Calcio

I Camaleonti trionfano all’Impegno Cup: una festa di sport, valori e amicizia

La squadra ticinese vince il torneo di calcio organizzato da Varesina Calcio presso il suggestivo Varesina Stadium
Red. Online
25.04.2025 15:08

Una data che resterà scolpita nei cuori di chi c’era. Di chi ha visto, vissuto e respirato un calcio che va oltre le reti, oltre i risultati, oltre le classifiche. Un calcio che parla di persone. È questo il segno lasciato dall'Impegno Cup, il torneo di calcio organizzato da Varesina Calcio presso il suggestivo Varesina Stadium, in provincia di Varese. La prima edizione di un evento straordinario, frutto del progetto «Impegno Calcio», reso possibile grazie alla collaborazione con la FIGC e numerose realtà territoriali che hanno sposato una visione dello sport come luogo di inclusione, condivisione e crescita. Una giornata che ha celebrato la diversità come ricchezza e l’amicizia come regola del gioco.

I Camaleonti, protagonisti di una favola sportiva

Tra le squadre partecipanti – nomi altisonanti come Atalanta, Milan, Inter, Como, Varesina – c’è chi ha saputo scrivere una pagina di sport epica e commovente: i Camaleonti. La squadra ticinese, legata alla Varesina da un rapporto speciale, ha risposto con entusiasmo all’invito mantenuto dal responsabile del club lombardo, Roberto Franzin. E ha fatto più che partecipare: ha incantato. Con vittorie contro Como e Milan nella fase a gironi e un’esaltante finalissima vinta per 3-1 contro l’Atalanta, i Camaleonti hanno compiuto l’impresa. Ma ciò che ha lasciato il segno non è stato solo il risultato.

Il gesto che vale una medaglia

Durante la sfida contro il Milan, un episodio ha riassunto lo spirito dell’intera manifestazione. A seguito di un infortunio che ha lasciato i rossoneri senza cambi, un giocatore dei Camaleonti ha indossato la maglia del Milan per permettere alla squadra avversaria di continuare a giocare. Non un bel gesto. Il gesto. Sportività allo stato puro, dove l’avversario non è un nemico da battere, ma un compagno di gioco da sostenere.

Inclusione al contrario

In un torneo dedicato ad atleti con disabilità, è accaduto qualcosa di straordinario: l’inclusione si è ribaltata. Non sono stati solo i giocatori a sentirsi accolti, ma il pubblico, gli organizzatori, tutti i presenti – coinvolti da un’ondata di umanità autentica, fatta di abbracci sinceri, sorrisi spontanei e rispetto reciproco. Non è l’etichetta a fare la differenza, ma i valori. E lì, sotto il cielo di Varese, è stato evidente che la gentilezza e il cuore non hanno confini.

Un trofeo fragile, un’emozione eterna

La coppa si è rotta durante i festeggiamenti. Ma nessuno se n’è davvero preoccupato. Perché il vero trofeo era il sorriso di ogni giocatore, l’intesa tra le squadre, l’atmosfera magica che ha trasformato una competizione in una festa. I Camaleonti tornano a casa con orgoglio e gratitudine, portando con sé non solo una vittoria, ma un ricordo indelebile che onora i colori calcistici, e non, del Canton Ticino.

Testimonianza e ringraziamento

La giornata si è conclusa con emozioni forti. Tra loro, Boris Angelucci, direttore e responsabile tecnico dei Camaleonti, si è detto emozionato, sottolineando il valore del percorso fatto fin qui:​ «In venti minuti ho rivissuto tutto il nostro percorso dal 2019 e non posso che esserne orgoglioso. La passione unita alla professionalità dello Staff e del Comitato ha permesso a tutti di evolvere in maniera straordinaria. Ora sta a noi non fermarci a raccogliere, ma andare avanti a seminare a favore dell’equità sportiva»​. Un pensiero che racchiude il senso profondo di una giornata in cui il calcio ha saputo farsi strumento di crescita, incontro e futuro. Un plauso sincero va a Varesina Calcio, che con un’organizzazione impeccabile ha dimostrato come lo sport, quando è fatto con amore e attenzione, possa essere davvero per tutti.