Socialità

I numeri dell'assistenza continuano a crescere

Nel secondo trimestre le persone che beneficiano del sostegno sociale sono aumentate dell'1,2% rispetto allo scorso anno, raggiungendo quota 7.292 – Oberholzer Casartelli: «C'è una certa preoccupazione»
©Chiara Zocchetti
Martina Salvini
06.09.2024 20:45

Dopo qualche anno di costante diminuzione, le cifre sul sostegno sociale sono tornate nuovamente a crescere. Tanto da impensierire la Sezione del sostegno sociale, che ammette di nutrire «una certa preoccupazione» per l’evoluzione in corso. Stando al «report» relativo al secondo trimestre di quest’anno, tra aprile e giugno, in media sono state erogate prestazioni di sostegno sociale a 7.292 persone (ossia l’1,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). E in crescita risulta anche il numero di nuclei familiari al beneficio del sostegno sociale, a quota 5.012 (+1,4%).

Il trend proseguirà

In effetti, spiega Cristina Oberholzer Casartelli, a capo della Sezione del sostegno sociale, «constatiamo una leggerissima ma costante tendenza al rialzo che, diversamente rispetto agli anni passati, non si interrompe nei mesi estivi». Storicamente, prosegue, «si rilevava nei mesi estivi una diminuzione legata a fattori stagionali, grazie alle maggiori possibilità di trovare lavoro, come ad esempio nel settore alberghiero». E, pur essendo difficile prevedere cosa accadrà nei prossimi mesi, la capo sezione ammette però che «tenuto conto della recente evoluzione, ci aspettiamo una tendenza al rialzo anche nei prossimi mesi».

Tanti entrano, pochi escono

Osservando i dati, appaiono in forte progressione le domande di sostegno sociale inoltrate. Nel trimestre da aprile a giugno, sono state 467, ossia il 10,1% in più rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. «Questo indicatore - spiega Oberholzer Casartelli - ci dà un po’ il polso della situazione, seppure non ancora un’informazione definitiva. È la persona stessa che decide di inoltrare una domanda di prestazione di sostegno sociale. Questo anche se i collaboratori del Comune e dello sportello Laps l’hanno informata che sulla base della documentazione fornita non ne ha (ancora) diritto».

Più significativi, invece, gli altri due indicatori forniti dal «report», e relativi al numero di (nuove) domande accettate e chiuse. In particolare, le prime sono aumentate del 31,4% (427), mentre le seconde sono aumentate solo in modo lieve (+4%, 339). «Entrambi gli indicatori - dice la caposezione - confermano un peggioramento della situazione: aumenta in particolare, e in modo rilevante, sia il numero di persone alle quali viene riconosciuta una nuova prestazione di sostegno sociale sia più in generale la tendenza relativa all’indicatore delle domande accettate. Nel contempo, diminuiscono – o non aumentano proporzionalmente – le persone che riescono ad uscire dal sistema di aiuto da noi fornito». 

«Monitoriamo la situazione»

Difficile identificare quale possa essere la causa del trend al rialzo, anche se può aver giocato un ruolo la fine delle misure messe in campo dalle autorità durante la pandemia per far fronte alle difficoltà della popolazione. Sostegni «straordinari» che hanno contribuito, negli ultimi anni, ad abbassare il numero di beneficiari dell’aiuto sociale.

Non a caso, dopo un quadriennio - tra 2016 e 2019 - di beneficiari stabilmente sopra quota 8 mila, tra il 2020 e il 2022 si è scesi sotto le 7 mila unità. Ora, come detto, le cose sembrano però essere cambiate, portando a una nuova crescita delle persone in assistenza. «Una certa preoccupazione c’è», sottolinea in proposito Oberholzer Casartelli, che assicura: «Siamo molto attenti all’evoluzione e più in generale ai riscontri che riceviamo dai Comuni, dagli enti organizzatori di misure o anche dalle associazioni attive sul territorio che hanno un prezioso e privilegiato ruolo di prossimità». Anche perché tra le persone più a rischio ci sono «le famiglie monoparentali e le persone che hanno un’età avanzata, il cui rientro nel mercato del lavoro diventa sempre più difficile».