Bilancio

I bellinzonesi a mollo: un'estate così non si vedeva dal 2009

Il Bagno pubblico resterà aperto fino a metà settembre ma intanto grazie al meteo favorevole ha già superato le 90.000 entrate: è il miglior risultato degli ultimi 13 anni
Stagione da record per quanto riguarda l’ultimo decennio e oltre. © CdT/Archivio
Simone Berti
09.09.2022 14:54

Boom! Sono cifre che non si vedevano più dal 2009 al Bagno pubblico di Bellinzona: la stagione 2022 ha già superato le 90.000 entrate, e non è ancora finita. È appunto da 13 anni che non si vedevano numeri di questo genere: nel 2009 le entrate erano state addirittura 100.000 (ma quelli erano altri tempi, per i motivi che cercheremo di analizzare in seguito. Ed è dal 2010 che non si superava quota 80.000). Il confronto con l’estate 2021, poi, è impietoso: allora gli ingressi erano stati solo 64.129, quindi oltre 25.000 in meno di quanto si sta registrando ora, un bilancio su cui aveva pesato gravemente un luglio molto umido. Netto l’incremento anche rispetto al 2020 che era stato contraddistinto, per molti, dalle vacanze a chilometro zero a causa della pandemia.

Molto bene, insomma. Eppure un’estate così calda (eufemismo) secondo gli addetti ai lavori avrebbe potuto generare cifre ancora migliori... Attivo in questo ambito da una vita, il responsabile gestionale del Centro sportivo cittadino Luca Veri da noi contattato ricorda ad esempio che la torrida estate del 2003, paragonabile per le temperature a quella che ci stiamo per lasciare alle spalle, aveva registrato addirittura 120.000 passaggi. Ma era appunto un’altra epoca.

Tra fattori sociali e logistici

A mancare oggi, ipotizza, potrebbero essere soprattutto i turisti di giornata, in special modo gli italiani che spesso varcavano il confine in gran numero per trascorrere le domeniche a mollo nelle piscine comunali bellinzonesi (e non solo). Il motivo di questa «assenza»? Secondo Luca Veri da una parte c’è il passaggio dalla lira all’euro, che ha indebolito il potere d’acquisto; e dall’altra un certo potenziamento delle strutture nel nord Italia. Per quanto riguarda la clientela locale, poi, si potrebbe aggiungere il fattore dei voli low coast, esplosi intorno a quegli anni favorendo le partenze di massa dei residenti verso l’estero. Vi è poi una riflessione legata all’offerta. È noto che per motivi legati alla protezione del Bagno pubblico come bene culturale, la realizzazione di nuovi scivoli che potrebbero attirare soprattutto i giovani non è fattibile, così come è difficilmente concepibile l’inserimento di ulteriori svaghi. La certezza rimane così quella delle famiglie, che non mancano mai: questa è una struttura per loro quasi perfetta. Luca Veri conferma l’importanza di questa clientela, il cui arrivo è stato favorito quest’anno anche dal nuovo parco giochi.

Ancora dieci giorni outdoor

Intanto, considerando che Sportissima si terrà quest’anno due settimane più tardi, domenica 18 settembre, come già noto il Bagno pubblico resterà aperto più a lungo, chiudendo solo in quella data. Bene per le scuole e per i nuotatori più assidui. Tuttavia in questi giorni non si faranno cifre da capogiro, commenta ancora Luca Veri. Con l’inizio delle scuole e la ripresa di molte attività, la gente pensa ad altro. E le piscine all’aperto diventano lentamente un ricordo. In attesa di un’altra estate.

Cantieri di ieri e di domani

Quella trascorsa, intanto, è stata una stagione piuttosto libera dai cantieri, per una volta. Il restauro multimilionario a tappe del Bagno pubblico però non è finito. Nell’ultimo decennio gli interventi sono stati numerosi e costanti. Ricordiamo tra gli altri il rifacimento del ristorante e del locale cassa, gli adattamenti energetici e dei sistemi idrici, la ristrutturazione di spogliatoi, docce e WC, l’apertura e poi l’adattamento del Lounge Bar, il risanamento interno della vasca olimpionica, senza dimenticare il risanamento della caratteristica passerella... Ma i cantieri non sono ancora finiti. Alla fine le tappe (e sottotappe) saranno otto. Ora siamo alla quinta. Sul tavolo dei consiglieri comunali c’è un nuovo credito di 3,16 milioni di franchi per la ristrutturazione dell’intero livello +1, che non sarà però effettuato in una sola volta bensì spalmato su due stagioni. Si inizierà con il restauro ed il miglioramento degli spogliatoi, per poi passate alla sostituzione dei camminamenti. Una volta giunto il sì del Legislativo, a mente del Municipio la prima tranche dovrebbe essere eseguita tra l’autunno di quest’anno e luglio 2023; la seconda tra ottobre 2023 e luglio 2024.

© CdT/Archivio
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