Il casinò di Lugano: «Con Campione la contesa sarà sana ma intensa»

Non è stato un periodo facile per le case da gioco. La pandemia ha colpito duramente il settore, ma il casinò di Lugano vuole rialzare la testa e innovarsi, anche perché gli storici «avversari» di Campione sono pronti a riaprire. La concorrenza potrebbe farsi sentire.
La pandemia ha sicuramente influenzato l’andamento della casa da gioco e il numero dei visitatori. Che bilancio si può fare in questo momento?
«Il bilancio è fortemente negativo. La pandemia ha colpito duramente tutto il settore dell’intrattenimento e la chiusura forzata nella stagione di punta ha significato una perdita economica rilevante per la nostra casa da gioco. Abbiamo riaperto i battenti a primavera inoltrata con molte limitazioni e poi ripreso in autunno, per subire di nuovo una battuta d’arresto dovuta alle nuove restrizioni anti-contagio imposte a livello federale. Nonostante il susseguirsi di momenti difficili e di interruzione dell’attività, a differenza di altri casinò in Svizzera, abbiamo voluto comunque riconoscere al nostro personale l’ammontare dell’intera retribuzione, oltre il limite legale. Scelta consapevole con chiare ricadute sul risultato annuale».
Il Casinò si è lanciato anche nel gioco online. È un mercato che riesce a compensare la diminuzione di giocatori «fisici» (al casinò) in questo periodo?
«Swiss4win.ch è una start-up e come tale ha necessità di svilupparsi e consolidarsi prima di poter compensare le diminuzioni marcate, riconducibili alle limitazioni dettate della pandemia, sull’offerta terrestre. Il mercato online è un segmento completamente differente dal casinò terrestre che richiede, particolarmente in questa fase, ingenti investimenti. La politica prudenziale di Casinò Lugano è stata quella di entrare nel mondo online, un mercato ben consolidato e fortemente competitivo, una volta che l’offerta swiss4win.ch fosse divenuta solida. Il suo lancio vero e proprio avverrà nel primo trimestre di quest’anno, con l’obiettivo di raggiungere il break-even nel 2023».
Il gioco online è però anche un tema che divide (soprattutto se ad offrirlo è una società detenuta in maggioranza dall’ente pubblico), nel senso che si facilita ulteriormente l’accesso al gioco d’azzardo e il rischio è che così facendo si avvicinino persone che poi svilupperanno forme patologiche d’azzardo. Che tipo di contromisure sono state prese per tenere sotto controllo questo aspetto?
«Questo non corrisponde al vero, è un falso pregiudizio. In Svizzera, infatti, ci sono regole molto rigide sulla tutela del gioco nella prevenzione da dipendenze o ludopatie. Per noi il gioco responsabile è, di fatto, la regola. Che sia terrestre o online, difatti, l’attività del gioco, esattamente come tante altre in cui le persone impegnano il proprio tempo libero, ha come obiettivo primario il divertimento. Ed è su questo concetto che il casinò di Lugano investe e crede molto: fare in modo che l’attività sia sicura e soddisfacente per tutti. Al contrario di quanto si possa pensare, è nostro interesse primario invitare i giocatori a mantenere un rapporto virtuoso con il gioco, in modo che rimanga un’esperienza positiva e non si trasformi in una situazione di disagio. Questo ci permette di tutelare il nostro cliente, di creare un legame di fiducia, di sicurezza e una fidelizzazione a lungo termine. La nostra è un’attività fortemente regolamentata, in cui si ha un’attenzione e una dedizione nei confronti del cliente davvero unica».


Ma è pur vero che molti esperti mettono in guardia sui rischi del gioco online proprio perché, se diventa una dipendenza, è più facile da nascondere. Perché non c’è bisogno di presentarsi fisicamente al casinò. Si possono fare delle puntate dal telefonino, magari nascosti in bagno. E i familiari non se ne accorgono. Da questo punto di vista, appunto, cosa si può fare per limitare i rischi che le persone cadano nella dipendenza?
«Non è più facile da nascondere. Anzi. Il gioco online è da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo mercato per i residenti in Svizzera. Prima non vi era regolamentazione puntuale e quindi le persone potevano collegarsi in tutto il mondo senza controllo e senza alcuna sensibilizzazione sui rischi legati al gioco. Oggi il gaming online svizzero è regolamentato nell’interesse del giocatore, della sua sicurezza e dello sviluppo di un gioco moderato e responsabile con strumenti di prevenzione e auto-controllo. Il nostro personale è coinvolto direttamente nel processo di monitoraggio e di sostegno nella prevenzione di dipendenze o ludopatie, grazie a corsi annuali di formazione, rafforzati da un affiancamento costante da parte dell’ufficio preposto, interno alla nostra struttura, e grazie anche alla collaborazione con istituti importanti come l’Irga. A questo si aggiunge una costante attività di sensibilizzazione e comunicazione a tutti i nostri clienti in relazione ai rischi legati al gioco, a conferma che il nostro primo obiettivo è la tutela del giocatore e l’offerta di un ambiente di gioco sicuro e senza eccessi».
Tra pochi giorni potrebbe riaprire il casinò di Campione d’Italia e tornerà dunque il «derby» dei casinò sul Ceresio. Lugano si aspetta dei contraccolpi?
«Certamente ci saranno dei contraccolpi. La pandemia ha drasticamente cambiato il panorama del gioco. Al di là dei grandi proclami, è indubbio che gli interessi di Campione d’Italia siano divergenti da quelli delle case da gioco ticinesi e dal nostro territorio. Sarà semplicemente una sana, naturale ed intensa competizione nel rispetto delle regole. Noi siamo pronti, carichi di entusiasmo e voglia di migliorare e migliorarci. Il Casinò di Lugano con la sua anima eclettica proseguirà con forte convinzione la sua attività orientata a coinvolgere, entusiasmare e tutelare i propri clienti. E lo farà con la sua consueta cordialità, il massimo impegno e attraverso la sua offerta di gioco unica, declinata in un parco slot complessivo di oltre 500 macchine, con ricchi jackpot e una proposta tavoli importante e variegata. Siamo, inoltre, l’unico casinò in Ticino che può offrire oltre 120 slot machine della Novomatic, che non può fornire il suo prodotto ai Casinò di Mendrisio e Locarno per le limitazioni imposte dalla Commissione Federale delle Case da Gioco».
In passato si è parlato di un possibile spostamento della sede del casinò (al Campo Marzio). L’ipotesi ora sembra aver perso peso, ma è una soluzione che condividereste?
«L’obiettivo primario della nuova dirigenza del casinò - che è ora al completo - è quello di ottenere il rinnovo della licenza federale, valore che trascende la casa da gioco con un impatto istituzionale rilevante per la Città di Lugano. È nell’interesse di Lugano riuscire ad ottenere questo obiettivo che rappresenta un valore importante. Parlando di sede al momento non ci sono piani, ma non abbiamo nessuna preclusione e siamo aperti a valutare qualsiasi tipo di progetto che ci permetta di crescere e di consolidare il forte legame con il territorio, contribuendo a migliorarne l’offerta turistica e l’appeal della nostra bella città».

Oltre a Sanvido, la direzione del casinò è composta da Yuliya Castelli Goncharuk, Andrea Camponovo e Alessandra Farina. © CdT/Chiara Zocchetti