Mendrisio

Il borgo si veste per la festa: torna la Sagra dell’uva

Ristabilito il vecchio nome, i bagordi si terranno dal 27 al 29 settembre – Sarà riproposta la formula classica e si cercherà di valorizzare piazzale alla Valle, luogo scelto per ospitare il «Villaggio del Vino e della Musica»
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
17.09.2024 21:15

Le date da segnare sull’agenda, per gli amanti degli eventi popolari e tradizionali, sono quelle del 27, 28 e 29 settembre. E, soprattutto, non chiamatela più Sagra del borgo. È infatti tornata la Sagra dell’uva. E lo fa – ha annunciato oggi in conferenza stampa il presidente dell’Associazione che cura l’evento Antonio Fontana – «rinnovando la propria immagine, ‘svecchiando’ la comunicazione e non solo». Sfogliando l’opuscolo che accompagna la manifestazione, ben si comprende che l’ossatura della tre giorni di bagordi ricalca la tradizione, ma non mancheranno alcune novità. Una su tutte: il rilancio di piazzale alla Valle. «Abbiamo deciso di dare importanza a piazzale alla Valle – ha spiegato il membro di comitato François Croci –, luogo che negli anni passati ha sofferto un po’ della mancata affluenza». Lì, tra le mura dell’infrastruttura disegnata da Mario Botta, da quest’anno ci sarà il «Villaggio del Vino e della Musica». Nel capannone che sarà appositamente allestito undici viticoltori ticinesi faranno sì che si potrà partecipare a una degustazione dei vini ticinesi, mentre la parte gastronomica sarà curata dall’Associazione Càvea Festival. Detto del vino, ci sarà anche la musica. Venerdì sera si esibirà Lampa Sexta Feira, mentre sabato sera sono attesi i Make Plain.

La festa, come da prassi consolidata, si snoderà anche per le vie del centro storico, da piazzetta Borella sino a San Giovanni. Cambieranno leggermente, invece, gli orari. I bagordi del venerdì cominceranno alle 17.30 e termineranno alla 1, sabato si farà festa dalle 9 alla 1 e domenica, per finire, dalle 9 alle 18. Per quel che concerne il prezzo d’ingresso, venerdì e sabato è stato fissato a 7 franchi (domenica l’ingresso sarà gratuito). Un prezzo – ha detto Fontana – «sufficiente per farci galleggiare e per permettere l’ingresso libero la domenica». Ciò nonostante, ha aggiunto, «parte del ricavato sarà destinato alle vittime delle alluvioni». La struttura dell’evento, come detto, sarà classica: le nove corti con le rispettive proposte gastronomiche, alle quali si aggiungono i vari punti ristoro ubicati lungo il centro storico. Tendine che saranno gestite, come di consueto, dalle varie società e associazioni del territorio.

Infine i trasporti: un bus navetta farà la spola da San Martino – luogo nel quale sono previsti ampi parcheggi – e San Giovanni. Senza dimenticare i trasporti pubblici: l’Autolinea Mendrisiense potenzierà infatti il proprio servizio.