Ikea sceglie di fare cassa, ceduto il centro Lugano Sud

Grandi manovre al Centro Lugano Sud, che passa di mano. La società olandese Ingka Holding, attuale proprietaria, ha raggiunto un accordo con il fondo d’investimenti elvetico Swiss Prime Site Solutions Investment Fund Commercial per la cessione del complesso aperto più di trent’anni fa sul pian Scairolo. La notizia, anticipata da La Regione, dovrebbe essere oggetto nei prossimi giorni di una comunicazione ufficiale. Da noi raggiunti, i rappresentanti di Swiss Prime Site Solutions hanno preferito per il momento non rilasciare dichiarazioni. L’operazione sembra aver preso alla sprovvista anche i sindacati: da noi contattata, l’Organizzazione cristiano sociale si è detta all’oscuro della compravendita. Nei prossimi giorni, presumibilmente, l’OCST si muoverà per tastare il polso del personale.
Sei miliardi di patrimonio
In attesa di maggiori dettagli, vediamo in breve chi è l’acquirente. Attiva nel settore immobiliare, Swiss Prime Site Solutions gestisce un patrimonio che ha un valore di circa 6 miliardi di franchi e un programma di sviluppo da oltre 600 milioni. «In qualità di gestore patrimoniale – scrive l’azienda sul suo sito ufficiale – il nostro obiettivo è generare rendimenti solidi e interessanti con un basso rischio».
Dovrebbe restare, ma in affitto
Il Centro Lugano Sud è stato aperto nel 1991 al termine di un cantiere durato diciannove mesi e che ha impegnato più di trecentocinquanta operai al giorno. Il complesso è poi stato ampliato negli anni successivi ed è attualmente gestito da Ingka Centres, una divisione di Ingka Holding, che possiede IKEA e amministra nel mondo una cinquantina di centri commerciali. Quello di Grancia è uno dei due posseduti in Svizzera. L’altro si trova ad Aubonne ed è stato costruito nel 2007. Lo scorso novembre è però stato venduto al fondo d’investimenti svizzero Procimmo Real Estate SICAV per cento milioni di franchi. Ingka Holding ha citato un diverso approccio agli investimenti strategici come ragione della vendita dell’Outlet nella Svizzera francese. Ha altresì confermato che il negozio IKEA presente in loco avrebbe continuato a operare (in affitto, al pari degli altri negozi IKEA in Svizzera). Una decisione che potrebbe tranquillizzare chi teme che con la vendita del Centro Lugano Sud IKEA intenda lasciare il Ticino, o trasferirsi altrove nel Cantone.
Sindaco fiducioso
È interessante capire anche cosa succederà fisicamente a Grancia, cioè se l’attività verrà in qualche modo ampliata, o trasformata. Ai colleghi de La Regione il sindaco Paolo Ramelli ha parlato con fiducia del cambiamento in atto: «A prima vista ci sono i presupposti affinché sia una buona operazione per tutta la regione – ha detto – A discapito di quel che spesso si dice a causa del traffico e altre problematiche, il fatto che degli imprenditori effettuino ancora degli investimenti milionari dimostra che il pian Scairolo rimane attrattivo». Pian Scairolo che – è bene ricordarlo – è tuttora oggetto di una riorganizzazione dal punto di vista pianificatorio. È una procedura che si trascina ormai da anni. In ogni caso, i nuovi proprietari del Centro Lugano Sud dovranno tenerne conto.
Il futuro svincolo
A proposito di pianificazione, è utile ricordare che a Grancia è prevista la realizzazione di un nuovo semisvincolo per sgravare quello attuale e in generale tutto il comprensorio: da tempo il comparto più problematico di Lugano (e forse di tutto il Ticino) a livello viario. Quella di un nuovo collegamento autostradale è una prospettiva che potrebbe aver reso ancora più appetibile il Centro Lugano Sud agli occhi dei suoi acquirenti. Nel già citato esempio di Aubonne l’esistenza di uno svincolo nelle immediate vicinanze del centro commerciale è stata uno dei fattori che ha fatto andare in porto l’operazione.