnale che ci ha fatto capire che sarebbe stata una giornata speciale. E così è stato: lo spirito di aggregazione e solidarietà è stato fantastico per tutte le 14 lunghe ore di questa corsa, con persone che ci aspettavano nei vari comuni per salutarci e offrire qualche rifornimento e altre che si univano a noi, anche per un breve tratto ma per l'idea di esserci e contribuire alla causa».

Ad arrivare, mano nella mano, allo stadio Riva IV di Chiasso, dove grazie alla collaborazione con l'FC Chiasso è stata organizzata una grande festa, una ventina di corridori: «Il giro d'onore al termine della partita dei rossoblu, con gli applausi dei tifosi e l'annuncio dello speaker, il Consigliere Nazionale Giorgio Fonio, è stato un momento commovente, che rimarrà impresso nel cuore di tutti noi - prosegue Matteo Negri -. Penso che, al di là della cifra versata al comune di Lavizzara, la cosa più significativa sia stata il senso di unione per contribuire tutti a un bene comune. Perché è solo assieme che possiamo fare la differenza, proprio come tante gocce d'acqua».