I silos di Rivera hanno i giorni contati

Sono al loro posto da decenni anni e – nel bene e nel male – fanno parte del paesaggio. Gli abitanti dell’Alto Vedeggio si sono abituati alla loro presenza, e così tutti coloro che giornalmente transitano in autostrada tra Lugano e Bellinzona. Dall’anno prossimo potrebbero scomparire, liberando circa 50.000 metri quadrati di terreno a Rivera (e altri a Bironico). Stiamo parlando dei giganteschi silos di carburante della City Carburoil. Proprio in questi giorni l’azienda ha presentato una domanda di demolizione dei serbatoi e lo smantellamento della struttura, come ci ha spiegato il CEO Luca Giampietro, potrebbe avvenire già l’anno prossimo. «È un progetto che seguiamo ormai da cinque anni e che risponde a una decisione strategica volta anche a ridare al territorio un ambiente diverso, permettendo un certo sviluppo dell’area». Sviluppo che i silos non possono offrire.
175 milioni di litri
A Rivera esiste la possibilità di stoccare fino a 175 milioni di litri di olio combustibile e i tank degli idrocarburi, fino a oggi, sono stati destinati soprattutto a rifornire i sistemi di riscaldamento delle abitazioni. Ma è un mercato che negli anni si è ridotto in modo importante e che vivrà lo stesso trend anche in futuro. «È chiaro che in prospettiva – spiega Giampietro – non sarà questo il vettore sostenuto a livello politico ed ecologico. Ecco dunque la nostra decisione di liquidare le scorte obbligatorie (imposte dalla Confederazione, ndr) per poi iniziare a demolire la struttura». Scorte obbligatorie garantite da silos che City Carburoil, oltre che a Monteceneri, ha a Rancate e a Stabio. «In Ticino la copertura è comunque garantita. In più la Confederazione ha abbassato di molto la quota di scorte richieste. Oggi come oggi siamo al 20-30% di ciò che veniva conservato in passato, fino a una ventina di anni fa».
Uffici e spazi abitativi
Quei silos dunque non servono più. Ma in cosa verranno convertiti i terreni? City Carburoil intende investire a livello immobiliare? «Siamo in contatto - spiega Giampietro - con il Comune di Monteceneri e con il Cantone, anche se si tratta di progetti che svilupperemo semmai in una seconda fase. Bisogna anche valutare la situazione congiunturale. Per quanto riguarda il terreno di Rivera, il Piano regolatore prevede contenuti lavorativi, mentre a Bironico potrebbero venir realizzati dei contenuti abitativi e anche commerciali a basso disturbo. Ma è ancora prematuro parlarne. Certo è che il terreno di Rivera, praticamente in mezzo al canton Ticino, è interessante da questo punto di vista».
Bonifica forse non necessaria
Ma per ora, appunto, il progetto riguarda solo la demolizione dei silos. Ma sarà necessaria una bonifica del terreno? «Crediamo di no», sottolinea Giampietro. «Verranno fatti dei sondaggi, che abbiamo del resto già effettuato anche in passato, per capire se occorrerà intervenire anche in questo senso. I silos sono tra i più moderni in Ticino e non ci sono neppure mai stati problemi di rilievo, dunque crediamo che anche il terreno sia sano. Ma, appunto, una risposta definitiva verrà data dalle analisi. Siamo comunque piuttosto fiduciosi».
Quanti cambiamenti in arrivo
E che dire delle tempistiche? «Abbiamo depositato la domanda di demolizione proprio in questi giorni e, se l’iter non avrà intoppi, noi vorremmo procedere già l’anno prossimo». Per Monteceneri sarà dunque questo uno dei progetti più importanti che si svilupperanno nei prossimi anni. Ma non è l’unico. Nell’Alto Vedeggio sono in fase avanzata progetti decisamente molto interessanti. Da una parte - a Sigirino - diventa sempre più probabile la realizzazione di un nuovo svincolo autostradale, mentre il progetto di copertura dell’A2 ha trovato l’appoggio di Comuni e del Dipartimento del territorio.