Bilancio

Guarda che belli i castelli di Bellinzona

Nel 2019 sono stati 50.000 i visitatori paganti del patrimonio UNESCO cittadino - Complessivamente le persone che hanno ammirato le corti dei manieri e la Murata sono state oltre 100.000 - Il risultato finanziario è migliorato rispetto al 2018
© CdT/Pedrazzini
Red. Bellinzona
28.05.2020 11:45

I castelli di Bellinzona hanno 50.000 motivi per sorridere. Tanti sono stati nel 2019 i visitatori paganti, mentre complessivamente ad ammirare le corti dei tre manieri e la Murata si sono recate complessivamente oltre 100.000 persone. «Un numero in continua crescita grazie alla qualità dell’offerta espositiva e degli eventi e attività proposti», si legge nel comunicato stampa dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR) che da quest’anno ha passato la gestione dei fortilizi alla Città. La quale avrà in futuro il compito di rilanciare ulteriormente il patrimonio UNESCO con il progetto che, entro il 2024, prevede investimenti per 7-9 milioni di franchi.

Tirando le somme del 2019, ecco che si confermano per il secondo anno consecutivo le cifre nere: avanzo di 150.000 franchi che migliora quella del 2018 (circa 120.000). Un ottimo risultato dopo il brutto capitolo che aveva riguardato il deficit accumulato tra il 2010 ed il 2017 (circa 580.000 franchi). I visitatori sono stati attirati dalle quattro esposizioni allestite e dall’installazione promossa unitamente al Museo di Leventina. «Un programma espositivo che ha riscontrato una grande affluenza sia di turisti sia della popolazione locale», rileva l’OTR. La stagione era iniziata con la mostra «Mirror Images» a Sasso Corbaro sul tema delle immagini speculari in arte e medicina. Durante l’estate nella corte del castello di Montebello si era potuta ammirare l’esposizione fotografica itinerante creata da Wikimedia e UNESCO, mentre a Castelgrande nei suoi spazi interni era stato installato il cubo sensoriale protagonista dell’installazione artistica, multisensoriale e itinerante ideata dal Museo di Leventina. Nella seconda parte della stagione turistica a Sasso Corbaro era stata inaugurala l’esposizione fotografica per festeggiare i 50 anni del Foto club Turrita e a Castelgrande l’esposizione sensoriale «Vedere con le mani», in concomitanza e a complemento della mostra su Josef Albers a Villa dei Cedri.

Senza dimenticare, infine, il successo dell’Escape Room alla Torre Nera del Castelgrande. Al suo primo anno si sono lasciate sedurre da questa offerta oltre 3.500 persone. Come rileva l’OTR, questo gioco attira partecipanti da tutta la Svizzera.