Il Castello di Locarno alza la testa

Presentata dal Municipio la strategia che porterà alla valorizzazione del complesso. Credito di progettazione entro fine legislatura. Intanto si interviene sulle esposizioni.
Il Castello Visconteo è tutelato come bene d'importanza cantonale.
Red. Online
16.12.2016 04:00

«Locarno, finalmente, muove passi concreti verso la valorizzazione del Castello Visconteo». Parole del capo Dicastero cultura, Giuseppe Cotti. L'approccio, come impone un monumento di questa portata, è evidentemente di quelli prudenti. «Il Municipio ha deciso di conferire un mandato di 30 mila franchi a un architetto, che dovrà fornire indicazioni di massima (in particolare dal profilo finanziario) a tre livelli», ha aggiunto Cotti rilevando che i lavori potrebbero anche essere eseguiti a tappe. Livelli rappresentati da un intervento essenziale, dalla sistemazione degli spazi espositivi e dal restauro dell'intero complesso. In questo contesto, il capo Dicastero ha ricordato che per Casorella, che a sua volta è parte integrante del complesso del Castello Visconteo, il Legislativo ha già stanziato un credito di 1,3 milioni di franchi.

Un intervento completo potrebbe costare oltre 5 milioni di franchi. «L'obiettivo è dunque quello di giungere con il messaggio contenente la richiesta del credito di progettazione entro la fine di questa legislatura», ha ancora spiegato Cotti. I lavori veri e propri sarebbero quindi appannaggio del quadriennio successivo. Nel frattempo, comunque, oltre ai già citati lavori a Casorella si procederà con ritocchi minimi (necessari) e con la posa di una nuova cartellonistica. Ma si interverrà anche, e soprattutto, sistemando le mostre permanenti, come quella archeologica, e se ne realizzerà una legata alla Riforma protestante.

Una strategia, quella presentata ieri dall'Esecutivo, che poggia le sue fondamenta su una ricerca affidata circa un anno fa a uno speciale gruppo di lavoro, volta ad analizzare la situazione attuale del Castello e proporre possibili scenari d'intervento. Gruppo del quale fanno parte Rossana Cardani ed Endrio Ruggiero per l'Ufficio beni culturali del Cantone, Rudy Chiappini e Rodolfo Huber (direttore del Dicastero cultura e rispettivamente archivista della Città), il capo dell'Ufficio tecnico André Engelhardt e Roberto Mazzantini per la comunicazione.