I ticinesi scelgono il Mediterraneo, le vacanze del 2021 sono al mare

Mare, profumo di mare. I ticinesi corrono verso le mete calde del Mediterraneo: Italia del Sud, Grecia, Spagna. Le vacanze 2021 odorano di salsedine. Quasi inevitabilmente. Viste le restrizioni tuttora in vigore che limitano moltissimo i viaggi intercontinentali e impongono isolamenti e tamponi molecolari a chi volesse uscire dall’Europa.
Nel Vecchio Continente, la maggior parte degli Stati ha adottato il certificato digitale COVID voluto dall’Unione Europea: una prova elettronica dell’avvenuta vaccinazione o, in alternativa, del risultato negativo del test molecolare (entro le 48 ore) o della guarigione dalla malattia negli ultimi sei mesi. Il “Green Pass”, com’è stato ribattezzato, permetterà a chi lo possiede di circolare liberamente. La Svizzera, ricorda il Touring Club (TCS) sul suo sito, «ha stabilito un proprio certificato COVID» che potrà essere utilizzato «a partire dal 1° luglio. Il certificato svizzero dovrebbe essere compatibile con quello UE, ma sono ancora necessari ulteriori dettagli e chiarimenti da parte del governo» di Berna.
Paesi a rischio
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha comunque aggiornato giovedì scorso l’elenco dei Paesi a rischio di elevato contagio da coronavirus, quelli cioè al rientro dei quali è obbligatoria la quarantena. La lista è divisa in tre categorie (1. Paesi a rischio; 2. Paesi con una variante COVID «preoccupante»; 3. Zone a rischio nei Paesi vicini) e la raccomandazione del Consiglio federale ai cittadini è semplice: non programmare viaggi in queste nazioni, tra le quali figurano anche Argentina, Belgio, Egitto, Maldive, Messico, Olanda, Seichelles, Slovenia, Svezia, Brasile, Canada, India, Sudafrica e Regno Unito.
Proprio la Gran Bretagna, che sembrava essere uscita dall’incubo coronavirus grazie alla vaccinazione di massa della popolazione con una prima dose di Astra Zeneca, è di nuovo in difficoltà a causa della cosiddetta “variante Delta”, che preoccupa molto l’Europa. Ieri, il ministro italiano della Salute Roberto Speranza ha ad esempio firmato un’ordinanza che prevede, a partire da lunedì 21 giugno, una quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone per chi proviene dal Regno Unito.
Le mete più gettonate
Dopo un anno e mezzo di pandemia, e nonostante tutte le limitazioni cui sono costretti, i ticinesi si rimettono comunque in viaggio. Tornano a fare le vacanze lontano da casa. E scelgono quasi tutti il mare, essendo ancora troppe le incognite che gravano sulle altre mete. Sandro Fabretto, direttore della Gateway Tours di Lugano, è lapidario: «Il 95% dei nostri clienti ha scelto il Mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna». Dalla Francorosso di Lugano, confermano la tendenza: «Chi va in vacanza vuole certezze e procedure semplici. Sceglie i Paesi nei quali le regole sono meno rigide o dove basta un tampone o il vaccino per muoversi liberamente».
Italia, Grecia e Spagna hanno lavorato in questa direzione ormai da mesi, eliminando persino il coprifuoco e la mascherina all’aperto. Tutto in funzione del ritorno dei turisti, “merce” troppo preziosa e irrinunciabile.


Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan, mette però in evidenza come le scelte dei vacanzieri non siano del tutto scontate. «Se è vero i Paesi sono sempre gli stessi, i più gettonati, è altrettanto vero che spesso cambia la destinazione interna: per la Grecia, ad esempio, vanno forte le isole minori o la terraferma vicino a Salonicco; in Italia, la Puglia ha perso qualche punto, forse per i prezzi un po’ troppo alti, a scapito della Sicilia o della Sardegna. La gente vuole scoprire cose nuove, ma anche evitare gli assembramenti, i luoghi troppo frequentati». I mesi trascorsi in isolamento, con la paura persino di stringersi la mano, hanno lasciato inevitabilmente una traccia.
Ciò che appare evidente è che il mercato delle vacanze si è rimesso in moto. «Siamo lontani dalle cifre pre-pandemia - dice Ilaria Cavalli, titolare della Mistra Viaggi di Bellinzona - Certo, perdiamo ancora un sacco di tempo per offerte e preventivi e lavoriamo a regime ridotto, ma rispetto allo scorso anno la differenza è notevole». Anche chi vive nella capitale ha scelto in prevalenza il mare. «Tanta Italia, ma anche Spagna e Grecia - conferma Cavalli - in attesa di poter tornare ai lunghi viaggi verso le mete transcontinentali».


Pochissime anche le crociere e le ferie “interne”. Queste ultime apprezzate, invece, dagli svizzero-tedeschi, che «negli appartamenti e nelle case vacanze ticinesi hanno fatto il tutto esaurito». L’estate 2021, aggiunge Fabretto, resta lontana, nei numeri, dalle ultime vissute prima del coronavirus: «Più o meno siamo attorno al 40% del giro d’affari». Obiettivamente poco, ma l’aumento rispetto al 2020, «il 25% circa, è un segnale chiaro. Vedremo cosa accadrà in autunno, ma in ogni caso la ripartenza si nota». Così come si nota un «ritorno di fiducia verso le agenzie, contrariamente a quanto accadeva prima del COVID. Il “fai da te” ha scottato molti, soprattutto quando non è stato facile ottenere i rimborsi».