I primi dieci anni di Re Zanzara: «È un ruolo anche sociale»
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Sudditi a pancia piena – dopo aver gustato risotto e cotechino – assiepati ai lati della strada che attraversa il paese. A Novazzano Sergio Bernasconi – come da tradizione – questa settimana ha dovuto «abdicare» e consegnare le chiavi del villaggio a re e regina Zanzara. Reali che, ieri, hanno aperto il 34.esimo corteo mascherato del carnevale del paese. Un successo di pubblico e di colori: il divertimento non è di certo mancato. Così come le «piacevoli» fatiche degli organizzatori e degli ambasciatori del Regno Zanzara. A regnare c’è Andrea Cadei, da dieci anni: un traguardo che abbiamo voluto sottolineare con il diretto interessato. Re Zanzara, ieri, ha aperto il corteo insieme alla regina, Prisca Piffaretti.
Ma cosa vuol dire essere re del carnevale? «Non è solo quella figura che fa, tra virgolette, il gioppino – ci risponde Sua Altezza –. Il bello del nostro personaggio è che svolge anche un ruolo, se vogliamo, sociale». Gli impegni, in tal senso, non mancano. «Venerdì abbiamo pranzato con gli anziani; abbiamo mangiato e chiacchierato con loro. E non è mancato nemmeno qualche giro di tombola». Il giorno prima, invece, è toccato ai più piccoli: «un pranzo con tutti gli allievi delle scuole». Un semplice incontro che, in realtà, sa provocare più di un sorriso. Si regala qualcosa di diverso, di leggero ma allo stesso tempo divertente. Si esce un po’ dalla routine.
Un ragionamento, quest’ultimo, che deve compiere anche un re, chiamato a vivere il proprio carnevale ma anche quelli organizzati in altre località. «Durante il carnevale Zanzara prendo vacanza dal lavoro. Gli impegni durante i giorno e per le serate in un certo senso lo richiedono». Insomma, entrare nel ruolo richiede anche una certa serietà. E va onorata la carica. La lista degli appuntamenti è lunga? «Presenzio ai cortei più grossi e ai carnevali momò faccio sempre una capatina: al corteo di Stabio, il pranzo del sabato ad Arzo, la sfilata notturna a Castel San Pietro, il galletto a Balerna. Effettivamente – sorride – è un mese abbastanza impegnativo». Andrea è re da dieci anni e il futuro per la casata sembra essere garantito: «I miei figli nel corso delle varie edizioni hanno sfilato a loro volta. Samuele, il più grande, ha già fatto diverse volte il paggetto. Ora il testimone è passato alla secondogenita, Maila, al suo primo anno da paggetta». Futuri re e regine? «Chi lo sa, ma ben venga!». Nel frattempo, re Zanzara, che ha 39 anni, conserva il proprio scettro anche se per recuperare dai bagordi – ammette – «ci si mette un po’ di più rispetto a 10 anni fa». Resta, comunque, il divertimento e la soddisfazione per l’ennesima edizione ben riuscita. Momenti nei quali si sorride, ci vuole anche quello.