«Ha voluto tanto bene ai giovani»

«Sarà un’occasione per rendere omaggio a chi ha voluto tanto bene ai giovani». Nel presentare il più grande appuntamento per i giovani cattolici, che quest’anno verrà ospitato proprio a Lugano, l’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, monsignor Alain de Raemy, conferma che durante tre giorni di preghiera, musica e condivisione delle Giornate mondiali della gioventù svizzere, il pensiero di tutti sarà inevitabilmente rivolto anche e soprattutto a papa Francesco. Ebbene sì, dopo Friburgo e Berna, dal 2 al 4 maggio prossimi toccherà alla città in riva al Ceresio ospitare circa 800 persone tra i 16 e i 35 anni provenienti da tutta la Svizzera in un clima di gioia, fede e condivisione. L’evento sarà carico di significato e uno sguardo non potrà non essere rivolto a Roma: proprio a ridosso dell’evento dovrebbe infatti iniziare il Conclave che sceglierà il successore di Francesco. È anche in sua memoria che gli eventi come questo, previsti nell’anno del Giubileo, non si fermeranno.
Aperto a tutti
In questi tre giorni Lugano offrirà ai giovani momenti di preghiera, riflessione, festa, musica, incontri e celebrazioni. Eventi che si intrecciano per creare un’atmosfera di accoglienza sulle rive del Ceresio. Gli organizzatori (oltre a un Comitato di undici persone va citato il lavoro di un centinaio di volontari) - ha affermato il coordinatore, don Kamil Cieliñski - hanno fatto in modo di conciliare una visita della città con il ricco programma della manifestazione. E se il centro nevralgico sarà il Padiglione Conza, proprio per coinvolgere anche tutta la città due dei «workshop» previsti per domenica si svolgeranno in diversi punti di Lugano. «Grazie all’unione tra territorio e cultura i giovani potranno beneficiare di un momento di incontro unico e privilegiato. Non saranno dei semplici spettatori bensì i protagonisti», ha assicurato don Carlo Vassalli, assistente della Pastorale Giovanile. Le Giornate, ha specificato la coordinatrice della Commissione diocesana per la Pastorale, Valentina Anzini, «non sono riservate solo ai cattolici: anche giovani di altre religioni o senza un credo specifico sono i benvenuti in quanto l’evento è prima di tutto un luogo di incontro e scambio tra culture, storie e sensibilità diverse».
Preghiere e musica
Un ruolo fondamentale sarà svolto dalle famiglie della Svizzera italiana, che offriranno gratuitamente ospitalità ai partecipanti provenienti da tutta la Svizzera. Sono 74 le famiglie coinvolte, provenienti principalmente dal Luganese, ma anche da Giubiasco, per un totale di circa 170 posti letto. A questi si aggiungono altri luoghi di accoglienza messi a disposizione grazie alla collaborazione con diverse realtà del territorio: la palestra dell’Istituto Elvetico, il Seminario San Carlo e lo stesso Padiglione Conza. Quanto al programma (si parte venerdì alle 18, si termina domenica alle 12 con un pranzo comune), l’edizione luganese sarà contraddistinta dalla musica con concerti dei «New Horizons», rock band torinese, dei «Les Guetteurs», reggae band francese, e da un DJ-set di padre Guilherme, specializzato nella Melodic Techno con influenze di musica popolare e sacra. Infine, una curiosità: l’ostensorio per l’adorazione perpetua e per quella comunitaria del sabato sera è stato realizzato a mano in legno di noce della Valle Maggia da Paolo Piazzoli e famiglia, artigiani locali.