Ieri i «furnasat» e i «moltirö», domani artisti e appassionati
Per gli abitanti di Riva San Vitale, soprattutto quelli con qualche decennio d’esperienza di vita sulle spalle, sono professioni note. Lavori che hanno fatto la storia – e portato anche un certo benessere – in paese. Stiamo parlando del «furnasat» e del «moltirö». E dunque – di riflesso – parliamo delle fornaci e del loro comparto che presto godrà di luce nuova. O meglio, presto cominceranno i lavori per la loro rinascita. Ovviamente non assisteremo più al prelievo di argilla in zona Rossa, al trasporto con carrettieri professionisti (che nel 1935 fatturavano 5 franchi per il trasporto dai «Crott» alle fornaci) e alla realizzazione di coppi per i tetti. Non assisteremo più nemmeno ai trasporti dei prodotti finiti via lago verso Lugano, nemmeno ai carri verso Como e Varese. Rivedremo delle «nuove» fornaci. Il progetto di recupero prevede infatti un restauro conservativo degli edifici – tra questi anche la ex Casa Gorla – e una ristrutturazione dei suoi contenuti con l’obiettivo di valorizzare un quartiere storico-culturale di importanza regionale. Tutto ciò – faceva presente un anno fa il Consiglio di Stato nel proporre un sussidio per la realizzazione – garantendo al contempo «il rafforzamento dell’offerta turistica regionale grazie alla creazione di una proposta sicuramente particolare». A lavori ultimati, il comparto avrà funzione artistico-artigianale e sarà caratterizzato dalla possibilità di lavorazione e cottura di sculture e manufatti di dimensioni medio-grandi realizzati negli appositi laboratori-atelier di lavorazione. Un progetto che sta a cuore al Municipio di Riva San Vitale, ha potuto contare sul supporto dell’Ente regionale di sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio e, come detto, del Governo cantonale.
A giorni il cantiere
Ora, dopo aver espletato tutto l’iter burocratico, si è pronti a mettere mano agli edifici. «Nel corso di questa settimana verrà installato il cantiere – ci spiega il capodicastero Edilizia pubblica Sergio Bedulli –. I lavori veri e propri cominceranno al termine delle vacanze dell’edilizia». Risolti, a questo punto, anche i problemi burocratici che avevano portato il Municipio a riproporre parte dei concorsi per l’esecuzione delle opere: «L’Esecutivo – conferma il nostro interlocutore – ha proceduto con le delibere». Per permettere il corretto svolgimento del cantiere, il piano viario in zona verrà modificato. In particolar modo, si segnala che «verrà riaperta, in zona Battuta, via Ceresio. Inoltre il piano di transito comprenderà 4 fasi che verranno esposte in cantiere». Ad ogni modo, «tutti gli abitanti interessati dalle misure sono stati avvisati personalmente con una lettera». Per Bedulli l’operazione che darà nuova vita agli edifici è davvero positiva: «È un recupero importante. Le fornaci, come il lago sono la storia di Riva San Vitale. Verrà attivato un forno per permettere il ritorno alla produzione: chiaramente non di coppi, ma sarà a disposizione per chi si vuole cimentare in quest’arte, delle scuole e degli artisti che vorranno cuocere le proprie opere. Inoltre il Municipio ha già deciso – evidenzia Bedulli – la creazione di una fondazione per la gestione del comparto». Il recupero sarà ultimato alla fine del 2024.