Il 2024 a sud delle Alpi? Un altro caldo, caldo anno
Siamo da poco entrati nel 2025 e, anche per la meteorologia, è tempo di bilanci. Che anno è stato il 2024? Caldo, ovviamente. L'anno appena trascorso, si legge in un rapporto pubblicato oggi da MeteoSvizzera, «è risultato il terzo più caldo dall’inizio delle misure nel 1864, dopo il 2022 e il 2023». Nessuna sorpresa, insomma, anzi. Un dato – sottolinea il servizio meteorologico svizzero – in linea con il «contesto di forte cambiamento climatico in atto», e dettato «soprattutto dalla presenza di lunghi periodi più caldi della norma indipendentemente dall’occorrenza di nuovi primati di temperatura».
Temperature
Andiamo più in dettaglio. Nelle temperature, l'anomalia registrata è stata di +1.3 °C rispetto alla norma 1991-2020. «Anche nel corso del 2024 sono stati pochi i periodi che hanno fatto registrare temperature inferiori alla norma 1991-2020». Mediate sull’intero territorio della Svizzera italiana, è capitato che la temperatura mensile risultasse inferiore alla media, ma solamente per «aprile, maggio e settembre (rispettivamente -0,4, -0,5 e -0,6 °C). Il mese di giugno è risultato molto vicino alla norma (-0,1 °C)».
Gli altri, invece, sono andati oltre. «Tutti gli altri mesi sono risultati più caldi della media di almeno 1 grado, i mesi di gennaio, febbraio, luglio e agosto addirittura di più di 1,5 °C». Fra questi, due mesi sono andati ben oltre: «Le anomalie maggiori sono state registrate in febbraio e agosto, con rispettivamente +3,9 e +2,9 °C». Per febbraio, si è trattato di un record assoluto, mentre per agosto un secondo posto dall'inizio delle misure.
Precipitazioni concentrate
Anche il regime delle precipitazioni, si legge sul blog di MeteoSvizzera, «è risultato in linea con le proiezioni dei modelli climatici, con periodo piuttosto asciutti alternati a precipitazioni intense con fenomeni talvolta estremi».
Mediate su tutto il territorio sudalpino, la somma delle precipitazioni annuali del 2024 «ha raggiunto il 107 % della norma 1991-2020». Gli ultimi anni ad aver fatto registrare precipitazioni più abbondanti della norma furono il 2019 e il 2014, con rispettivamente il 115 e il 135 % della norma. Nel 2022, invece, non era stato superato il 63 % della norma.
Le precipitazioni ampiamente fuori norma di alcuni mesi hanno contribuito alla "piovosità" di questo 2024: «Nel 2024 a sud delle Alpi il mese più piovoso rispetto alla norma è stato marzo, in assoluto il mese di marzo più ricco di precipitazioni dall’inizio delle misure nel 1901. Mediata sul versante sudalpino, è caduto il 382 % della precipitazione normalmente attesa in questo mese, quindi quasi quattro volte la norma. Anche in febbraio le precipitazioni sono state abbondanti, con il 236 % della media pluriennale. Altri mesi più piovosi della norma sono stati maggio, giugno, settembre e ottobre. Al contrario, nei mesi di agosto, novembre e dicembre è caduta meno della metà della precipitazione media».
A registrare grandi numeri, soprattutto, il sud del cantone: «La regione più piovosa rispetto alla norma è risultata il Ticino meridionale, seguita dalle vallate meridionali grigionesi. Il totale della pioggia annuale ha raggiunto il 148 % della norma a Stabio, il 139 % a Coldrerio, il 119 % a Sigirino, il 117 % a Poschiavo, il 116 % a Grono, il 114 % a Lugano e il 113 % a San Bernardino. Altrove non è invece stato superato il 110 % della media pluriennale. Le uniche stazioni sudalpine che non hanno superato la norma 1991-2020 sono quelle di Piotta e Biasca (99 %) e Faido (97 %)».
Nella regione alpina i mesi di aprile, settembre e dicembre 2024 sono stati caratterizzati da frequenti episodi di favonio. Il numero totale di ore di favonio registrato in questi tre mesi, in particolare in settembre, è stato ben superiore alla media pluriennale.
Soleggiamento di poco inferiore alla media
Nel rapporto di MeteoSvizzera anche note sul soleggiamento (il numero di ore giornaliere nelle quali il territorio è colpita dalla radiazione solare) e sui venti. «Così come sull’insieme del Paese, anche a sud delle Alpi il numero totale di ore di sole del 2024 è stato compreso fra l’89 e il 95 % della norma 1991-2020», evidenzia il servizio meteorologico svizzero.
«Nella regione alpina i mesi di aprile, settembre e dicembre 2024 sono stati caratterizzati da frequenti episodi di favonio. Il numero totale di ore di favonio registrato in questi tre mesi, in particolare in settembre, è stato ben superiore alla media pluriennale».