Viabilità

Il «cantiere infinito» colpisce ancora: a passo d'uomo fra Como e Chiasso

Mattinata da incubo per chi si spostava fra i due Paesi, a partire dai frontalieri alle prese con tempi di percorrenza dilatati e difficili anche da calcolare
©Gabriele Putzu
Anna Campaniello
Anna Campaniello
06.11.2024 21:30

A passo d’uomo tra Como e Chiasso. Traffico in tilt tra Italia e Ticino. Un nuovo, lungo cantiere che ha preso il via sull’autostrada A9 e altri lavori programmati nel capoluogo lariano creano disagi su tutte le principali arterie nella zona di confine. Un incubo per chi si sposta tra i due Paesi, a partire dai frontalieri, alle prese con tempi di percorrenza dilatati e difficili anche da calcolare, soprattutto nelle ore di punta. La mattinata di oggi è stata da dimenticare. Dall’alba e fino alle 9, le strade di Como erano un infinito serpentone di auto in coda. Un caos dettato dalla somma di più fattori. Da un lato il cantiere avviato il 5 novembre sul viadotto Fati, con il restringimento delle carreggiate. Per evitare gli inevitabili rallentamenti, molti automobilisti rinunciano a percorrere l’autostrada e si riversano sulla viabilità ordinaria, aumentando il traffico sulle strade di Como. Per completare la tempesta perfetta, un cantiere in via Borgovico, previsto solo in orario notturno, non è stato completato nei tempi previsti ed è rimasto in vigore il senso unico alternato. Risultato finale? La paralisi del traffico.

Una situazione che difficilmente potrà migliorare. I lavori a Como proseguiranno anche nelle prossime settimane. E ancora più impattante e lungo sarà il cantiere sull’autostrada A9. La società ha comunicato che l’intervento proseguirà fino al 6 dicembre. Per evitare la paralisi nel periodo natalizio è stata poi prevista una pausa invernale. Solo una tregua però, perché i lavori ripartiranno nel nuovo anno e non è ancora chiaro quando finiranno. Il nuovo cantiere nel tratto tra Como e Chiasso comporta una deviazione di carreggiata. Il transito è sempre garantito su una corsia per senso di marcia, mentre nelle ore di punta l’ipotesi è di mantenere aperte due corsie, al mattino verso la Svizzera e alla sera in direzione di Lainate/Milano.

In questo articolo: